Contributi per il contenimento dell’emergenza abitativa e il mantenimento dell’alloggio in locazione

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Data di pubblicazione: 

09/01/2020

Data di Scadenza: 

27/11/2020

OGGETTO: Avviso pubblico per l’erogazione di contributi volti al contenimento dell’emergenza abitativa e al mantenimento dell’alloggio in locazione

(secondo DGR del 31 luglio 2019 n. 2065 di Regione Lombardia)

AMBITO TERRITORIALE DI CREMONA

Il presente avviso, in ottemperanza alla DGR XI/2065 del 31 luglio 2019 ha per oggetto la predisposizione di interventi volti al contenimento dell'emergenza abitativa e al mantenimento dell'alloggio in locazione per i cittadini residenti nei comuni facenti parte dell'ambito territoriale di Cremona. Le misure per cui è possibile presentare domanda sono le seguenti:

  • M1 (emergenza abitativa): copertura delle spese relative ad un alloggio temporaneo da reperire nel pmercato privato.
  • M2 (morosità incolpevole ridotta): copertura della morosità relativa alle prime sei mensilità di affitto non pagate.
  • M3 (disagio abitativo dovuto al pignoramento dell'abitazione per mancato pagamento delle rate del mutuo): copertura delle spese per l'ingresso in un nuovo alloggio da reperire nel mercato privato.
  • M4 (difficoltà nel fronteggiamento della spesa del canone di locazione nei casi di reddito derivato da pensione): contributo una tantum per il sostegno nel pagamento dell'affitto.

Per le misure M1, M2 ed M3 la domanda deve essere presentata presso il Settore Politiche Sociali del Comune di Cremona dall'assistente sociale di riferimento, diversamente, se non è attivo un progetto di presa in carico, è necessario rivolgersi al POIS per predisporre la pratica di accesso.

La sola misura M4 può essere presentata in autonomia scaricando l'apposita domanda e presentandola direttamente all'ufficio protocollo del Comune di Cremona. In caso di necessità in meri o a informazioni o supporto nella compilazione della domanda è possibile rivolgersi al POIS per essere messi in contatto con gli uffici competenti.

Le domande potranno essere presentate sino al 27 novembre 2020.

 

Art. 1 – Oggetto

Il presente avviso, in ottemperanza alla DGR XI/2065 del 31 luglio 2019, ha per oggetto la predisposizione di interventi volti al contenimento dell’emergenza abitativa e al mantenimento dell’alloggio in locazione per i cittadini residenti nei Comuni facente parte dell’Ambito Territoriale di Cremona: Acquanegra Cremonese, Annicco, Azzanello, Bonemerse, Bordolano, Cappella Cantone, Cappella de’ Picenardi, Casalbuttano, Casalmorano, Castelverde, Castelvisconti, Cella Dati, Cicognolo, Corte de’ Cortesi, Cremona, Crotta d’Adda, Derovere, Formigara, Gabbioneta Binanuova, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de’ Caprioli, Grontardo, Grumello Cremonese ed Uniti, Isola Dovarese, Malagnino, Ostiano, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Pieve d’Olmi, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio ed Uniti, Robecco d’Oglio, San Bassano, San Daniele Po, Scandolara Ripa d’Oglio, Sesto ed Uniti, Soresina, Sospiro, Spinadesco, Stagno Lombardo, Unione Lombarda dei Comuni di Corte de’ Frati e Olmeneta, Vescovato, Volongo.

Art. 2 – Finalità

L’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito Territoriale di Cremona aveva aderito alle misure previste per l’anno 2017 e in data 9 novembre 2018 ha approvato di rinnovare l’adesione alle iniziative previste dalle misure 1, 2, 3 e 4 della DGR XI/606 del 01 ottobre 2018, volte al sostegno delle famiglie che si trovino in situazione di:

  • emergenza abitativa (Misura 1);
  • morosità incolpevole ridotta (Misura 2);
  • disagio abitativo dovuto a pignoramento dell’abitazione per mancato pagamento delle rate del mutuo (Misura 3);
  • difficoltà nel fronteggiamento della spesa del canone di locazione nei casi di reddito derivato da pensione (Misura 4).

