I distretti urbani del commercio

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I Distretti del Commercio rappresentano una modalità di valorizzazione territoriale innovativa per promuovere il commercio come efficace fattore di aggregazione in grado di attivare dinamiche economiche, sociali e culturali.

Regione Lombardia ha dato vita a una politica di territorio innovativa, promuovendo e finanziando la nascita ed il consolidamento dei Distretti del Commercio.

Scopo dei Distretti del Commercio è quello di incentivare ed innovare il commercio urbano, favorendo l’equilibrio fra i vari format commerciali ed il rafforzamento dell’identità dei luoghi.

L’attrattività e la competitività vengono supportate da una regia unitaria che, attraverso il partenariato pubblico – privato, i Comuni, le imprese ed anche altri attori interessati a livello locale, promuovono lo sviluppo delle città e dei territori lombardi, grazie al perseguimento di una visione strategica e di investimento condivisa.

I distretti del commercio possono essere di due tipi:

  • Distretti urbani del Commercio (DUC): il Distretto del Commercio è costituito sul territorio di un unico Comune o parte di esso [almeno il 40% della superficie del comune].
    I DUC sono localizzati sul territorio di un unico Comune e, a seconda della dimensione demografica e posizionamento territoriale, riguardano:
    • Comune capoluogo di Regione e Comuni capoluogo di Provincia: in questi ambiti possono divenire Distretti aree, più o meno estese, sia centrali sia periferiche.
    • Comuni con popolazione uguale o superiore a 15.000 abitanti diversi dai capoluoghi di Provincia.
  • Distretti Diffusi di rilevanza Intercomunale (DID): il Distretto del Commercio è costituito sul territorio di più Comuni [almeno il 60% della superficie dei comuni].
    I DID sono costituti dall'aggregazione di più Comuni a seconda della dimensione demografica e posizionamento territoriale, in particolare:
    • Comuni con popolazione uguale o superiore a 15.000 abitanti (diversi dai capoluoghi di Provincia/Regione), in aggregazione con altri Comuni;
    • Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti: in tali ambiti i Comuni devono aggregarsi in numero non inferiore a 3 e possono anche non essere tutti confinanti tra loro, purché sussista contiguità territoriale tra gli stessi.
Sezione dedicata ai Distretti del Commercio (sul sito di Regione Lombardia)
 

Il DUC - Distretto Urbano del Commercio "Un Salotto per Cremona"

Cremona vanta una ricca esperienza di gestione e sviluppo del commercio ed in particolare del centro storico come ambito privilegiato dello sviluppo della relazione città-mercato.

Dopo l'istituzione nel 1998 dell'Osservatorio Nazionale, seguito nel 2002 da quello Regionale, l'Amministrazione di Cremona, probabilmente prima in Italia, ha concordato con i rappresentanti di ASCOM e Confesercenti, nell'autunno del 2005, il proprio Osservatorio che si sviluppa in un Laboratorio di progettazione partecipata (di seguito chiamato Laboratorio), un tavolo di concertazione permanente, uno strumento coordinato di monitoraggio dell'intera rete distributiva comunale, allo scopo di cogliere con tempestività i cambiamenti, le aspettative e le problematiche del commercio nonché le modalità di interazione con l'intero sistema territoriale. L'istituzione nel 2008/2009 del Distretto del Commercio nel centro storico di Cremona è stato un passaggio strategico e fondamentale per l'evoluzione della gestione nel tempo e nello spazio del Distretto stesso. Dal 2009 ad oggi il DUC di Cremona ha subito evoluzioni e modifiche che hanno permesso di ottenere finanziamenti regionali ed europei.

La gastronomia: i prodotti tipici cremonesi

Nei negozi del Distretto si possono inoltre acquistare i prodotti alimentari della tradizione cremonese:

Le attività storiche e di tradizione

La città di Cremona vanta, ad oggi, il secondo posto per numero di imprese commerciali dichiarate storiche, con almeno 40 anni di attività svolta, in Regione Lombardia.

