Data di pubblicazione:
Data di Scadenza:
DISTRETTI DEL COMMERCIO
PER LA RICOSTRUZIONE ECONOMICA TERRITORIALE URBANA
Bando per le imprese
(riferimento, Regione Lombardia, Decreto n.6401 del 29/05/2020)
PREMESSA
La “ricostruzione” dell’economia dopo l’uragano devastante dovuto al virus Covid-19 dovrà tener conto della durissima prova a cui saranno state sottoposte le attività commerciali, di svago, di servizi alla persona, di ristorazione e somministrazione a causa dei lunghi mesi di attività bloccata o ridotta al minimo, riduzione forzata della mobilità, cambiamento dei comportamenti sociali e d’acquisto, incremento di costi, giacenze di magazzino invendute, difficoltà di accesso al credito e mille altre difficoltà. Il bando intende promuoverne una vera e profonda rigenerazione economica urbana, sostenendo progetti integrati tra operatori economici, enti locali, partner esterni pubblici e privati, capaci di realizzare benefici economici, ambientali e sociali.
FINALITÀ
Le finalità dell’intervento, da perseguire tramite il progetto in partenariato pubblico privato all’interno del Distretto Urbano del Commercio (di seguito DUC), si possono sintetizzare in: sostenere i Distretti del Commercio come volano per la ripresa economica dei settori del commercio, della ristorazione, dell’intrattenimento, del terziario e dell’artigianato artistico e di servizi, a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19, favorendo l’avvio di nuove attività e la ripresa di attività interrotte, al fine di ricostituire così il tessuto diffuso delle imprese; sostenere il sistema delle imprese e gli Enti locali nell’adozione di nuovi modelli strutturali, organizzativi e operativi che permettano la ripresa delle attività anche a fronte delle maggiori esigenze di sicurezza e protezione dei lavoratori e dei consumatori, che sappiano sfruttare appieno il potenziale di innovazione e digitalizzazione, commercio elettronico e consegna a domicilio e che accompagnino le imprese verso modelli sostenibili dal punto di vista ambientale; favorire un ampio partenariato pubblico-privato tra istituzioni, associazioni di rappresentanza imprenditoriale e soggetti pubblici e privati del territorio che rafforzi la capacità di resilienza del tessuto economico e sociale dei Distretti del Commercio; strutturare e consolidare una governance efficace del Distretto, adottando il modello più adeguato e conforme alle esigenze del territorio, che garantisca condivisione delle scelte, continuità e sostenibilità negli anni delle attività.
Art. 1 – OGGETTO
Il Comune di Cremona, a seguito dell'emergenza sanitaria Covid-19, e nell’ambito di un percorso di valorizzazione commerciale e turistica intende favorire e migliorare l’accoglienza e l’attrattività dell’offerta commerciale attraverso specifiche azioni ed interventi diretti a valorizzare le molteplici potenzialità della città tra le quali quella di favorire l’avvio di attività d’impresa commerciali e artigianali e contribuire altresì alla ripartenza dopo la crisi sanitaria ed emergenziale dovuta al Covid-19. A tal fine è pubblicato questo bando per la concessione di contributi a fondo perduto per le attività d’impresa e per l’apertura di unità locali in vie e piazze del Distretto Urbano Commerciale di Cremona (Delibera di Giunta Comunale n. 7 del 15/01/2020). Costituiscono parte integrante del bando in oggetto i seguenti allegati:
- Allegato 1 – Modulo di domanda di concessione del contributo, con descrizione del progetto imprenditoriale;
- Allegato 2 – Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in «de minimis», ai sensi dell'art.47 del decreto Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445;
- Allegato 3 – Dichiarazione antiriciclaggio di adeguata verifica del cliente (ai sensi dell’art. 21 del d.lgs. n. 231/2007).
Lo stanziamento complessivo previsto per l’erogazione dei contributi è di € 170.000,00 (euro centosettantamilla/00). I contributi saranno concessi con l’attribuzione del Codice Aiuto RNA – CAR” n. 13008 come Misura Quadro e n. 24493 come Misura Attuativa.
