Avviso pubblico per l’erogazione di contributi volti al contenimento dell’emergenza abitativa e al mantenimento dell’alloggio in locazione

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Data di pubblicazione: 

25/05/2018

Data di Scadenza: 

30/11/2018

ATTENZIONE

Per MISURA 4 le domande possono essere presentate sino al 31 ottobre 2018 (termini riaperti). E’ possibile scaricare la documentazione necessaria per la presentazione della stessa dal sito del Comune di Cremona, in questa pagina, oppure rivolgendosi allo sportello POIS (C.so Vittorio Emanuele II, n.42 secondo gli orari previsti dallo sportello).

Per le domande per le misure M1, M2, e M3 c'è tempo sino al 30 novembre 2018. Il cittadino deve rivolgersi tassativamente all'assistente sociale del Comune di Cremona o all'Azienda Sociale del Cremonese per chi risiede in un comune del distretto (vedi articolo 1 del bando). I riferimenti degli assistenti sociali sono indicati in questa pagina alla voce "Art. 10 Informazioni".

(secondo DGR del 10 aprile 2017 n. 6465 di Regione Lombardia)

Art. 1 – Oggetto

Il presente Avviso, in ottemperanza alla DGR X/6465 del 10 aprile 2017, ha per oggetto la predisposizione di interventi volti al contenimento dell’emergenza abitativa e al mantenimento dell’alloggio in locazione per i cittadini residenti nei seguenti Comuni: Acquanegra Cremonese, Annicco, Azzanello, Bonemerse, Bordolano, Cappella Cantone, Cappella de’ Picenardi, Casalbuttano, Casalmorano, Castelverde, Castelvisconti, Cella Dati, Cicognolo, Corte de’ Cortesi, Cremona, Crotta d’Adda, Derovere, Formigara, Gabbioneta Binanuova, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de’ Caprioli, Grontardo, Grumello Cremonese ed Uniti, Isola Dovarese, Malagnino, Ostiano, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Pieve d’Olmi, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio ed Uniti, Robecco d’Oglio, San Bassano, San Daniele Po, Scandolara Ripa d’Oglio, Sesto ed Uniti, Soresina, Sospiro, Spinadesco, Stagno Lombardo, Unione Lombarda dei Comuni di Corte de’ Frati e Olmeneta, Vescovato, Volongo.

Art. 2 – Finalità

L’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito Territoriale di Cremona in data 28 febbraio 2018 ha condiviso le finalità regionali e aderito alla promozione di iniziative come previste dalle misure 1, 2, 3 e 4 della citata DGR, volte al sostegno delle famiglie che si trovino in situazione di:

  • emergenza abitativa (Misura 1);
  • morosità incolpevole ridotta (Misura 2);
  • disagio abitativo dovuto a pignoramento dell’abitazione per mancato pagamento delle rate del mutuo (Misura 3);
  • difficoltà nel fronteggiamento della spesa del canone di locazione nei casi di reddito derivato da pensione (Misura 4)

e che siano in possesso dei requisiti specifici successivamente descritti.

Art. 3 – Attività previste, criteri di ammissione e massimali

MISURA 1

La Misura 1 ha la finalità di coprire le spese per il mantenimento di alloggi temporanei (affitto diretto e/o intermediato) e per programmi di accompagnamento dei soggetti inseriti in tali alloggi. È possibile prevedere, all’interno dell’accordo sociale sottoscritto dalle parti, il versamento di una retta da parte del nucleo inserito.

I requisiti richiesti per l’accesso agli interventi previsti dalla Misura 1 sono i seguenti:

  • a) residenza in Regione Lombardia;
  • b) non essere titolari di altri benefici in quanto “richiedenti asilo”

Il massimale di contributo previsto è pari a € 5.000,00 a copertura di progettualità di collocazione temporanea della durata massima di 6 mesi.

MISURA 2

La Misura 2 ha la finalità di sostenere famiglie con morosità incolpevole ridotta, che non abbiano uno sfratto in corso, in locazione sul libero mercato o in alloggi in godimento o in alloggi definiti Servizi Abitativi Sociali ai sensi della L. R. 16/2016 art.1 co.6, mediante l’erogazione di un contributo al proprietario, a fronte del suo impegno, per i successivi 12 mesi, a non effettuare lo sfratto né ad aumentare il canone di locazione.

