4. Quesiti relativi alla destinazione d'uso, tempistiche e importi

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Si fa presente che la destinazione d’uso di progetto prevede la realizzazione di spazi scolastici e/o di uso comune. Pertanto ai sensi del punto 8.4.3 lett. e) del DM 17/01/2018, l’immobile dovrà essere adeguato sismicamente non essendo, ai fini dell’intervento strutturale, rilevante il vincolo della Soprintendenza esistente come da interpretazione Normativa ormai comune. In altre parole le destinazioni d’uso di progetto della Chiesa dovranno essere compatibili con la capacità sismica dell’edificio; ciò vale anche per beni vincolati. Pertanto, vista l’impossibilità di adeguare sismicamente una Chiesa, le destinazioni d’uso del DIP dovranno essere riviste in relazione agli interventi strutturali di modeste proporzioni che potranno essere eseguiti su un bene vincolato (interventi locali). D’altra parte interventi di tipo pesante non sarebbero nemmeno compatibili con la conservazione del bene richiedendo uno stravolgimento totale dell’impianto originario della Chiesa.

Inoltre, con riferimento alle tempistiche di cui al capitolo d) del Documento di indirizzo programmatico, viene indicato che per il livello di PFTE sono previsti 25 giorni naturali e consecutivi compresi i tempi delle indagini preliminari. La tempistica non appare nemmeno compatibile con il processo di conoscenza a supporto della progettazione in oggetto. La consistenza dell’immobile (più di 5000 m2 distribuiti su due livelli) e la tipologia di indagini richieste per il raggiungimento di un adeguato livello di conoscenza ai sensi del DM 17/01/2018 richiederanno tempi di notevole durata. Basti pensare che solamente per una indagine geofisica in foro (down-hole) la tempistica per la realizzazione del carotaggio con cementazione delle pareti richiede non meno di 28 giorni, tempo minimo non derogabile di maturazione del calcestruzzo.

Si fa presente che il D.Lgs 36/2023 accorpa nel progetto PFTE anche le prestazioni del progetto definitivo così come definito dal vecchio codice 50/2016. Tale livello progettuale richiederà pertanto tempistiche molto più lunghe di quelle indicate nel bando di gara in relazione all’importanza dell’immobile. Le stesse operazioni di rilievo non paiono compatibili con i 25 giorni previsti nel bando di gara. Si richiede pertanto una immediata correzione delle tempistiche per la prima fase di progettazione ed una revisione di quelle del progetto esecutivo anch’esse di limitata entità.

Si richiama infine l’attenzione della spett.le Amministrazione sull’importo previsto per le indagini conoscitive posto a base di gara che non appare compatibile con la volumetria del bene essendo necessari importi molto maggiori.

Risposta: 

Come indicato nel DIP, gli obiettivi che si intendono raggiungere sono due.

Il primo riguarda la creazione di un "HUB GIOVANI" cioè uno spazio performativo destinato alle produzioni culturali giovanili e alla promozione del protagonismo e della partecipazione e il secondo riguarda una “SCUOLA DI SECONDA OPPORTUNITÀ”, un progetto di contrasto alla dispersione scolastica e all’inserimento lavorativo.

Quest’ultima in particolare non si configura come un vero e proprio istituto scolastico, ma come un centro di aggregazione giovanile con finalità culturale.

Si tratta quindi di attività che saranno svolte da associazioni o gruppi di volontariato, che non prevedono le modifiche indicate dal D.M. 17/01/20018 punto 8.4.3 lettera e) da voi segnalate.

Ricordiamo inoltre che l’edificio fino agli anni ‘70 ha svolto la funzione di ospedale, con sovraccarichi superiori a quelli ipotizzabili per le attività previste.

Inoltre sempre il D.M. 17/01/20018 punto 8.4 prevede che “Per i beni di interesse culturale ricadenti in zone dichiarate a rischio sismico, ai sensi del comma 4 dell’art. 29 del DLgs 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, è in ogni caso possibile limitarsi ad interventi di miglioramento effettuando la relativa valutazione della sicurezza.

I tempi indicati per la presentazione del PFTE sono dettati dalla necessità di rispettare quelli previsti dal bando regionale per la presentazione degli elaborati.

Ad ogni buon conto si ritiene che gli elaborati messi a disposizione del concorrente, consentono di sviluppare un PFTE entro i termini programmati, mentre eventuali integrazioni richieste in sede di verifica potranno essere sviluppate successivamente.