Art. 2 – SOGGETTI BENEFICIARI
Possono presentare domanda per ottenere il contributo gli aspiranti imprenditori e imprenditori che presentino i seguenti requisiti:
- Essere MPMI ai sensi dell’allegato 1 del Reg. UE n. 651/2014;
- Essere iscritte al Registro delle Imprese e risultare attive;
- Disporre di una unità locale collocata all’interno dell’ambito territoriale del Distretto del Commercio che soddisfi almeno una delle seguenti condizioni:
- Svolgere attività di ristorazione, somministrazione o vendita diretta al dettaglio di beni o servizi, con vetrina su strada o situata al piano terreno degli edifici;
- Fornire servizi tecnologici innovativi di logistica, trasporto e consegna a domicilio alle imprese del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato che coprano in tutto o in parte il territorio del Distretto del Commercio;
- Non avere alcuno dei soggetti di cui all’art. 85 del D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia) per il quale sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione di cui all’art. 67 del citato D.Lgs.;
- Non rientrare nel campo di esclusione di cui all'art. 1 del Regolamento (UE) 1407/2013;
- Non essere in difficoltà, secondo la definizione di cui all’art. 2 comma 18 del Regolamento (UE) 651/2014, alla data del 31/12/2019;
- Di essere consapevole che i dati indicati sono raccolti per adempiere agli obblighi di adeguata verifica del cliente e del titolare effettivo previsti dal d.lgs. 231/2007 relativi alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario ed economico a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento al terrorismo;
- Di essere consapevole che il rifiuto al rilascio dei dati di seguito previsti comporterà l’impossibilità per Finlombarda S.p.A. di eseguire le operazioni richieste, ai sensi dell’art.23 del d.lgs. 231/2007.
- Infine dichiara di essere consapevole (Articoli 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000), delle sanzioni penali nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, ai sensi degli artt. 46 e 47 e 76 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445.
Sono ammissibili aspiranti imprenditori che soddisfino i seguenti requisiti:
- Non avere cause di divieto, di decadenza, di sospensione di cui all’art. 67 del D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia)
- Avviare, prima dell’erogazione dell’agevolazione da parte del Comune, una attività economica che soddisfi i requisiti sopra previsti.
I requisiti di ammissibilità devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda, con l’eccezione dell’unità locale all’interno del territorio del Distretto, che deve essere posseduta alla data di richiesta di erogazione.
In fase di erogazione finale del contributo, le imprese beneficiarie dovranno essere in regola con gli obblighi contributivi, come attestato dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC). In caso di accertata irregolarità in fase di erogazione, dovrà essere trattenuto l’importo corrispondente all’inadempienza e versato agli enti previdenziali e assicurativi, ai sensi della L. 98/2013, art. 31 commi 3 e 8-bis.
Non sono ritenute ammissibili domande presentate per attività o imprese che non siano insediate o intendano insediarsi in locali e/o spazi del DUC del Comune di Cremona.
E’ ammessa la presentazione di una sola domanda da parte del medesimo soggetto.
L'impresa beneficiaria sarà soggetta a controlli da parte degli uffici competenti sui lavori finanziati.
Art. 3 - INTERVENTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili i seguenti interventi:
- Avvio di nuove attività del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato all’interno di spazi sfitti o in disuso, anche sfruttando le possibilità di utilizzo temporaneo consentito dalla l.r. 18/2019, oppure subentro di un nuovo titolare presso una attività esistente, incluso il passaggio generazionale tra imprenditori della stessa famiglia;
- Rilancio di attività già esistenti del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato;
- Adeguamento strutturale, organizzativo e operativo dell’attività alle nuove esigenze di sicurezza e protezione della collettività e dei singoli consumatori (protezione dei lavoratori, mantenimento delle distanze di sicurezza, pulizia e sanificazione, differenziazione degli orari, ecc.);
- Organizzazione di servizi di logistica, trasporto e consegna a domicilio e di vendita online, come parte accessoria di un’altra attività o come attività autonoma di servizio alle imprese, con preferenza per l’utilizzo di sistemi e mezzi a basso impatto ambientale;
- Accesso, collegamento e integrazione dell’impresa con infrastrutture e servizi comuni offerti dal Distretto o compartecipazione alla realizzazione di tali infrastrutture e servizi comuni.
Gli interventi dovranno interessare un’unità locale localizzata all’interno dell’area oggetto del progetto.
Art. 4 - LOCALIZZAZIONE DELL'IMPRESA
Ai fini della partecipazione al presente Bando si richiede la localizzazione dell'attività d'impresa nel Distretto Urbano del Commercio “Un salotto per Cremona” (Delibera di Giunta Comunale 7 del 15/1/2020), così come riconosciuto da Regione Lombardia (www.dati.lombardia.it), cioè all’interno del perimetro del Distretto urbano del Commercio di Cremona. I locali situati nelle vie di delimitazione delle aree, si intendono appartenenti all’area più interna.
