Piano di controllo della popolazione aviaria (colombi)

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ASPETTI BIOLOGICI
Le popolazioni di colombi in città sono frutto di numerosi matrimoni tra razze diverse di colombi domestici che, fuggiti, persi o abbandonati dall'uomo, si sono insediati nei centri urbani.
Dal punto di vista ecologico e comportamentale essi di discostano nettamente dalla forma selvatica (Columbia Livia), specie rara ormai visibile solo in poche zone d'Italia. Essi non vanno nemmeno confusi con il "piccione viaggiatore", allevato con amore in città da almeno duemila anni.
Il colombo cittadino non è quindi tra le specie soggette alle vigenti leggi che regolamentano gli interventi sulla fauna selvatica.
Si tratta di un uccello granivoro ad abitudini stanziali che trova nell'ambiente urbano, specie negli anfratti degli edifici, infinite possibilità di rifugio e nidificazione. La gran massa di residui e rifiuti umani, la mancanza di predatori e un microclima assai favorevole, gli forniscono cibo abbondante con minimo sforzo. Considerando poi che il nostro clima consente 5-6 covate all'anno con 2 uova per covata, e che la sopravvivenza media è del 45%, si può capire come in un anno la popolazione possa raddoppiare con i conseguenti fenomeni di degrado ambientale e igienico-sanitario.

ASPETTI IGIENICO SANITARI
I disagi ai cittadini, i rischi sanitari e i danni ambientali provocati dai colombi sono proporzionali alla loro concentrazione.
Gli edifici abitati dai colombi possono subire danni anche gravi a seconda del materiale di cui sono costituiti e dell'esistenza di rifugi dove si possono accumulare guano, piume, carcasse, e vecchi nidi. La presenza di guano accelera infatti i fenomeni di disgregazione lapidea e favorisce l'insediarsi di microrganismi come le muffe. I nidi invece, creano le condizioni per il proliferare di ospiti indesiderati quali zecche e topi.
La vicinanza con i colombi, ed in particolare con i loro rifugi e nidi, può rappresentare un pericolo per la salute dei cittadini. Il colombo è, infatti, ricettivo a diversi agenti patogeni (batteri, funghi, parassiti) che possono essere trasmessi all'uomo determinando malattie, spesso gravi, quali salmonellosi, clamidiosi e toxoplasmosi.

AZIONI DI CONTROLLO POPOLAZIONI
Negli ultimi anni, come molti altri comuni e grandi città italiane ed europee, il Comune di Cremona ha messo in campo diverse azioni finalizzate a ridurre la popolazione aviaria.
Da studi compiuti da Centri Universitari e dall'esperienza di varie città, è emerso che l'esplosione demografica dei piccioni in città è dovuta all'interagire di svariati fattori. Non basta pertanto un singolo intervento per arginare il fenomeno.
Sottolineiamo, comunque, che lo scopo dei vari interventi non è quello di eliminare i colombi ma contenerne il numero entro un limite accettabile per l'uomo e per la salute degli stessi animali.

Cosa può fare il cittadino

NON DISTRIBUIRE CIBO
Per evitare che aumenti la capacità di riproduzione dei colombi in modo non naturale, contribuendo ad aggravare un fenomeno che può portare serio danno alla comunità.
L'alimentazione incontrollata da parte dei cittadini può fra l'altro essere dannosa per i colombi stessi. Alimenti come pane e pasta sono infatti carenti di molti principi nutrizionali indispensabili. La facile disponibilità di questi alimenti distoglie il colombo dal ricercarne altri con conseguenti problemi di avitaminosi e disvitaminosi che facilitano l'insorgenza di malattie.
Dare cibo ai colombi ostacola inoltre la campagna di intervento in atto, in quanto i colombi saziati dai passanti non assumono il mangime sterilizzante.

COME ALLONTANARE I COLOMBI
Innanzi tutto, chiudere tutti gli accessi per evitare che i colombi entrino e si annidino nelle soffitte delle case. Chiudere quindi ermeticamente finestre e ogni tipo di apertura, riparare il tetto, chiudere i buchi ecc.
Per il controllo dei luoghi di nidificazione si possono inoltre usare:
a) Repellenti meccanici
- profilati in policarbonato o acciaio inox con innestate punte di acciaio inossidabile
- reti in polietilene
- cavetti anti appoggio in nylon e acciaio inox.
b) Sistema elettrostatico
da posare sulle abituali zone di appoggio o nidificazione dei colombi, dove provoca una leggera scossa elettrica che li allontana definitivamente dagli edifici.
Tali trattamenti vanno eseguiti da aziende specializzate che, essendo a conoscenza delle abitudini del colombo, sono in grado di consigliare il migliore sistema dissuasivo da utilizzare in base alle varie situazioni riscontrate.

Si ricorda che:
- tutti i sistemi di dissuasione elencati sono incruenti
- il maltrattamento degli animali oltre ad essere un'azione ignobile è anche soggetto a penali e condanne dalla legislazione vigente
- tutto il lavoro svolto dal Comune di Cremona si è svolto in stretta collaborazione con il Servizio di Medicina Veterinaria dell'ASL