Se il cittadino riscontra inesattezze negli atti di accertamento può chiederne il riesame in autotutela.
L'autotutela amministrativa è il potere della pubblica amministrazione di annullare e revocare i provvedimenti amministrativi già adottati.
Per l'applicazione del principio dell'autotutela in materia di accertamenti di violazione delle norma del codice della strada si deve fare riferimento alla Circolare ministeriale 66/95 - vedi il testo nella sezione normativa, colonna di destra.
In generale i casi per i quali è possibile chiedere l'autotutela sono quelli definiti dal DPR 495/92 - vedi il testo nella sezione normativa, colonna di destra.
Esempi di inesattezze sono:
- errata rilevazione o del numero di targa
- targa clonata
- il veicolo sanzionato è stato venduto a un'altra persona prima della data della violazione
- il veicolo sanzionato risulta rubato alla data della violazione
- il destinatario del verbale è deceduto.
Come accedere al servizio:
E' necessario presentare domanda (vedi la sezione "modulistica" di questa scheda).
Una volta ricevuta la domanda, l'Amministrazione verifica la documentazione fornita.
Effettuate le verifiche l'ufficio o comando responsabile:
- se è stato già redatto il verbale di accertamento, trasmette gli atti al Prefetto per l'archiviazione.
- se è stato redatto solamente il preavviso, interrompe l'attività di accertamento senza trasmettere gli atti al Prefetto
- se è possibile procedere entro i termini previsti alla notifica nei confronti dell'effettivo responsabile, differente da quello inizialmente identificato, indirizza al corretto destinatario il verbale senza coinvolgere il Prefetto.
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