Art. 5 - AIUTI IN REGIME “DE MINIMIS”
Gli aiuti sono concessi erogati nel rispetto del “Quadro temporaneo per le misure di Aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19”, approvato con Comunicazione C(2020) 1863 del 19/03/2020 e s.m.i.
Gli aiuti dovranno essere concessi entro il 31/12/2020, salvo proroghe, e non potranno essere concessi ad imprese che, alla data del 31/12/2019, risultassero trovarsi in situazione di difficoltà secondo la definizione di cui all’art. 2 comma 18 del Regolamento (UE) 651/2014. Le imprese richiedenti dovranno sottoscrivere una dichiarazione, ai sensi del d.p.r. 445/2000, che attesti di non essere in difficoltà secondo la definizione citata.
Ulteriori adempimenti e indicazioni connessi all’adozione del “Quadro temporaneo”, in particolare per gli aspetti tecnici relativi alla verifica del rispetto del massimale ivi indicato, saranno fornite con successivo provvedimento.
Le agevolazioni, concesse sotto forma di contributo a fondo perduto:
- sono concesse nell’ambito del Regime quadro della disciplina degli aiuti SA.57021 e in particolare della sezione 3.1 della Comunicazione della Commissione Europea C (2020) 1863 del 19/03/2020 “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” e s.m.i, nei limiti e alle condizioni di cui alla medesima comunicazione ed all’art. 54 del D.L. 34/2020, fino ad un importo di 800.000,00 euro per impresa, al lordo di oneri e imposte;
- non possono essere concesse alle imprese che erano già in difficoltà ai sensi dell'articolo 2, punto 18 del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione alla data del 31 dicembre 2019; possono essere cumulate con aiuti concessi sul Quadro Temporaneo, con aiuti concessi ai sensi del Regolamento (UE) 1407/2013 del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti de minimis, nonché con aiuti concessi sul Regolamento di esenzione (651/2014) a condizione che siano rispettate le disposizioni e le norme sul cumulo degli aiuti inquadrati in predetti regimi, fatta salva la facoltà per l’Ente procedente di vietare il cumulo con altri aiuti concessi sulle stesse spese ammissibili;
- possono essere concesse ed erogate ad imprese che sono destinatarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. UE 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento UE 1589/2015 attivando la compensazione di cui all’art. 53 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34;
- sono concesse entro e non oltre il 31 dicembre 2020, salvo proroghe del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” e dell’aiuto SA.57021.
Art. 6 - ATTIVITA’ NON AMMESSE A CONTRIBUTO
Sono escluse le imprese con i codici Ateco di attività prevalente elencati di seguito:
- 47.78.94 Commercio al dettaglio di articoli per adulti (sexy shop);
- 92.00 Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco;
- 92.00.02 Gestione apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta e gettone;
- 92.00.09 Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse;
- 96.04 Servizi dei centri per il benessere fisico;
- 96.04.1 Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali);
inoltre,
- armi, munizioni e materiale esplosivo, inclusi i fuochi d’artificio;
- articoli monoprezzo;
- vendita attraverso distribuzione automatica;
- attività di “compro oro”.
Art. 7 - SPESE AMMISSIBILI A CONTRIBUTO
Sono ammissibili le seguenti spese:
A. Spese in conto capitale:
- Opere edili private (ristrutturazione, ammodernamento dei locali, lavori su facciate ed esterni ecc.);
- Installazione o ammodernamento di impianti;
- Arredi e strutture temporanee;
- Macchinari, attrezzature ed apparecchi, comprese le spese di installazione strettamente collegate;
- Veicoli da destinare alla consegna a domicilio o all’erogazione di servizi comuni;
- Realizzazione, acquisto o acquisizione tramite licenza pluriennale di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.;
B. Spese di parte corrente:
- Spese per studi ed analisi (indagini di mercato, consulenze strategiche, analisi statistiche, attività di monitoraggio ecc);
- Materiali per la protezione dei lavoratori e dei consumatori e per la pulizia e sanificazione dei locali e delle merci;
- Canoni annuali per l’utilizzo di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.;
- Spese per l’acquisizione di servizi di vendita online e consegna a domicilio;
- Servizi per la pulizia e la sanificazione dei locali e delle merci;
- Spese per eventi e animazione;
- Spese di promozione, comunicazione e informazione ad imprese e consumatori (materiali cartacei, pubblicazioni e annunci sui mezzi di informazione, comunicazione sui social networks ecc.);
- Formazione in tema di sicurezza e protezione di lavoratori e consumatori, comunicazione e marketing, tecnologie digitali;
- Affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa.