Visto il rinnovo delle misure per l’annualità 2019 da parte di Regione Lombardia, con il presente avviso si rinnova l’adesione dell’Ambito Territoriale di Cremona, aggiornando requisiti e modalità di accesso come di seguito declinato, secondo quanto indicato nelle linee guida regionali.

Art. 3 – Attività previste, criteri di ammissione e massimali

MISURA 1

La Misura 1 ha la finalità di coprire le spese per il reperimento e il mantenimento di alloggi temporanei (affitto diretto e/o intermediato) e per i relativi programmi di accompagnamento dedicati a famiglie in situazione di emergenza abitativa. È possibile prevedere, all’interno dell’accordo sociale sottoscritto dalle parti, il versamento di una retta da parte del nucleo inserito.

I requisiti richiesti per l’accesso agli interventi previsti dalla Misura 1 sono i seguenti:

    1. residenza in Regione Lombardia da almeno 5 anni (anche non continuativi) di almeno un membro del nucleo familiare beneficiario.

Il massimale di contributo previsto è pari a:

  • € 5.000,00 a copertura delle spese di locazione;
  • € 9.000,00 a copertura delle spese di locazione intermediata (comprensiva quindi di canoni, utenze, accompagnamento educativo).

Posti i massimali sopra riportati, il contributo può coprire i costi relativi ad un massimo di 12 mensilità del progetto.

MISURA 2

La Misura 2 ha la finalità di sostenere famiglie con morosità incolpevole ridotta, che non abbiano uno sfratto in corso, in locazione sul libero mercato o in alloggi in godimento o in alloggi definiti Servizi Abitativi Sociali ai sensi della L. R. 16/2016 art.1 co.6, mediante l’erogazione di un contributo al proprietario, a fronte del suo impegno, per i successivi 12 mesi, a non effettuare lo sfratto né ad aumentare il canone di locazione.

I requisiti richiesti per l’accesso agli interventi previsti dalla Misura 2 sono i seguenti:

  1. residenza da almeno 5 anni (anche non continuativi) in Regione Lombardia di almeno un membro del nucleo familiare;

  2. non essere sottoposti a misure di rilascio dell’abitazione;

  3. non essere in possesso di alloggio adeguato in Regione Lombardia;

  4. ISEE max fino a € 15.000,00;

  5. morosità incolpevole1 accertata in fase iniziale non superiore a sei mensilità (non concorrono al calcolo della morosità le spese per le utenze e le spese condominiali).

Il massimale previsto è pari a € 1.500,00 ad alloggio/contratto, aumentabile fino a € 2.500,00 ad alloggio/contratto nel caso di disponibilità da parte del proprietario a modificare il canone in “concordato” o a rinegoziarlo a favore di un importo inferiore. Il contributo verrà corrisposto al proprietario e non potrà superare in ogni caso l’importo della morosità risultante dalla dichiarazione del proprietario, verificato con apposita istruttoria dal comune di residenza del richiedente.

Ai fini del riconoscimento del beneficio l’inquilino deve sottoscrivere un Accordo da allegare alla domanda con cui si impegna a partecipare a politiche attive del lavoro, se disoccupato, e a sanare eventuale morosità pregressa non coperta dal contributo. L’Accordo è sottoscritto da inquilino, proprietario e assistente sociale del Comune di residenza e potrà prevedere eventuali impegni ulteriori concordati con il Servizio Sociale Territoriale.

MISURA 3

La Misura 3 ha la finalità di sostenere temporaneamente nuclei familiari che hanno l’alloggio di proprietà all’asta, a seguito di pignoramento per mancato pagamento delle rate di mutuo e/o delle spese condominiali, mediante l’erogazione di un contributo volto a coprire le spese per l’ingresso del nucleo in una nuova soluzione abitativa in locazione, limitatamente alle spese per la caparra, le prime mensilità di canone e le spese di trasloco, escludendo quindi le spese per le utenze (acqua, luce e gas) e le spese condominiali.

I requisiti previsti per accedere alla misura sono i seguenti:

  1. residenza da almeno 5 anni (anche non continuativi) in Regione Lombardia di almeno un membro del nucleo familiare;

  2. ISEE max fino a € 26.000,00;

  3. dichiarazione di incolpevolezza rispetto al mancato pagamento delle rate del mutuo e/o delle spese condominiali (che sarà soggetta a verifica mediante apposita istruttoria).

