Giardino città di Alaquàs

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giochi per bambinifontanellapanchinearea pic-niccanestro basketarea caniaccesso al parco facilitato per disabili

Il giardino, di circa 7.750 mq, è situato nel Quartiere 1 (Risorgimento - Sant'Ambrogio - Incrociatello - via Sesto), in Largo Ragazzi del '99 (confina con il complesso universitario del Politecnico di Milano)

ATTREZZATURE E SERVIZI

  • Giochi per bambini (piccoli e grandi)
  • Campo di basket
  • Aree pic-nic
  • Panchine
  • Fontanella
  • Area cani (900 mq)

SPECIE ARBOREE

  • Tilia Europaea
  • Malus
  • Liquidambar Styraciflua
  • Cedrus Atlantica
  • Populus Alba
  • Aesculus Hippocastanum "Carnea"
  • Ostrya Carpinifolia
  • Cercis Siliquastrum
  • Fraxinus Ornus
  • Prunus Serrulata Rosea

STORIA e CARATTERISTICHE TECNICHE

Il giardino è stato riqualificato nel 2008 con il progetto dell'arch. Luthman, che ha scelto di mantenere quasi completamente invariata la distribuzione degli accessi al parco, rivedendone i tracciati interni per consentire l’inserimento di un’ampia piattaforma pavimentata che ospita le diverse attrezzature: due ampie aree gioco separate e destinate ai bimbi piccoli e ai più grandicelli, sia il campo da basket. I giochi sono stati posizionati su un tappeto antitrauma e collocati nella zona più centrale del giardino per ridurre i rischi di incidente connessi alla presenza di traffico veicolare sulle vie circostanti.

Gli arredi urbani (panchine, aree pic-nic, ecc..) si concentrano prevalentemente all'ombra degli alberi, consentendo la sosta di bimbi e di accompagnatori.

Le scelte intraprese hanno avuto la volontà di incidere il meno possibile sulla componente arborea di pregio, localizzata in gran parte sul perimetro del parco, e sfruttare le quote pianeggianti centrali riducendo al minimo i necessari movimenti terra.

I percorsi interni e le aree di sosta sono pavimentati in asfalto con cordolino di delimitazione in cemento realizzato a raso per favorire lo sgrondo delle acque meteoriche.

Almeno uno degli ingressi al parco è dotato di scivolo di accesso per disabili.

Durante la riqualificazione sono stati messi a dimora due nuclei di Prunus serrulata Rosea ad arricchire l’area con le abbondanti fioriture primaverili; inoltre i due roseti, realizzati con varietà rustiche e rifiorenti, arredano gli ingressi sul settore est, mentre una siepe mista di ligustro con inserti di lavanda, corniolo e viburno scherma la recinzione dell’area cani.

L'intervento di riqualificazione ha contribuito ad aumentare la fruizione del giardino, ora molto frequentato dagli abitanti del quartiere.

intitolazione alla città di Alaquàs

Dal 2004 la città di Cremona è gemellata con la città spagnola di Alaquàs, vicino Valencia.

Le ragioni del gemellaggio vanno ricondotte al legame esistente tra la città di Cremona e la città di Alaquàs nel periodo in cui la Lombardia era sotto il dominio spagnolo. Alla fine del XVII o al più tardi all'inizio del XVIII secolo Don Felix Pardo de la Casta, fratello di Don Baltasar Pardo de la Casta signore di Alaquàs, fu nominato governatore militare di Cremona dove conobbe e sposò Margherita Lodi. Dal matrimonio nacque una figlia, Mariana Pardo de la Casta y Lodi. Don Felix morì a Cremona e fu tumulato nella chiesa di S. Ilario (sopra la sua tomba si può ancora vedere una lapide commemorativa).
Mariana Pardo de la Casta y Lodi visse a Cremona dove sposò Giovan Battista Manfredi, appartenente ad uno dei casati più in vista allora in città al quale era stato concesso il titolo marchionale dall'imperatore Carlo VI. Giovan Battista Manfredi era maggiore della Polizia Urbana di Cremona ed abitava con la sua famiglia in un palazzo vicino alla chiesa di S. Agata. La coppia ebbe un figlio, Giuseppe Manfredi y Pardo de la Casta, 12° marchese del casato Manfredi, che morì a Cremona nel gennaio del 1744 e fu sepolto nella chiesa di S. Agostino. Sposato con la cremonese Barbara Raimondi, Giuseppe Manfredi ebbe a sua volta un figlio, chiamato Giovan Battista, 13° marchese del casato Manfredi, morto nei pressi di Cremona e sepolto nella chiesa di S. Abbondio dai padri teatini nel dicembre 1770. Fu proprio Giovan Battista Manfredi ad ereditare la signoria di Alaquàs alla morte di Don Baltasar Pardo de la Casta, non avendo avuto quest'ultimo nessun discendente diretto. Si ricostituisce in questo modo il legame tra Cremona e la cittadina spagnola.
Nel momento in cui ricevette la reggenza del feudo posto nel territorio di Valencia, il marchese Manfredi viveva nella parrocchia dei Santi Nazario e Celso in S. Abbondio ed era sposato con Teresa Fraganeschi, imparentata con l'allora vescovo di Cremona. Giovan Battista Manfredi prese possesso della signoria di Alaquàs il 18 gennaio del 1772. Suo successore fu il figlio, Giuseppe Ignazio Manfredi, che nel 1806 si trasferì nella parrocchia di San Michele di Cremona. Sino alla metà del XIX secolo il feudo di Alaquàs venne governato secondo direttive impartite da Cremona. A partire dalla metà del XIX secolo Ignazio Manfredi ed i suoi successori misero in vendita i loro possedimenti terrieri spagnoli, compreso il palazzo nobiliare. Questo edificio, noto come il Castello di Alaquàs, è stato da poco acquisito dalla Municipalità di Alaquàs che, attraverso un sapiente ed attento restauro, lo ha trasformato in un centro culturale tra i più vivaci ed importanti della città.