Il Comune di Cremona ha deliberato l'adesione al progetto “Dementia Friendly Community” con lo scopo di innescare un processo di cambiamento sociale per sconfiggere il pregiudizio e creare una rete di cittadini consapevoli e capaci di relazionarsi con le persone affetta da demenza e con la sua famiglia e farli sentire parte della nostra città. Alcuni Paesi Europei hanno già sperimentato con successo il coinvolgimento attivo della comunità nella conoscenza della malattia come strumento. Il progetto in Italia è promosso dalla Federazione Alzheimer Italia, indicata dalla Alzheimer’s Society London, come pioniera dell’organizzazione in Italia e come rifermento e guida del progetto per tutte le città che aderiscono.
Gli obiettivi:
- impegnare la comunità a sostenere le persone ammalate su un piano di normalità: la malattia non cancella il diritto ad una vita insieme con le persone sane
- creare una rete degli amici della demenza: negozi, esercizi pubblici, e luoghi di ritrovo dove il malato è accolto, compreso e rispettato
- programmare incontri per coinvolgere la rete territoriale al tema della demenza
- sensibilizzare l’opinione pubblica, i professionisti della salute, i media, e le istituzioni sul problema dell’Alzheimer, in modo che il malato e i suoi familiari non rimangano soli nell’affrontare il dramma della malattia
- fornire gli strumenti necessari a chi vive a fianco di un malato e cercare di migliorare la loro qualità di vita
- combattere i pregiudizi e le discriminazioni
La malattia è spesso motivo di pregiudizio e discriminazione nei confronti delle persone colpite da demenza e delle loro famiglie. L'Alzheimer è la causa più frequente della demenza, colpisce 1 persona su 20 oltre i 65 anni di età.
La persona con decadimento cognitivo presenta una progressiva perdita delle capacità di comunicare che la rende più fragile e indifesa.
Attraverso la comunicazione è, infatti, possibile trasmettere i bisogni più immediati, dichiarare sintomi, quali il dolore e, in generale, le situazioni di disagio.
Il decadimento cognitivo è una malattia progressiva per la quale non esistono, al momento, cure sufficientemente efficaci. Ciò nonostante la diagnosi tempestiva è un diritto della persona poiché le consente di esercitare l’autonomia decisionale il più a lungo possibile, di manifestare i propri desideri sulle modalità di assistenza anche per la fase più avanzata e di esprimere le volontà per il fine vita.
Una città accogliente può garantire una diffusa rete di strutture adeguate a fornire alcune indicazioni per tranquillizzare la persona confusa.
Una comunità amica della demenza deve saper riconoscere che gli ammalati di demenza hanno ancora delle capacità di controllo della vita sul loro ambiente che deve essere preparato ad accoglierli assieme alle loro difficoltà e limiti, in una condizione di rispetto, tolleranza e dignità.
Schema organizzativo |
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