Il massimale previsto è pari a € 5.000,00 ad alloggio/contratto per un accompagnamento che non può superare le 6 mensilità.

MISURA 4

La Misura 4 ha la finalità di sostenere nuclei familiari, in locazione sul libero mercato o in alloggi in godimento o in alloggi definititi Servizi Abitativi Sociali ai sensi della L.R. 16/2016 art.1 co.6, il cui reddito provenga esclusivamente da pensione da lavoro/vecchiaia/anzianità e assimilabili, in grave disagio economico o in condizione di particolare vulnerabilità dove la spesa per la locazione con continuità rappresenti un onere eccessivo ovvero la spesa per il canone sia superiore al 30% delle entrate del nucleo. È prevista l’erogazione di un contributo al proprietario (anche in più tranche) a scomputo dei canoni futuri, a fronte del suo impegno, a valere sui successivi 12 mesi, a non aumentare il canone di locazione o a rinnovare il contratto alle stesse condizioni, se in scadenza.

I requisiti previsti sono i seguenti:

  1. residenza da almeno 5 anni in Regione Lombardia di almeno un membro del nucleo familiare;

  2. non essere sottoposti a misure di rilascio dell’abitazione;

  3. non essere in possesso di alloggio adeguato in Regione Lombardia;

  4. ISEE max fino a € 15.000,00;

  5. non essere titolari di contratti di affitto con patto di futura vendita;

  6. occupare con opportuno titolo un alloggio in locazione sul libero mercato, un alloggio in godimento o un alloggio rientrante nella definizione di Servizi Abitativi Sociali, ai sensi della L.R. 16/2016, art.1 c.6;

  7. essere percettori di solo reddito da pensione da lavoro/vecchiaia/anzianità o assimilabili, nei confronti del quale la spesa per il canone di locazione abbia un’incidenza superiore al 30%.

La misura prevede un massimale di contributo pari a € 1.500,00 che verrà riconosciuto secondo la seguente modulazione

  • in presenza di un’incidenza del canone di locazione sul reddito compresa tra il 30% e il 39,9% il beneficio riconosciuto sarà di € 500,00;
  • in presenza di un’incidenza del canone di locazione sul reddito compresa tra il 40% e il 49,9% il beneficio riconosciuto sarà di € 1.000,00;
  • in presenza di un’incidenza del canone di locazione sul reddito superiore al 50% il beneficio riconosciuto sarà di € 1.500,00.

Al fine della valutazione del contributo, il reddito di riferimento sarà desunto dal certificato di pensione (Modello ObisM).

In caso di situazioni di particolare gravità socio-economica e sanitaria certificate e documentate dal Servizio Sociale del Comune di residenza, la commissione valuterà l’incidenza di eventuali spese ulteriori che gravino sul reddito ai fini della definizione del beneficio economico. Si specifica che tale contributo non potrà in ogni caso superare il massimale sopra indicato.

Compatibilità con Reddito di Cittadinanza

I contributi di cui al presente Avviso, sono richiedibili anche da coloro che beneficiano del Reddito di Cittadinanza. Tuttavia, la somma del contributo del presente Avviso e della quota prevista per la locazione dal Reddito di Cittadinanza non deve superare l’importo massimo del canone annuo previsto dal contratto di locazione.

Art. 4 – Risorse

Le risorse complessivamente assegnate da Regione Lombardia all’Ambito Distrettuale di Cremona per la finalità del presente provvedimento ammontano a € 86.578,002, che verranno suddivise nel seguente modo:

  • MISURA 1, budget disponibile € 30.978,00
  • MISURA 2, budget disponibile € 18.500,00
  • MISURA 3, budget disponibile € 18.500,00
  • MISURA 4, budget disponibile € 10.000,00
  • SPESE DI GESTIONE, budget disponibile € 8.600,00

Qualora si verifichi un residuo delle risorse destinate ad una delle suddette misure, questo verrà impiegato per le altre misure in relazione alle richieste che verranno presentate.

La suddivisione del budget potrà in seguito subire variazioni in caso di adesione dell’Ambito Territoriale a ulteriori misure abitative previste dalla DGR 2065/2019.