I requisiti richiesti per l’accesso agli interventi previsti dalla Misura 2 sono i seguenti:

  • a) residenza da almeno 5 anni in Regione Lombardia di almeno un membro del nucleo familiare;
  • b) non essere sottoposti a misure di rilascio dell’abitazione;
  • c) non essere in possesso di alloggio adeguato in Regione Lombardia;
  • d) ISEE max fino a € 15.000,00;
  • e) morosità incolpevole1 accertata in fase iniziale non superiore a € 3.000,00 (non concorrono al calcolo della morosità le spese per le utenze e le spese condominiali);
  • f) non essere titolari di contratti di affitto con patto di futura vendita;
  • g) occupare con opportuno titolo un alloggio in locazione sul libero mercato, un alloggio in godimento o un alloggio rientrante nella definizione di Servizi Abitativi Sociali, ai sensi della L.R. 16/2016, art.1 c.6.

Il massimale previsto è pari a €1.500,00 ad alloggio/contratto, aumentabile fino a € 2.500,00 ad alloggio/contratto nel caso di disponibilità da parte del proprietario a modificare il canone in “concordato” o a rinegoziare a canone più basso. Il contributo non potrà superare in ogni caso l’importo della morosità risultante dalla dichiarazione del proprietario, allegata alla richiesta.

Ai fini del riconoscimento del beneficio l’inquilino deve sottoscrivere un Accordo da allegare alla domanda con cui si impegna a partecipare a politiche attive del lavoro, se disoccupato, e a sanare eventuale morosità pregressa non coperta dal contributo. L’Accordo è sottoscritto da inquilino, proprietario e assistente sociale del Comune di residenza e potrà prevedere eventuali impegni ulteriori concordati con il Servizio Sociale Territoriale.

1 Per “morosità incolpevole” si veda la definizione dell’art. 2 del DM del 30 marzo 2016 “Fondo nazionale inquilini morosi incolpevoli 2016”, riferibile a situazioni di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare.

MISURA 3

La Misura 3 ha la finalità di sostenere temporaneamente nuclei familiari che hanno l’alloggio di proprietà all’asta, a seguito di pignoramento per mancato pagamento delle rate di mutuo, mediante l’erogazione di un contributo volto a coprire le spese per l’ingresso del nucleo in una nuova soluzione abitativa in locazione, limitatamente alle spese per la caparra e le prime mensilità di canone, escludendo quindi le spese per le utenze (acqua, luce e gas) e le spese condominiali.

I requisiti previsti per accedere alla misura sono i seguenti:

  • a) residenza da almeno 5 anni in Regione Lombardia di almeno un membro del nucleo familiare;
  • b) ISEE max fino a € 26.000,00.

Il massimale previsto è pari a € 5.000,00 ad alloggio/contratto.

Ai fini del riconoscimento del beneficio l’inquilino deve sottoscrivere un Accordo da allegare alla domanda con cui si impegna a partecipare a politiche attive del lavoro, se disoccupato, e nel quale potranno essere previsti eventuali impegni ulteriori concordati con il Servizio Sociale Territoriale.

MISURA 4

La Misura 4 ha la finalità di sostenere nuclei familiari, in locazione sul libero mercato o in alloggi in godimento o in alloggi definititi Servizi Abitativi Sociali ai sensi della L.R. 16/2016 art.1 co.6, il cui reddito provenga esclusivamente da pensione, in grave disagio economico o in condizione di particolare vulnerabilità dove la spesa per la locazione con continuità rappresenti un onere eccessivo ovvero la spesa per il canone si superiore al 30% delle entrate del nucleo. È prevista l’erogazione di un contributo al proprietario (anche in più tranche) a scomputo dei canoni futuri, a fronte del suo impegno, a valere sui successivi 12 mesi, a non aumentare il canone di locazione o a rinnovare il contratto alle stesse condizioni, se in scadenza.

I requisiti previsti sono i seguenti:

  • a) residenza da almeno 5 anni in Regione Lombardia di almeno un membro del nucleo familiare;
  • b) non essere sottoposti a misure di rilascio dell’abitazione;
  • c) non essere in possesso di alloggio adeguato in Regione Lombardia;
  • d) ISEE max fino a € 15.000,00;
  • e) non essere titolari di contratti di affitto con patto di futura vendita;
  • f) occupare con opportuno titolo un alloggio in locazione sul libero mercato, un alloggio in godimento o un alloggio rientrante nella definizione di Servizi Abitativi Sociali, ai sensi della L.R. 16/2016, art.1 c.6;
  • g) essere percettori di solo reddito da pensione, nei confronti del quale la spesa per il canone di locazione sia superiore al 30%;

La misura prevede un massimale di contributo pari a € 1.500,00 che verrà riconosciuto secondo la seguente modulazione:

  • in presenza di un’incidenza del canone di locazione sul reddito compresa tra il 30% e il 39% il beneficio riconosciuto sarà di € 500,00;
  • in presenza di un’incidenza del canone di locazione sul reddito compresa tra il 40% e il 49% il beneficio riconosciuto sarà di € 1.000,00;
  • in presenza di un’incidenza del canone di locazione sul reddito superiore al 50% il beneficio riconosciuto sarà di € 1.500,00.

