Regione Lombardia, con decreto del 27 settembre 2024, ha deciso di sostenere, attingendo a risorse dell'Unione Europea, l’integrazione tra le politiche abitative e le politiche sociali, in una logica di welfare integrato attraverso la definizione di nuovi modelli di gestione dei servizi abitativi pubblici e di prevenzione delle emergenze abitative, individuando, quali destinatari della misura, i Comuni capoluogo e le ALER. Tali soggetti pubblici locali hanno così l'opportunità di presentare progetti a fondo perduto finalizzati, da un lato, al potenziamento di percorsi di sostegno nei confronti di inquilini di alloggi pubblici in condizione di vulnerabilità e a rischio di esclusione sociale, e, dall'altro, all'assegnazione di contributi per mitigare l'incremento dei costi energetici sostenuti dall'inquilinato.
Tale opportunità è stata colta dal Comune di Cremona. La Giunta comunale, infatti, su proposta dell'assessora alle Politiche Sociali e Fragilità Marina Della Giovanna, ha approvato la proposta progettuale, da presentare a Regione Lombardia, incentrata sul sistema di edilizia abitativa pubblica dell'intero territorio cittadino. Con tale progetto, che avrà durata biennale, si intende implementare servizi innovativi per qualificare l’offerta abitativa pubblica e, parallelamente, contrastare la povertà energetica collegata alle difficoltà incontrate da numerosi nuclei familiari nel far fronte alle aumentate spese per il riscaldamento.
Nello specifico, il Comune di Cremona potrà potenziare l’attività del Settore Politiche Sociali con l’assunzione, a tempo determinato, di nuove figure professionali dedicate ai servizi abitativi pubblici, sperimentando azioni mirate al monitoraggio delle situazioni di morosità all'interno dell’inquilinato, all’efficientamento degli interventi per la gestione degli spazi comuni (la maggioranza delle segnalazioni da parte dell'inquilinato riguarda, infatti, problematiche legate alle situazioni di accumulo di rifiuti abbandonati o non correttamente conferiti) e al contrasto della condizione di isolamento sociale alla quale alcuni contesti abitativi risultano essere particolarmente esposti. Al contempo, il Comune di Cremona potrà erogare contributi economici per calmierare le spese di riscaldamento fatturate all'inquilinato che fruisce del servizio di teleriscaldamento, in particolare per le stagioni termiche 15 ottobre 2024-15 aprile 2025 e 15 ottobre 2025-15 aprile 2026, e che non rientra nei requisiti per l’accesso all’annuale Contributo di Solidarietà Regionale.
Le due linee di intervento offrono una concreta occasione per dare prosecuzione all’impegno portato avanti dall’Amministrazione comunale sia nel qualificare i servizi di accompagnamento all’abitare, potenziando il virtuoso percorso avviato nell'anno 2015 con la costituzione, in via prima sperimentale e poi strutturale, del Servizio di Tutor Condominiali (servizio improntato ad una forte prossimità, collocato in capo al Servizio Sociale e realizzato tramite affidamento ad enti del Terzo Settore), sia nel contenere le ricadute negative dell’incremento dei costi per il riscaldamento su molte famiglie assegnatarie di servizi abitativi pubblici, in linea con le misure straordinarie già in questo senso adottate negli ultimi anni.
“Con la proposta progettuale predisposta si intende migliorare le gestione dei contesti condominiali di edilizia residenziale pubblica agendo sui servizi di accompagnamento all'abitare del contesto urbano diffuso, nella consapevolezza che quello dell'isolamento sociale é un rischio sempre presente nei contesti abitativi con maggiore concentrazione di situazioni di fragilità”, dichiara l'assessora alle Politiche Sociali Marina Della Giovanna, che aggiunge: “In una fase di profonda trasformazione dei centri urbani, connotati dalla forte crescita delle diseguaglianze sociali, acuite dalla pandemia e dalla conseguente crisi economica, quello alla casa sta diventando uno dei diritti negati ad una parte sempre più significativa della popolazione. Diventa pertanto fondamentale per l'Amministrazione attivare un contesto istituzionale capace di monitorare l’evoluzione dei bisogni abitativi e di rispondere elaborando iniziative che, coinvolgendo le diverse competenze presenti sul territorio, contribuiscano a rendere tale diritto esigibile da tutti, anche da coloro che non sono in grado di accedervi alle condizioni di mercato”.
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