Alla data di apertura dei termini del presente avviso, l’eventuale residuo delle risorse trasferite da Regione Lombardia nell’Ambito della DGR 606/2018 andrà ad integrare i fondi destinati alle nuove misure, come da indicazioni regionali.

La rendicontazione finale della spesa per tutte le risorse verrà inviata a Regione Lombardia dal Comune Capofila dell’Ambito Distrettuale, individuato quale Ente gestore delle risorse.

I Comuni di residenza dei cittadini beneficiari delle misure attivate possono implementare i contributi erogati facendo ricorso a proprie risorse di bilancio.

In sede di commissione di valutazione delle domande di accesso ai contributi verrà seguito prioritariamente il criterio della quota capitaria per la suddivisione delle risorse tra i Comuni del Distretto. Esaurite le domande provenienti da un territorio, in presenza di avanzo di fondi, questo verrà impiegato per rispondere alle domande pervenute.

Come ammesso dalla Delibera regionale, si prevede l’impiego del 10% delle risorse totali assegnate per spese di gestione.

Art. 5 – Soggetti attuatori

Comune di Cremona (Comune Capofila):

  • pubblicazione e diffusione dell’Avviso Pubblico;
  • raccolta delle domande di accesso;
  • valutazione, in sede di commissione congiunta, delle domande di contributo pervenute;
  • formulazione e gestione delle graduatorie per l’accesso ai benefici previsti dalle misure;
  • comunicazione circa l’esito della domanda ai comuni invianti;
  • erogazione dei contributi;
  • elaborazione delle rendicontazioni (intermedie e finali) della spesa per le misure attivate e assolvimento del debito informativo nei confronti di Regione Lombardia.

Azienda Sociale Cremonese:

  • pubblicazione e diffusione dell’Avviso Pubblico;
  • valutazione, in sede di commissione congiunta, delle domande di contributo pervenute;
  • collaborazione nella comunicazione degli esiti delle domande ai comuni invianti.

Comuni aderenti alle misure:

  • collaborazione nella diffusione dell’Avviso Pubblico tra la cittadinanza;
  • accompagnamento dei nuclei familiari sia nella fase di raccolta delle istanze, sia nella definizione degli Accordi come previsto nei successivi articoli, sia attraverso l’assunzione di misure di accompagnamento idonee ad agevolare l’uscita da situazioni di disagio;
  • raccolta delle domande, verifica della completezza e trasmissione al Capofila;
  • comunicazione circa l’esito della domanda di accesso ai richiedenti.

Art. 6 – Fasi e modalità di attivazione del contributo

1. Presentazione della domanda di contributo da parte dei cittadini interessati

Le domande di contributo per le diverse misure oggetto dell’avviso vanno presentate su appositi moduli (come da allegati) complete della documentazione richiesta.

I moduli per la presentazione della domanda sono disponibili presso le sedi dei Servizi Sociali dei Comuni aderenti.

La domanda deve obbligatoriamente essere completa, pena l’esclusione, dei seguenti documenti che certifichino le caratteristiche del nucleo familiare:

  • copia del documento attestante il titolo di godimento dell’alloggio (contratto locazione, atto notarile di acquisto e attivazione del mutuo, etc.);
  • attestazione ISEE in corso di validità (è facoltà dei beneficiari presentare ISEE corrente, come previsto da DGR X/6972). Questa non è richiesta per la MISURA 1.

Altri documenti obbligatori specifici per le diverse misure sono indicati nei singoli moduli di richiesta allegati al presente avviso.

2. Raccolta delle istanze e relativa istruttoria

La raccolta avverrà a cura dei Comuni aderenti presso gli uffici dei Servizi Sociali Territoriali con contestuale verifica della completezza della documentazione allegata.

Per le Misure 1, 2 e 3 la presentazione di domanda di accesso è subordinata allo svolgimento di specifica istruttoria da parte del Servizio Sociale del Comune di residenza, mirata a verificare le dichiarazioni riportate nella domanda e a predisporre il relativo accordo sociale contenente l’impegno delle parti.

3. Inoltro delle domande, a cura dei Comuni, al comune di Cremona in qualità di Capofila

Le istanze raccolte vengono trasmesse dai singoli Comuni tramite PEC all’indirizzo protocollo@comunedicremona.legalmail.it. La trasmissione delle domande dovrà avvenire entro 10 giorni dalla sottoscrizione.