Al fine della valutazione del contributo il reddito di riferimento sarà desunto dal certificato di pensione (Modello ObisM).

In caso di situazioni di particolare gravità socio-economica e sanitaria certificate e documentate dal Servizio Sociale del Comune di residenza, la commissione valuterà l’incidenza di eventuali spese ulteriori che gravino sul reddito ai fini della definizione del beneficio economico. Si specifica che tale contributo non potrà in ogni caso superare il massimale sopra indicato.

Art. 4 – Risorse

Le risorse complessive assegnate da Regione Lombardia all’Ambito Distrettuale di Cremona per la finalità del presente provvedimento ammontano a € 148.422,001, che verranno suddivise per misura nel seguente modo:

  • MISURA 1, budget disponibile 37.105,50€
  • MISURA 2, budget disponibile 37.105,50€
  • MISURA 3, budget disponibile 37.105,50€
  • MISURA 4, budget disponibile 37.105,50€

Qualora si verifichi un residuo delle risorse destinate ad una delle suddette misure, questo verrà reinvestito nelle altre misure in relazione alle richieste che verranno presentate.

La rendicontazione finale della spesa per tali risorse verrà inviata a Regione Lombardia dal Comune Capofila dell’Ambito Distrettuale, individuato quale Ente gestore delle risorse.

I Comuni di residenza dei cittadini beneficiari delle misure attivate possono implementare i contributi erogati facendo ricorso a proprie risorse di bilancio.

In sede di commissione di valutazione delle domande di accesso ai contributi verrà seguito prioritariamente il criterio della quota capitaria per la suddivisione delle risorse tra i Comuni del Distretto. Esaurite le domande provenienti da un territorio, in presenza di avanzo di fondi, questo verrà impiegato per rispondere alle domande pervenute.

Come ammesso dalla Delibera regionale, si prevede l’impiego del 10% delle risorse totali assegnate per spese di gestione.

È facoltà del Comune di Cremona impiegare secondo le modalità del presente avviso le risorse residue assegnate dalla DGR 5450/2016.

1 Allegato 2 alla DGR X/6465 del 10 aprile 2017.

Art. 5 – Soggetti attuatori

Comune di Cremona (Comune Capofila):

  • pubblicazione e diffusione dell’Avviso Pubblico;
  • valutazione, in sede di commissione congiunta, delle domande di contributo pervenute;
  • formulazione e gestione delle graduatorie per l’accesso ai benefici previsti dalle misure;
  • erogazione dei contributi;
  • elaborazione delle rendicontazioni (intermedie e finali) della spesa per le misure attivate e assolvimento del debito informativo nei confronti di Regione Lombardia.

Azienda Sociale Cremonese:

  • pubblicazione e diffusione dell’Avviso Pubblico;
  • raccolta delle domande trasmesse dai Comuni aderenti;
  • valutazione, in sede di commissione congiunta, delle domande di contributo pervenute.

Comuni aderenti alle misure:

  • collaborazione nella diffusione dell’Avviso Pubblico tra la cittadinanza;
  • accompagnamento dei nuclei familiari sia nella fase di raccolta delle istanze, sia nella definizione degli Accordi come previsti nei successivi articoli, sia attraverso l’assunzione di misure di accompagnamento idonee ad agevolare l’uscita da situazioni di disagio;
  • raccolta delle domande, valutazione della completezza e trasmissione all’Azienda Sociale Cremonese.

Art. 6 – Fasi e modalità di attivazione del contributo

1. Presentazione della domanda di contributo da parte dei cittadini interessati

Le domande di contributo per le diverse misure oggetto dell’Avviso vanno presentate su appositi moduli (Modulo richiesta M1, M2, M3 – Modulo richiesta M4) complete della documentazione richiesta.

I moduli per presentare la domanda sono disponibili presso gli sportelli dei Servizi Sociali dei Comuni aderenti.