Sono ammissibili le spese effettivamente sostenute dall’impresa beneficiaria, ritenute pertinenti e direttamente imputabili al progetto e i cui giustificativi di spesa decorrano a partire dalla data di 5 maggio 2020. Per determinare l’ammissibilità temporale di una determinata spesa, rileva la data di emissione della relativa fattura.
Le spese si intendono al netto di IVA e di altre imposte e tasse, ad eccezione dei casi in cui l’IVA sia realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario e non sia in alcun modo recuperabile dallo stesso, tenendo conto della disciplina fiscale cui il beneficiario è assoggettato.
Non sono ammissibili:
- Le spese fatturate da fornitori che si trovino con il cliente in rapporti di controllo, come definiti ai sensi dell’art. 2359 del c.c., o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza;
- I pagamenti effettuati in contanti o tramite compensazione di qualsiasi tipo tra cliente e fornitore;
- Le spese per servizi continuativi, periodici o connessi ai normali costi di funzionamento del soggetto beneficiario o partner (come la consulenza fiscale ordinaria e i servizi regolari), se non esplicitamente ammesse;
- Le spese di viaggio (trasferta, vitto e alloggio);
- I lavori in economia;
- Qualsiasi forma di autofatturazione.
In ogni caso le spese dovranno:
- Aver dato luogo a un’effettiva uscita di cassa da parte del soggetto, comprovata da titoli attestanti l’avvenuto pagamento che permettano di ricondurre inequivocabilmente la spesa all’operazione oggetto di agevolazione;
- Essere pagate tramite titoli idonei a garantire la tracciabilità dei pagamenti (a titolo esemplificativo, tramite bonifico bancario o postale, Sepa/Ri.Ba/SDD, oppure tramite assegno non trasferibile, bancomat, carta credito aziendale, accompagnati dall’evidenza della quietanza su conto corrente che evidenzi il trasferimento del denaro tra il soggetto beneficiario e i fornitori;
- Essere effettivamente sostenute e quietanzate dall’impresa beneficiaria nel periodo di ammissibilità della spesa.
Art. 8 - CONTRIBUTO CONCEDIBILE
Il contributo massimo concedibile ad ogni impresa sarà determinato nel modo seguente:
• contributo del 50% delle spese ammissibili e fino a un massimo di € 10.000,00 (diecimila/00);
L’aiuto è concesso come agevolazione a fondo perduto, a fronte di un budget di spesa liberamente composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente.
L’aiuto non può essere superiore al 50% della spesa ammissibile totale (in conto capitale e di parte corrente) e in ogni caso non superiore all’importo delle spese in conto capitale.
Esempio 1:
- Importo totale budget di spesa: € 10.000
- Importo spese in conto capitale: € 6.000
- Importo spese di parte corrente: € 4.000
- Aiuto massimo concedibile: € 5.000
- L’aiuto è pari al 50% della spesa totale e non supera la spesa in conto capitale.
Esempio 2:
- Importo totale budget di spesa: € 10.000
- Importo spese in conto capitale: € 4.000
- Importo spese di parte corrente: € 6.000
- Aiuto massimo concedibile: € 4.000
- L’aiuto non può essere superiore all’importo delle spese in conto capitale.
Art. 9 - PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Art. 10 - MODALITA’ E TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
a) per via telematica al seguente indirizzo di posta elettronica certificata del Comune di Cremona: sportellounico@pec.comune-cremona.it con il seguente oggetto: Bando finalizzato al DISTRETTO DEL COMMERCIO PER LA RICOSTRUZIONE ECONOMICA TERRITORIALE URBANA - Bando per le imprese, saranno ritenute ammissibili le domande inviate da una casella di posta elettronica certificata ed in formato non modificabile (pdf) sottoscritta mediante firma digitale.
Art. 11 – PROCEDURE DI SELEZIONE
Il Dirigente del settore competente e i funzionari preposti provvederanno ad esaminare le domande ed a dichiararle ammissibili, a seguito della valutazione della documentazione presentata.
Procedura automatica, ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 123/98. Le domande in possesso dei requisiti di ammissibilità formale sono finanziate in ordine cronologico di ricezione, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria.
