Il Comune di Cremona il 24 novembre 2010 ha aderito formalmente all’iniziativa Patto dei Sindaci dell’Unione Europea, con l’obiettivo di ridurre entro il 2020 di oltre il 20% le emissioni di CO2, avviando un percorso di costruzione delle azioni necessarie per combattere il riscaldamento globale e le sue conseguenze, che ha portato, nel 2013 alla redazione e approvazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes). Il Piano rappresenta uno strumento volontario che definisce le politiche energetiche adottate dal Comune, con azioni destinate a diminuire i consumi energetici della città e incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Secondo quanto previsto dalla metodologia, nel 2023 il Comune ha svolto le attività di monitoraggio del Piano, a bilancio di quanto realizzato, quale importante momento di valutazione dei risultati, per sottolineare gli obiettivi principali e per migliorare la propria azione, con una restituzione agli stakeholder e alla cittadinanza con un evento pubblico tenutosi nel tardo pomeriggio di ieri a SpazioComune.
L’incontro si è aperto con gli interventi introduttivi del sindaco Gianluca Galimberti e del vicesindaco Andrea Virgilio. A seguire, Chiara Lazzari di Ambiente Italia S.r.l., è entrata nel merito presentando lo studio relativo al monitoraggio del Piano di Azione per l'energia sostenibile, corredato da un elaborato specifico dedicato al Profilo climatico del comune di Cremona. Da remoto è intervenuto Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, delegato Anci ad Energia e rifiuti, di recente nominato presidente del Comitato di coordinamento Anci-Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi). A Marina Venturi, dirigente del Settore Area Vasta, Ambiente e Transizione ecologica del Comune di Cremona, il compito di moderare l’incontro.
L’analisi dei consumi energetici della città, costruita nel documento, evidenzia una evoluzione nell’andamento, con settori fra i più energivori quali quello residenziale (con oltre il 30% dei consumi complessivi), le attività produttive e il comparto terziario privato; percentuali dei consumi totali nettamente inferiori caratterizzano, invece, il settore dei trasporti (8,4%) e il patrimonio comunale (poco meno del 2%).
Nell’analisi dei consumi del patrimonio comunale, in uno scenario comparativo tra il bilancio energetico costruito nel PAES (riferibile all’annualità 2005), con quello attuale, si possono evidenziare una serie di miglioramenti in termini di contenimento energetico, in relazione alle azioni individuate nel Piano e implementate degli anni. Rispetto al 2005 i consumi per usi termici fanno registrare una riduzione significativa, pari a oltre il 20%; la dinamica è stata determinata, per la grande parte, dall’ulteriore sviluppo del teleriscaldamento urbano (ad oggi oltre il 60% degli edifici risultano allacciati alla rete) che ha portato alla completa eliminazione degli impianti a gasolio e ad una significativa riduzione di quelli a gas naturale, oltre che ad un generale incremento dell’efficienza del patrimonio edilizio grazie agli interventi di riqualificazione promossi nel corso degli ultimi anni.
Per quanto riguarda il patrimonio di proprietà, l’amministrazione comunale si è impegnata nello sviluppo di un importante programma di efficientamento che ha riguardato in particolar modo il patrimonio edilizio e il sistema di illuminazione pubblica. Per quanto attiene il patrimonio edilizio, sono stati interessati circa 20 edifici di edilizia residenziale pubblica (ERP) e previsto la realizzazione di interventi integrati sul sistema edificio-impianto (cappottatura, sostituzione serramenti, isolamento coperture, sostituzione dei generatori di calore, riqualificazione dell’impianto termico e allaccio alla rete di teleriscaldamento), accanto a interventi di installazione di impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di circa 140 kW, e di impianti solari termici, per una superficie complessiva di 170 m2.
Le azioni sul sistema di illuminazione pubblica ha riguardato l’avvio di un consistente piano di rinnovo ed efficientamento che ha portato ad una riduzione dei consumi elettrici del 36%, grazie all’eliminazione delle lampade meno efficienti e all’introduzione di tecnologie a basso consumo energetico, in particolare, i LED.
Le molteplici azioni definite nel Piano e soprattutto l’importante fase di monitoraggio svolta, consentono di poter sviluppare un importante bilancio nella valutazione del complessivo raggiungimento di obiettivi di sostenibilità energetica e ambientale della città. Con riferimento alla metodologia stabilita nel PAES è infatti stato possibile effettuare un bilancio del contenimento della produzione della CO2 per la città, in un’ottica di valutazione e confronto con gli obiettivi stabiliti dalla Comunità Europea nella strategia 20-20-20.
Si assiste ad una importante riduzione nelle emissioni di CO2 dovuta ai consumi finali di energia con una diminuzione pari a circa il 28% a fronte di consumi che, nel medesimo periodo, rimangono sostanzialmente invariati (+0,6%). Tale dinamica è determinata da crescente utilizzo, sul territorio comunale, di fonti rinnovabili e combustibili a minore impatto ambientale (cioè, di energia più pulita), in sostituzione di combustibili fossili, segno di importanti evoluzioni della città verso gli obiettivi di sostenibilità condivisi a livello mondiale nella lotta al cambiamento climatico.
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