La domanda deve obbligatoriamente essere completa, pena l’esclusione, dei seguenti documenti che certificano le caratteristiche del nucleo familiare:

  • copia del documento di identità e codice fiscale del richiedente;
  • copia del documento attestante il titolo di godimento dell’alloggio (contratto locazione, atto notarile di acquisto e attivazione del mutuo, etc.);
  • attestazione ISEE in corso di validità (è possibilità dei beneficiari presentare ISEE corrente, come previsto da DGR X/6972).
  • Dati del destinatario del contributo (Allegato C)

Inoltre, specificatamente per le singole misure sarà necessario allegare:

  • MISURA 2 e MISURA 3: copia di documentazione attestante la riduzione della capacità reddituale; Accordo Sociale (Allegato A) con il quale si impegna a partecipare a politiche attive del lavoro, se disoccupato, e nel quale sono previsti eventuali impegni ulteriori concordati con il Servizio Sociale Territoriale.
  • MISURA 2 e MISURA 4: dichiarazione sottoscritta dal proprietario relativa all’eventuale morosità del canone e contestuale disponibilità di adesione alla misura (Allegato B).

2. Raccolta delle istanze

La raccolta avverrà a cura dei Comuni aderenti presso gli uffici dei Servizi Sociali Territoriali con contestuale verifica della completezza della documentazione allegata.

3. Inoltro delle domande, a cura dei Comuni, ad Azienda Sociale del Cremonese

Le istanze raccolte vengono trasmesse dai singoli Comuni tramite PEC all’indirizzo aziendasocialecr@pec.it o in alternativa possono essere consegnate a mano presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco n.9/A – 26100 Cremona.

4. Valutazione delle domande e formulazione graduatoria

Ai fini della valutazione dell’idoneità delle domande e dell’assegnazione del contributo, il Comune di Cremona quale Ente capofila dell’Ambito Distrettuale Cremonese, nominerà un’apposita commissione. La commissione si riunirà per la valutazione delle domande, redigerà un verbale nel quale si evidenzieranno le situazioni valutate, le situazioni ammesse e l’importo dei benefici riconosciuti.

5. Comunicazione dell’esito

Il Comune di residenza provvede a comunicare al richiedente l’esito della domanda. In caso di sottoscrizione dell’accordo da parte del proprietario dell’alloggio, il Comune provvederà ad informare lo stesso. In caso di esito positivo, tale comunicazione renderà effettivo l’Accordo sottoscritto.

6. Erogazione contributo

I contributi saranno erogati direttamente ai proprietari da parte del Comune di Cremona.

Art. 7 - Monitoraggio

La Struttura regionale Welfare abitativo e Housing sociale della DG Casa, Housing sociale, EXPO 2015 e Internazionalizzazione delle Imprese monitora l’avanzamento e lo stato di attuazione delle misure.

Il Comune di Cremona dovrà a tal fine produrre rendicontazioni intermedie della spesa per le azioni attivate, accompagnate da relazione descrittiva delle attività svolte, delle risorse utilizzate, precisando il numero di contratti rinegoziati rispetto al numero di famiglie sostenute.

Il Comune di Cremona dovrà inoltre rendere disponibili ai competenti uffici regionali,secondo le modalità che verranno indicate, i dati personali dei beneficiari dei contributi concessi ai sensi del presente provvedimento, al fine di consentire azioni di monitoraggio e valutazione della politica ex post da parte di Regiona Lombardia.

Art. 8 - Tempi di presentazione

Per le misure 1, 2 e 3 le domande potranno essere presentate a partire dalla data di pubblicazione del presente Avviso sino al 30 novembre 2018. Le domande pervenute entro il giorno 15 saranno valutate dalla commissione nella seduta del mese stesso. L’esito della valutazione ad opera della commissione verrà comunicato al Comune di residenza del richiedente entro 15 giorni. Il Comune ha tempo 15 giorni dalla ricezione dell’esito della commissione per informare il cittadino.

In caso di esaurimento delle risorse in data precedente al termine per la presentazione delle domande, verrà data opportuna comunicazione.

Per la misura 4  le domande potranno essere presentate dalla data di pubblicazione del presente avviso fino al 30 giugno 2018. Eventuali ulteriori finestre di presentazione verranno aperte a seguito di valutazione dei fondi residui.

Art. 9 – Informativa ai sensi del d.lgs 196/2003

I dati personali raccolti nel corso delle attività del presente Avviso saranno utilizzati esclusivamente per le operazioni relative al procedimento attivato con le Linee Guida regionali (Allegato 1 alla DGR X/6465 del 10/04/2017) ed in conformità al Decreto legislativo n. 196/2003 (Codice in materia di Protezione dei Dati Personali) e successive modifiche e integrazioni.

Art. 10 – Informazioni

Per qualsiasi chiarimento sul contenuto del presente atto i Comuni possono inviare una mail a:

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