Art. 12 - APPROVAZIONE E COMUNICAZIONE DEL CONTRIBUTO e VARIAZIONI
L’ammissione della domanda e il riconoscimento del contributo verranno approvati con atto del Dirigente competente e comunicata ai partecipanti mediante PEC, entro 60 giorni dalla data di termine della presentazione delle domande. Nel corso dell’istruttoria potranno essere richiesti chiarimenti ed integrazioni da parte dell’ufficio preposto all’istruttoria delle domande. La liquidazione del contributo avverrà da parte del Dirigente del Settore competente, con le modalità di cui al successivo articolo 14. L’eventuale rinuncia al contributo da parte dei beneficiari dovrà essere comunicata entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione di concessione del contributo. In tal caso l’Amministrazione Comunale procederà alla assegnazione del contributo ad altri facenti richiesta fino ad esaurimento delle risorse. Si ricorda che il contributo è al lordo della ritenuta di legge del 4% e che l’erogazione avverrà al netto della suddetta ritenuta, se dovuta.
Eventuali variazioni rispetto alle spese dichiarate in sede di domanda potranno essere ammesse, previa autorizzazione del Dirigente del Settore, a condizione che:
- siano comunicate prima dell’effettuazione della spesa (almeno 30 gg);
- rientrino nella tipologia di spese ammissibili.
L’incentivo assegnato non potrà comunque essere aumentato.
Art. 13 - TERMINE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
I soggetti beneficiari del contributo dovranno sostenere le spese entro il termine del 30 ottobre 2021, pena la revoca della concessione del contributo. Saranno ammesse a rendicontazione soltanto le spese relative a fatture emesse successivamente al 5 maggio 2020. Il pagamento delle relative fatture dovrà essere corredato dalle ricevute di pagamento.
Entro i termini indicati (30 ottobre 2021) il beneficiario dovrà inviare all’Amministrazione Comunale la seguente documentazione:
- modulo di domanda di versamento del contributo (da richiedere successivamente agli uffici);
- relazione conclusiva inerente la realizzazione del progetto (max 2 pagine A4);
- fatture di acquisto di beni e/o servizi corredate delle ricevute di pagamento, con apposta la dicitura “Spesa finanziata dal Bando DISTRETTI DEL COMMERCIO PER LA RICOSTRUZIONE ECONOMICA TERRITORIALE URBANA - Bando per le imprese” (o copie conformi all’originale).
La domanda dovrà essere sottoscritta con firma digitale del rappresentante legale ed inviata all’indirizzo di posta elettronica certificata del Comune di Cremona: protocollo@comunedicremona.legalmail.it con oggetto: “Rendicontazione Bando finalizzato al DISTRETTO DEL COMMERCIO PER LA RICOSTRUZIONE ECONOMICA TERRITORIALE URBANA - Bando per le imprese”.
Art. 14 - MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO
Il contributo verrà erogato in una unica soluzione a seguito di inoltro di specifica richiesta di contributo con i contenuti previsti dall'Art. 13, da parte del beneficiario. Sono considerati validi esclusivamente i pagamenti effettuati con modalità atte a garantirne la tranciabilità. I beneficiari dovranno quindi presentare richiesta di liquidazione del contributo allegando le fatture in copia corredate delle ricevute di pagamento (come previsto e descritto all'art. 13) entro il termine massimo 30 ottobre 2021.
In sede di effettiva erogazione, il contributo concesso potrà essere proporzionalmente ridotto qualora le spese rendicontate siano inferiori a quelle preventivate e ciò comporti necessità di adeguamento al fine di rispettare i limiti massimi di contributo erogabile previsti dal presente bando. L’erogazione verrà effettuata entro 60 giorni dalla presentazione della richiesta.
Prima di ogni erogazione, gli uffici comunali preposti effettueranno la verifica del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) dell’impresa beneficiaria, con le modalità e gli effetti previsti dalla legge.
Art. 15 - CONTROLLI
L'Amministrazione Comunale potrà verificare, attraverso controlli, lo stato di attuazione delle attività per le quali il contributo è stato concesso. In caso di accertate gravi inadempienze, ovvero di utilizzazione del contributo in modo non conforme alle finalità sottese al contributo stesso, si procederà all’applicazione delle disposizioni di cui al successivo articolo 16.
