Venerdì 5 aprile (dalle 17) e sabato 6 aprile (dalle 9.30), al Teatro Monteverdi di via Dante, con una due giorni dedicata al tema del gioco e del giocattolo, oggetti filosofici e culturali non del tutto sovrapponibili, si apre la rassegna Il Tempo dell’infanzia, contenitore di iniziative formative, divulgative e laboratoriali rivolte ad insegnanti, operatori, genitori, bambini e cittadini, e dedicate alla fascia d’età 0-11 anni.
Come già avvenuto nel 2023, anche quest’anno, grazie al percorso dal titolo Reti d’infanzia: le radici della comunità, si intende riflettere storicamente e teoricamente sulle fonti e sulla tradizione pedagogica di una città, Cremona, nel suo progressivo farsi nel dialogo con altre realtà. Quest’anno si è scelto di concentrarsi sul gioco e sul giocattolo, tra filosofie ed esperienze. La volontà condivisa di ritornare, grazie all’infanzia e per l’infanzia, alle radici di una comunità in senso inclusivo e non esclusivo, per sviluppare consapevolezza di appartenenza alle molteplici culture di cui siamo intessuti, ha trovato infatti quest’anno un tema privilegiato nel gioco e nel giocattolo, oggetti filosofici e culturali non del tutto sovrapponibili. “Il gioco è più antico della cultura”, afferma Huizinga in un testo fondativo sul tema, Homo ludens (1939), e, d’altro canto, il giocattolo è un dispositivo che merita di essere indagato nei suoi rapporti con il divenire della società.
Il 5 aprile, nel pomeriggio, dopo i saluti istituzionali, Roberto Farné (già professore ordinario di Didattica generale presso l’Università di Bologna) e Donatella Savio (professoressa associata di Pedagogia sperimentale presso l’Università di Pavia) ne discuteranno anche con Monica Ferrari (professoressa ordinaria di Pedagogia generale e sociale presso l’ Università di Pavia) e Michaela Sotriffer (già insegnante nella scuola primaria trilingue di Ortisei), che hanno dedicato di recente analisi pedagogiche a una collezione di antichi giocattoli gardenesi, legati alla cultura di un territorio nel corso dei secoli. Interverrà al riguardo il sindaco di Ortisei, Tobia Moroder.
La mattina del 6 aprile, Matteo Morandi (ricercatore di Storia della Pedagogia presso l’Università di Pavia) ed Evelina Scaglia (professoressa associata di Storia della Pedagogia presso l’Università di Bergamo) condurranno, rispettivamente, nel mondo di Friedrich Fröbel e di Rosa Agazzi, dunque agli albori di alcuni usi del gioco a scuola che hanno cambiato la proposta educativa per l’infanzia tra XIX e XX secolo e, con essa, l’idea di bambino intrinsecamente connessa all’idea di comunità.
L’evento – il cui comitato scientifico è composto dall’assessora Maura Ruggeri, da Monica Ferrari e Matteo Morandi - è organizzato dal Comune di Cremona, con il patrocinio dell’Università di Pavia, della Società Storica Cremonese e la collaborazione dell’Archivio di Stato di Cremona.
Tipologia | News |
---|---|
Categoria di News |
Mi Interessa | |
---|---|
Io Sono | |
Settore |