Le comunità energetiche e la sfida dell’energia condivisa è il tema al centro del convegno che si è svolto questa mattina nell’Aula Magna dell’Università Cattolica di Cremona (Campus S. Monica). Un momento di confronto, organizzato dal Comune di Cremona, e che si inserisce nell'ambito delle attività previste dal Protocollo d'intesa con A2A Calore e Servizi finalizzato alla promozione di azioni a sostegno della transizione energetica, in collaborazione con le Università locali: impegno che si è già tradotto in un'intensa attività formativa per trasferire le competenze necessarie allo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sul nostro territorio.
Il convegno, molto partecipato, rivolto ai professionisti, tecnici e cittadini, è stato occasione di apprendimento e confronto per definire le prospettive di sviluppo e le forme di partecipazione alle CER, in particolare per quanto riguarda l’impatto ambientale, i consumi, gli aspetti tecnici e fiscali: l'obiettivo era infatti aprire una riflessione sulle opportunità che queste nuova frontiera delle fonti rinnovabili comportano e sul contributo attivo che ognuno può dare al processo di decarbonizzazione e contrasto al cambiamento climatico.
“Le Comunità Energetiche richiamano la centralità del territorio, pratiche moderne di mutualismo fra soggetti diversi: cittadini, imprese, associazioni, enti locali. Come Amministrazione la sfida che abbiamo di fronte è quella di informare la cittadinanza, sensibilizzare i diversi mondi vitali del territorio, essere direttamente protagonisti di queste iniziative e sviluppare nuove competenze anche nell'ambito della pubblica amministrazione. Il tema dell'energia è cruciale per il futuro dei centri urbani e per garantire traiettorie concrete di sviluppo sostenibile. Il percorso che stiamo intraprendendo con il sistema universitario, il mondo delle professioni, grandi player come A2A, le diverse realtà della cittadinanza attiva, va in questa direzione”, ha sottolineato nel suo intervento il vicesindaco Andrea Virgilio.
La consapevolezza che le CER devono essere un obiettivo condiviso da tutti gli attori del territorio è quanto di più significativo emerso dagli interventi dei vari relatori. Fondamentale è la riflessione sulla visione futura della città e del territorio e l'importanza che i cittadini, protagonisti della comunità, rivestono attraverso le proprie scelte e il proprio stile di vita, concorrendo fattivamente alla transizione energetica.
Come emerso nel corso del convegno, attraverso le comunità energetiche i cittadini possono inoltre sperimentare una forma di aggregazione sociale completamente nuova, che consentirà non solo un risparmio sulle bollette, ma anche una nuova idea di produzione e consumo di energia che privilegia le fonti rinnovabili e il recupero di un diffuso sentimento di comunità.
Le CER si sviluppano attorno a quella che tecnicamente si definisce una “cabina primaria”, che è sostanzialmente il polo di trasmissione e di distribuzione dell'energia da fonti rinnovabili. A questa si associa una quantità variabile di persone - ma anche imprese, parrocchie o realtà del terzo settore - che danno vita a un soggetto giuridicamente riconosciuto. Nasce la figura del prosumer, ossia di colui che può essere sia produttore sia consumatore o entrambe. Nel principio della cooperazione, l’energia prodotta è consumata dai soci, ma l'eventuale parte eccedente può essere restituita alla rete nazionale, con il gestore dei servizi energetici che riconosce degli incentivi economici variabili.
Le CER, fenomeno che si inserisce nella più generale tendenza alla valorizzazione delle comunità locali, reti di soggetti pubblici, privati e associativi, per funzionare efficacemente hanno bisogno di figure specializzate e competenti che possano guidare ed indirizzare le scelte delle stesse comunità.
A tale scopo l'Università Cattolica di Cremona, attraverso SMEA - Scuola di Specializzazione in Economia e Gestione Agroalimentare, organizza un corso di formazione executive per manager delle comunità energetiche rinnovabili rivolto a quanti sono già coinvolti attivamente o che prevedono di esserlo in tempi brevi nella promozione, progettazione, avvio e gestione di queste nuove forme di produzione di energia rinnovabile.
Gli interventi dei relatori che hanno preso parte al convegno saranno pubblicati su questo sito.
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