Definita la strategia del welfare nell’Ambito cremonese per i prossimi tre anni

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La Giunta comunale di Cremona, dopo l’illustrazione da parte dell’Assessore al Welfare di comunità Mauro Platè, ha preso atto del documento strategico per la programmazione sociale dell’ambito cremonese, noto come Piano di zona.

Il documento, discusso a fine dicembre dall’assemblea dei sindaci dei 47 comuni dell’Ambito, mette in luce il lavoro svolto a sostegno delle situazioni più fragili e gli obiettivi che i servizi sociali del territorio si dovranno porre nel prossimo biennio. Nel Piano di zona vengono sviluppate le strategie territoriali relative al contrasto alla povertà, al supporto alla non-autosufficienza, al disagio psichiatrico, alle pari opportunità, alla migrazione, al contrasto al disagio giovanile, individuando nuove modalità di presa in carico ed indicando l’uso di strumenti innovativi per il servizio sociale quali il percorso sulla cura dei beni comuni, lo sport e le arti-terapie.

Il Piano di zona, documento programmatico della durata triennale, è stato elaborato con il contributo dei diversi attori che operano all’interno del sistema welfare, valorizzando anche nel processo di stesura le sinergie territoriali, infatti, cerca di rispondere in modo puntuale all’esigenza diffusa di costruzione di un welfare maggiormente interconnesso e integrato, come dimostrato dall’ampia partecipazione e la proficua discussione nell’ultima assemblea dei sindaci. In questa occasione il sindaco Gianluca Galimberti aveva sottolineato l’impegno messo in atto e le novità contenute nel documento, punto d’arrivo del lavoro svolto in questi anni, che pone l’Ambito come luogo di sviluppo delle politiche sociali e consolida l’istituzione di un comitato ristretto di sindaci, quale luogo di discussione delle problematiche sociali, chiamato alla responsabilità di far crescere visioni territoriale e lettura dei problemi dell’Ambito.

La crescita delle dimensioni di Ambito Sociale, secondo il Presidente dell’Azienda Sociale del Cremonese Giuseppe Tadioli, si svilupperà anche a partire dal Piano di contrasto della Povertà, in fase di elaborazione, e dal Piano Casa che, per la prima volta, tratterà il tema del welfare abitativo a livello territoriale. A tale riguardo è già stato fissato un incontro che se si terrà mercoledì 30 gennaio.

Preziosi i contributi per la redazione del documento dell’ATS Val Padana, il cui Direttore Generale, Salvatore Mannino, ha sottolineato il valore del lavoro congiunto sul territorio, qualità richiamata anche dalla dirigente dell’ASST Paola Mosa, dal prof. Luigi Croce, e dal mondo della cooperazione sociale, il cui impegno è stato garantito da Andrea Tolomini e Giusi Biaggi. Il ruolo del terzo settore è stato richiamato da Claudio Ardigò, mentre Daniela Polenghi ha posto l’attenzione sulle sfide del contrasto alla povertà.

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