Tali controlli sono principalmente finalizzati a verificare:
- L’effettiva fruizione dei servizi e l’effettivo acquisto dei beni oggetto dell’agevolazione;
- Il rispetto degli obblighi previsti dal presente bando;
- La veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni prodotte dal soggetto beneficiario, anche ai fini dei controlli “de minimis”;
- La sussistenza e la regolarità della documentazione amministrativa e contabile relativa alle attività realizzate e alle spese sostenute.
Art. 16 - REVOCA DEL CONTRIBUTO
La concessione del contributo sarà revocata nei seguenti casi:
a. mancata trasmissione della documentazione e delle spese ammesse a preventivo;
b. rendicontazione di spese inferiori a quanto previsto dal progetto inizialmente presentato, in quota proporzionale;
c. avere reso dichiarazioni mendaci ai fini dell’ottenimento del contributo;
d. mancato avvio dell’attività;
e. il beneficiario non destini l’agevolazione agli scopi indicati nella domanda;
f. il beneficiario rilasci dati, notizie o dichiarazioni inesatte o reticenti;
g. il beneficiario subisca protesti, procedimenti conservativi o esecutivi o ipoteche giudiziali o compia atti che possano diminuire la consistenza patrimoniale e/o economica o non rispetti gli obblighi assunti verso il Comune;
h. il beneficiario sia assoggettato a fallimento, liquidazione coatta amministrativa o ad altra procedura concorsuale entro tre anni dalla data di concessione del contributo.
Il Comune di Cremona si riserva comunque la facoltà di revocare i contributi concessi, qualora Regione Lombardia o società da lei incaricata, proceda con eventuali revoche dei finanziamenti concessi al Comune di Cremona stesso, sulla base di controlli che la stessa Regione Lombardia potrà effettuare sui beneficiari finali riscontrando irregolarità in base al Decreto Regionale n.6401 del 29/05/2020 e al presente bando comunale.
In caso di revoca totale o parziale dell’agevolazione, il beneficiario dovrà restituire l’intero o parte dell’ammontare del contributo ricevuto, maggiorato degli interessi legali.
Art. 17 - OBBLIGHI DEI BENEFICIARI FINALI
I soggetti beneficiari finali, singoli o aggregati, sono obbligati, pena la decadenza del contributo, a:
- rispettare tutte le previsioni del presente bando;
- Fornire, nei tempi e nei modi previsti dal bando e dagli atti conseguenti, tutta la documentazione e le informazioni eventualmente richieste;
- Assicurare che le attività previste si concludano entro i termini stabiliti dal bando;
- Non cedere, alienare o distrarre i beni oggetto del contributo un periodo di almeno 5 anni dalla data di erogazione dell’agevolazione;
- Conservare, per un periodo di almeno 5 anni dalla data di erogazione dell’agevolazione, la documentazione amministrativa e contabile relativa alle attività realizzate e alle spese sostenute;
- Comunicare tempestivamente al Responsabile del Procedimento eventuali variazioni progettuali ai sensi dell'articolo 12 del presente bando;
- Accettare i controlli che Regione Lombardia, il Comune di Cremona e gli altri soggetti preposti potranno disporre in relazione al progetto e collaborare al loro corretto svolgimento.
Art. 18 - RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Ai sensi della Legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, il responsabile del procedimento è l’Arch. Marco Masserdotti, Responsabile dell’Unità di Staff Urbanistica ed Area Omogenea del Comune di Cremona.
Art. 19 - NORME PER LA TUTELA DELLA PRIVACY
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 Decreto Legislativo n. 196/2003, a norma del Regolamento UE 679/2016 e del Codice della Privacy italiano, come da ultimo modificato dal D.lgs. 101/2018, i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale le dichiarazioni verranno rese. Il titolare del trattamento è il Comune di Cremona - Responsabile del trattamento dei dati è il Dirigente dell’Unità di Staff Urbanistica ed Area Omogenea – Arch. Marco Masserdotti.
Art. 20 - INFORMAZIONI
Il bando e gli allegati sono disponibili:
- presso l’Ufficio SpazioComune del Comune di Cremona, Piazza Stradivari, 5;
- sul sito Internet del Comune di Cremona : www.comune.cremona.it
Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Sviluppo Progetti a sostegno del Commercio, Tempi e Orari – Arch. Valerio Demalde’ - tel. 0372/407266, e.mail: distrettocommercio@comune.cremona.it
Il Dirigente dell’Unità di Staff Urbanistica e Area Omogenea
Arch. Marco Masserdotti
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