 

 A Cremona è così possibile vivere una esperienza unica, passeggiando tra le vie del centro si può viaggiare nel tempo ed entrare in una pasticceria liberty o in una farmacia del Settecento...

Per l'elevato livello di professionalità che, grazie alla pluriennale esperienza maturata, i negozi storici offrono ai consumatori, il riconoscimento da parte della Regione vuole promuovere i principi della qualità e dell'identità territoriale nei diversi settori dall'enogastronomia, alle attività artigiane, ai negozi.

L'obiettivo è la salvaguardia delle diverse forme di attività commerciale, il loro consolidamento, la loro valorizzazione e la loro promozione entro e fuori i confini comunali, nell'interesse della città e delle future generazioni

L'arte e la cultura

Il Centro storico di Cremona è un'area di straordinario pregio artistico, storico, architettonico e culturale e di grande attrattività turistica, che funge anche da propulsore e stimolo per lo sviluppo economico dell'intera città. Entro il Distretto si riconosce il nucleo centrale della città e del commercio cittadino, sviluppato attorno alla platea maior dell'antica città romana dove si trovano i principali monumenti cittadini: il Duomo, il Battistero, il Palazzo Comunale e la Loggia dei Militi. Ancora oggi è evidente nello spazio urbano l'antica sinergia, anche fisica, della Cattedrale e della piazza Duomo con il commercio cittadino. Ben 12 sono le vie che risalgono alla piazza, e tutte sono pedonali e ospitano attività commerciali, laboratori liutai o artigiani.

La Liuteria e i mestieri d'arte

Protagonista dell'evoluzione storica del violino, la liuteria cremonese inizia il suo cammino alla metà del secolo XVI con Andrea Amati avviando, ininterrottamente lungo tre secoli, un processo evolutivo che risulta unico al mondo.
Si susseguono, in questi trecento anni, intrecci di "famiglie" composte da liutai per più generazioni, di padre in figlio, da figli a nipoti e pronipoti che, dopo gli Amati, hanno portato i nomi dei Bergonzi, dei Guarneri, dei Ruggeri e degli Stradivari: dinastie di liutai con protagonisti più o meno famosi, ma indistintamente legati dal filo sicuro di una classica tradizione produttiva.
La loro fama percorse tutta l'Europa: le corti reali e principesche commissionavano ai cremonesi gli strumenti per i loro complessi, i più famosi musicisti ambivano possederli e il nome di Cremona liutaria raggiungeva i più alti livelli.
Da allora, con un costante crescendo, vediamo la liuteria cremonese riprendere il suo cammino, con la formazione di nuovi Maestri e l'apertura di nuove botteghe mentre, nel nome della tradizione, si riallacciano rapporti internazionali, si organizzano mostre e concorsi di crescente successo.
Il ciclo si è così concluso ed oggi Cremona, con le sue numerose botteghe liutarie, è ritornata ad esser il punto di riferimento per la liuteria internazionale. Il 5 dicembre 2012 la tradizione liutaria cremonese è stata iscritta nella lista del patrimonio immateriale dell'Umanità (UNESCO). Un riconoscimento importante e storico che va approfondito, continuamente riscoperto e sviluppato. Cremona città di cultura, di studio e di creazione del suono, città della musica.

Appuntamenti e manifestazioni

Numerosi eventi e manifestazioni animano le vie e le piazze del centro storico di Cremona: dai Giovedì d'estate alla Festa del Torrone, dal Natale a Cremona alle Fiere tradizionali e ai Mercatini domenicali. I Teatri della città, tra cui il Teatro Ponchielli e il Teatro Filo, offrono stagioni, rassegne e spettacoli per ogni interesse ed esigenza. Numerosi anche i locali che organizzano serate musicali.

Mobilità

Mappa e stradario di Cremona con un utile motore di ricerca per trovare facilmente l'indirizzo desiderato.