Continua la campagna di sterilizzazione per la riduzione del colombo di città

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La presenza abituale del colombo di città (Columbia Livia) nei centri urbani, ed in particolare la sua sovrappopolazione, ha delle conseguenze negative anche e soprattutto verso gli stessi animali, che a seguito dell'esplosione demografica che li interessa, sono costretti a vivere in situazioni del tutto lontane da quelle che normalmente sono determinate in natura, ed è causa di degrado dei monumenti storici nonché di problemi igienico-sanitari per la popolazione.

Al fine di ridurre la pressione numerica delle popolazioni di colombi che insistono in ambiente urbano, è indispensabile pianificare un sistema integrato di contenimento con lo scopo di individuare ed analizzare tutte le misure necessarie, fisiche e chimiche, per raggiungere gli obiettivi; interventi circoscritti e limitati nel tempo rischiano infatti di essere inefficaci ed inutilmente dispendiosi.

Nell'ambito della risposta multifattoriale, dando seguito alle risultanze scientifiche in materia ed all'esperienza di altre città, a livello locale il Comune di Cremona ha da tempo avviato la campagna di sterilizzazione di colombi urbani, prevedendo interventi di natura farmacologia attraverso la distribuzione di cibo trattato con farmaco sterilizzante. Avvalendosi della collaborazione di un entomologo dell'Università di Genova, vengono valutati i risultati ottenuti per definire nuove aree da destinare al trattamento, in funzione della dinamica delle colonie di colombi presenti in città, dei fattori che rendono stabile la popolazione e delle cause che ne determinano l'aumento; tra questi la disponibilità di cibo, la presenza di siti di nidificazione, l'assenza di predatori.

L'uso di farmaci capaci di controllare la riproduzione dei colombi, oltre a non comportarne l'uccisione bensì una “sterilizzazione temporanea”, si rivela interessante anche per quanto riguarda la dinamica della popolazione, poiché permette agli animali sterilizzati di esercitare competizione per lo spazio ed il cibo e può essere gestito in modo tale da contenere il numero di presenze.

Alla campagna di sterilizzazione, in ambito urbano, si accompagna il monitoraggio delle aree pubbliche e private, che devono essere oggetto di riqualificazione o manutenzione, per evitare l'accesso e la nidificazione di volatili con le conseguenze negative sul degrado urbano che tutti conosciamo. Contestualmente è stata implementata l'attività di pulizia delle strade e marciapiedi che risentono particolarmente della presenza di piccioni. Al fine della corretta riuscita delle azioni, è evidente l'importanza della collaborazione della cittadinanza, la quale, non rendendo disponibile del cibo a tale specie, garantirà una migliore efficacia della somministrazione dell’alimento sterilizzante in atto.

Per quanto riguarda invece le modalità di intervento in ambito rurale, Regione Lombardia Struttura Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca - Val Padana di Cremona, Servizio Caccia e Pesca, ha predisposto e approvato il Piano quinquennale (2021/2025) di controllo del colombo o piccione di città (Columba livia forma domestica) nel territorio della provincia di Cremona, con il parere favorevole di ISPRA (prot. 55551 del 26 novembre 2020).

Nel contesto del predetto piano di controllo sono individuati i percorsi preliminari previsti, le zone e le modalità di gestione, di intervento ed il personale preposto.

In particolare viene previsto che nel contesto rurale il piano venga attuato dagli agenti della Polizia Locale della Provincia di Cremona sul territorio agro-silvo-pastorale, ivi compreso quello sito negli istituti privati di gestione faunistico-venatoria, ed è finalizzato alla riduzione dell’impatto sulle colture agricole passibili di asporto (semine di cereali autunno-vernini e colture sarchiate primaverili in epoca sia di semina che di maturazione) e alle strutture di allevamento e di stoccaggio.

I soggetti incaricati dei piani di abbattimento sono gli Agenti della Polizia Locale della Provincia di Cremona, che potranno avvalersi dei soggetti previsti e abilitati in base alle normative vigenti; in particolare questi soggetti volontari sono individuati e abilitati dalla Regione Lombardia e possono intervenire mediante l’abbattimento con fucile dei piccioni come previsto dal predetto Piano di Controllo, valutato che il ricorso ai diversi metodi previsti non è sufficiente a limitare i danni della presenza dei piccioni.

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