4. Valutazione delle domande e formulazione graduatoria

Ai fini della valutazione dell’idoneità delle domande e dell’assegnazione del contributo, il Comune di Cremona quale Ente capofila dell’Ambito Distrettuale Cremonese, nominerà un’apposita commissione. La commissione si riunirà mensilmente per la valutazione delle domande e redigerà un verbale nel quale si evidenzieranno le situazioni valutate, le situazioni ammesse e l’importo dei benefici riconosciuti. Le domande pervenute entro il giorno 15 di ciascun mese saranno valutate nel mese stesso. Per le domande pervenute oltre il giorno 15 di ciascun mese si garantisce la valutazione entro il termine del mese successivo.

5. Comunicazione dell’esito

Il Comune di Cremona provvederà alla comunicazione dell’esito delle commissioni ai comuni aderenti entro 10 (dieci) giorni dalla data della commissione di valutazione.

Il Comune di residenza comunicherà al richiedente l’esito della domanda entro 10 (dieci) giorni dalla ricezione della comunicazione da parte del Capofila. In caso di sottoscrizione dell’accordo da parte del proprietario dell’alloggio, il Comune provvederà ad informare lo stesso. In caso di esito positivo, tale comunicazione renderà effettivo l’Accordo sottoscritto.

6. Erogazione contributo

I contributi saranno erogati a mezzo bonifico bancario da parte del Comune di Cremona ai soggetti individuati. I contributi approvati nel mese di dicembre 2019 e nel primo semestre del 2020 saranno erogati entro il 31 luglio 2020. E’ facoltà dei comuni di residenza dei richiedenti anticipare l’erogazione del contributo. I contributi approvati nelle commissioni del secondo semestre dell’anno 2020 saranno erogati entro 30 (trenta) giorni dalla data di approvazione.

Art. 7 - Monitoraggio

La Struttura regionale Welfare abitativo e Housing sociale della DG Casa, Housing sociale, EXPO 2015 e Internazionalizzazione delle Imprese monitora l’avanzamento e lo stato di attuazione delle misure.

Il Comune di Cremona dovrà a tal fine produrre rendicontazioni intermedie della spesa per le azioni attivate, accompagnate da relazione descrittiva delle attività svolte, delle risorse utilizzate, precisando il numero di contratti rinegoziati rispetto al numero di famiglie sostenute.

Il Comune di Cremona dovrà inoltre rendere disponibili ai competenti uffici regionali, secondo le modalità che verranno indicate, i dati personali dei beneficiari dei contributi concessi ai sensi del presente provvedimento, al fine di consentire azioni di monitoraggio e valutazione della politica ex post da parte di Regione Lombardia.

Art. 8 - Tempi di presentazione

  • Le domande potranno essere presentate a partire dal 2 dicembre 2019 fino al 27 novembre 2020.
  • In caso di esaurimento delle risorse in data precedente al termine per la presentazione delle domande, verrà data opportuna comunicazione.

Art. 9 – Informativa ai sensi del Regolamento UE 679/16 (“GDPR”)

I dati personali raccolti nel corso delle attività del presente avviso saranno utilizzati esclusivamente per le operazioni relative al procedimento attivato con le Linee Guida regionali (Allegato 1 alla DGR XI/606 del 01/10/2018) ed in conformità al Regolamento UE 679/16 (“GDPR”).

È compito dei Comuni aderenti integrare l’informativa presente nei diversi moduli allegati con i dati specifici in merito al Titolare del Trattamento e del Responsabile di Protezione dei Dati.

Art. 10 – Informazioni

Per qualsiasi chiarimento sul contenuto del presente atto i Comuni possono inviare una mail a:

Allegati: vedi più avanti in questa pagina

Cremona, 08 gennaio 2020

IL DIRETTORE DEL SETTORE
POLITICHE SOCIALI
Dott.ssa Eugenia Grossi

 

1 Per “morosità incolpevole” si veda la definizione dell’art. 2 del DM del 30 marzo 2016 “Fondo nazionale inquilini morosi incolpevoli 2016”, riferibile a situazioni di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare. Tale condizione sarà accertata dall’ente locale di residenza dell’inquilino mediante istruttoria scritta.

2 Allegato 2 alla DGR XI/2065 del 31 luglio 2019.