Piano Territoriale degli Orari della città di Cremona / Territorial Timetable Plan of the City of Cremona (TTP)

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A Cremona le politiche temporali urbane prendono avvio alla fine del 1997.
Dalla collaborazione trasversale tra politici, dirigenti, tecnici del Comune e con i consulenti si sono costruite le diverse iniziative del Piano: un insieme di progetti mirati agli orari della città e al tempo sociale urbano di diverse popolazioni che in momenti diversi abitano e vivono negli spazi della città.
Le azioni intraprese hanno un carattere integrato e riguardano in modo diverso l'organizzazione dei regimi orari dei servizi e delle attività collettive, le compresenze di popolazioni differenti negli spazi pubblici della città e gli assetti dei luoghi.
Il Piano è pensato con lo scopo di migliorare la fruibilità dei servizi della città, la qualità del tempo dei cittadini e, al tempo stesso, la qualità urbana.
Il Piano agisce sugli orari dei servizi pubblici indirizzandoli all'utente, cioè sui regimi di orario che regolano le relazioni sociali, sulla mobilità delle persone a scala locale (e sovralocale) e sulla possibilità di vivere la città come un patrimonio pubblico e un bene comune. Propone cioè trasformazioni qualitative dei servizi pubblici nel senso anche di riqualificazione urbana.

Dal 1998 il Piano territoriale degli orari della città (L. 53/2000 e l.r. 28/2004), promosso dal Comune di Cremona, vuole migliorare la fruibilità dei servizi e della città e la qualità del tempo dei cittadini di Cremona.
Il piano ha finalità precise:
- migliorare il rapporto fra tempo dedicato al lavoro e tempo dedicato alla cura della famiglia e di sé, fra tempo obbligato e tempo scelto;
- favorire le pari opportunità fra uomo e donna;
- favorire il rispetto dei tempi della natura;
- favorire il passaggio da un orario di lavoro standard e uguale per tutti a orari flessibili e personalizzati per migliorare l'orario dei servizi;
- prestare attenzione alla mobilità lenta e veloce a partire dalla domanda;
- rendere la città ospitale per gli abitanti temporaneamente presenti per motivi di lavoro e di studio (pendolari), per usufruire di servizi, offerte culturali e fare acquisiti, per compiere atti amministrativi, per motivi economici, per turismo;
- rivitalizzare le strade e le piazze della città;
- rendere la città fruibile a tutti i cittadini, in particolare anziani, bambini, donne.

A partire da considerazioni sui cambiamenti degli stili di vita e della mobilità, si propone di raggiungere i seguenti obiettivi del Piano:
- la costruzione di una attenzione collettiva di fronte alla liberalizzazione del commercio;
- la rivitalizzazione del centro storico;
- l'uso collettivo dello spazio pubblico;
- gli orari certi di tutti gli sportelli della pubblica amministrazione;
- una maggiore fruizione del patrimonio culturale cittadino;
- i servizi territoriali per le persone temporaneamente presenti in città per motivi culturali, turistici e amministrativi;
- l'armonizzazione tra orari delle scuole e tempi della città a fronte di trasformazioni in corso nel mondo scolastico e nella vita familiare;
- il miglioramento della qualità urbana e della sicurezza degli spazi pubblici.

Il Piano territoriale degli orari (PTO) della città di Cremona, a partire dalle iniziative pilota, ha costruito una rete articolata di relazioni trasversali all'interno del Comune e con diversi attori sociali pubblici e privati della città. Le sperimentazioni sono state condotte secondo modalità interattive e di coprogettazione. Il metodo di lavoro eseguito all'interno dei team di progettazione ha permesso di sviluppare un clima di cooperazione difficilmente riscontrabile all'interno della pubblica amministrazione.
E' stato costituito un "Comitato di pilotaggio", con una composizione mista di amministratori e dirigenti, al quale è stato affidato il compito di delineare le linee di lavoro del Piano dei tempi e degli orari della città e di gestire, con il supporto tecnico dell'Ufficio tempi e di altri funzionari dell'amministrazione comunale, le politiche temporali per la città di Cremona.
In particolare s'intendono proseguire le attività in materia di politiche temporali urbane dando slancio a progetti circa gli orari dei servizi della pubblica amministrazione e del privato; nel frattempo si è allargato il numero degli enti pubblici e di interesse pubblico cittadini coinvolti nel Mercoledì del cittadino. Positivo il bilancio di questa esperienza caratterizzata dall'accordo tra tutti gli enti aderenti per garantire ai cittadini fasce orarie di apertura comuni e un giorno ad orario continuato. Coordinamento tra la maggior parte degli enti pubblici presenti in città, significa facilitare la vita ai cittadini di Cremona. Il progetto a suo tempo è stato concertato con le rappresentanze sindacali aziendali e le organizzazioni sindacali provinciali, ottenendo parere ampiamente favorevole.
Oltre al "Mercoledì del cittadino" sono già stati realizzati altri progetti, volti a rendere Cremona una città sempre più ospitale ed aperta nei confronti di cittadini e turisti, tra questi: "Sere d'estate" che nel mese di giugno e luglio vede l'apertura serale di negozi, bar e ristoranti della città, accompagnata da un ricco calendario di iniziative, e che si intende sicuramente replicare. Altro esempio, "Cremona di domenica Cultura ad orario continuato" ha permesso l'apertura tutte le domeniche dalle 10 alle 18 della Pinacoteca del Museo Civico Ala Ponzone, del Museo Stradivariano e della Collezione degli strumenti ad arco di Palazzo Comunale.
Da anni il Piano territoriale degli orari di Cremona lavora anche sul tema della scuola. Negli anni dal 1999 sono stati affrontati altri temi trasversali e primari per la qualità di vita in città, ad esempio, la mobilità e accessibilità, ovvero l'adeguamento delle infrastrutture e degli orari pubblici ai nuovi profili temporali delle domande di mobilità. E' un ambito d'azione che può interagire con altri progetti dell'amministrazione comunale di Cremona: il Piano di Gestione del Territorio, il Piano Urbano del Traffico, il Piano dei Servizi, il progetto di rete Città d'arte della Pianura padana. Oggi sono all'ordine del giorno tematiche nuove come i modi d'uso del centro storico per tutti i residenti e la mobilità locale nei quartieri, la riqualificazione del sistema degli spazi pubblici aperti, il ruolo abitativo di una nuova domanda di mobilità soprattutto a scala vasta, legato anche ai tempi e luoghi per i giovani. Il PTO, parte da alcune considerazioni sui cambiamenti degli stili di vita e della mobilità, e propone di modificare il rapporto fra tempo obbligato e tempo scelto, fra tempo dedicato al lavoro e tempo dedicato alla cura della famiglia e di sé.
Infine con la legge regionale 28/2004 il PTO ha ripreso slancio e con progetti complessi ed articolati (Benessere in città: muoversi nei tempi di una citta sostenibile; Eco in città: Cremona tra eventi cantieri e orari; Verso Expo 2015. Cremona accogliente tra musica e fiume) ha avviato in città sperimentazioni e cambiamenti culturali che saranno lo sviluppo delle politiche temporali.
Oggi il Piano territoriale degli orari è stato aggiornato con un nuovo Documento Direttore che sviluppa e rielabora i temi di competenza del PTO sopra esposti e li contestualizza rispetto alle esperienze dei recenti progetti finanziati dalla Regione Lombardia.

Riferimento normativo: Legge 8 marzo 2000, n. 53; Legge regionale 28 ottobre 2004, n. 28.