Avviso pubblico per la presentazione di domande per l’assegnazione di interventi a favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare - “Dopo di noi”

Versione stampabileVersione PDF

Data di pubblicazione: 

11/10/2017

Data di Scadenza: 

31/10/2017

(Legge 112/2016, D. M. 23/11/2016 – Delibera di Giunta Regionalen. X/6674 del 07/06/2017)

AVVISO DOPO DI NOI FONDI ANNUALITA' 2016 (SCADENZA 31/10/2017).

Il presente Avviso è rivolto a persone con disabilità grave che attraverso la costruzione di progetti personalizzati, della durata di almeno 2 anni, richiedono di essere accompagnate verso l’autonomia e l’uscita dal nucleo familiare di origine anche mediante soggiorni temporanei al di fuori del contesto familiare.

L’obiettivo è quello di garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone con disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l'adeguato sostegno genitoriale, nonché in vista del venir meno del sostegno familiare, attraverso la progressiva presa in carico della persona interessata già durante l'esistenza in vita dei genitori. Tali misure volte anche ad evitare l'istituzionalizzazione, sono integrate, con il coinvolgimento in progetti dei soggetti interessati e nel rispetto della volontà delle persone con disabilità grave, ove possibile dei familiari o di chi ne tutela gli interessi.

Le risorse riconosciute all’Ambito distrettuale di Cremona sono pari a € 230.841,00 riferite all’annualità di fondo 2016. Le indicazioni di processo e di utilizzo delle risorse sono attuative con il Decreto Regionale n. 8196 del 06 luglio 2017.

Tutto ciò premesso si rende noto quanto segue.

1 - DESTINATARI degli interventi

Possono accedere al beneficio persone con disabilità grave riconosciuta, che alla data della presentazione della domanda siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • certificazione di disabilità grave, riconosciuta ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104/92 (accertata nelle modalità indicate all’art. 4 della medesima legge);

  • età compresa tra 18 e 64 anni, residenti nell'Ambito Distrettuale di Cremona (Acquanegra Cremonese, Annicco, Azzanello, Bonemerse, Bordolano, Cappella Cantone, Cappella de’ Picenardi, Casalbuttano ed Uniti, Casalmorano, Castelverde, Castelvisconti, Cella Dati, Cicognolo, Corte de’ Cortesi con Cignone, Cremona, Corte de’ Frati, Crotta d’Adda, Derovere, Formigara, Gabbioneta Binanuova, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de’ Caprioli, Grontardo, Grumello Cremonese ed Uniti, Isola Dovarese, Malagnino, Olmeneta, Ostiano, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Pieve d’Olmi, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio ed Uniti, Robecco d’Oglio, San Bassano, San Daniele Po, Scandolara Ripa d’Oglio, Sesto ed Uniti, Soresina, Sospiro, Spinadesco, Stagno Lombardo, Vescovato, Volongo) ;

  • che abbiano attivi interventi compatibili e/o integrabili con le misure previste dall’Avviso come indicato dalla DGR 6674 del 07/06/2017;

  • prive del sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori, in quanto i genitori non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale ovvero si considera la prospettiva del venir meno del sostegno familiare.

2 - PIORITÀ DI ACCESSO degli interventi

L’accesso agli interventi per i cittadini disabili, nelle condizioni indicate al punto 1 è garantito, nei limiti del fondo annuale a disposizione, sulle base della valutazione dei seguenti elementi.

Elementi di inclusione.

  • richiesta specifica di richiesta di valutazione multidimensionale e stesura progetto personalizzato (redatta in carta semplice secondo i modelli allegati A e A1);

  • riconoscimento quale persona con disabilità grave, ai sensi dell’art.3, comma 3 della legge 104/1992, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità.

Elementi di priorità.

Allo scadere del presente AVVISO per l’accesso agli interventi, l’Ufficio di Piano redige graduatoria di priorità in base ai seguenti elementi di priorità:

  • persona sola o priva di assistenza familiare;

  • dimissione da struttura residenziale sociosanitaria (de-istituzionalizzazione);

  • età 18-35 anni;

  • possibilità di mantenere il disabile nel proprio territorio di riferimento, vicino alle persone e ai luoghi che frequenta;

  • a parità di punteggio, a fini ordinatori, valore ISEE ordinario.

Gli interventi volti al riutilizzo di patrimoni resi disponibili dai famigliari o da reti associative di famigliari di persone con disabilità grave in loro favore per le finalità di cui al Decreto Ministeriale e di questo AVVISO sono realizzati indipendentemente dalle priorità sopra declinate.

La priorità di accesso sarà altresì determinata, fatti salvi gli elementi sopra delineati, tenuto conto anche:

  • dei singoli requisiti previsti per i diversi interventi (si veda allegato B);

  • dell’ISEE ordinario posseduto.

3 – DESCRIZIONE SINTETICA degli interventi

Di seguito vengono descritte le caratteristiche essenziali dei diversi interventi e le incompatibilità. Si precisa che tali interventi sono comunque attivabili solo a seguito delle definizione di un PROGETTO PERSONALIZZATO, steso di comune accordo con il richiedente.

Si rinvia altresì, per quanto di seguito non precisato, alla normativa di riferimento (DGR n. 6674/2017 e Decreto Regionale n. 8196 del 06 luglio 2017).

Le risorse assegnate all’Ambito sono finalizzate a finanziare interventi riconducibile a due aree:

  • interventi di tipo gestionale (percorsi di accompagnamento all’autonomia – supporto alla residenzialità – ricoveri di pronto intervento/sollievo);

  • interventi di tipo infrastrutturale (interventi ristrutturazione dell’abitazione – sostegno del canone di locazione/spese condominiali).

3.1.1 Interventi infrastrutturali - interventi di ristrutturazione dell’abitazione

Gli interventi sostenibili in quest’area devono prioritariamente privilegiare il riutilizzo di patrimoni resi disponibili dai famigliari o da reti associative di famigliari di persone disabili gravi.

Pertanto essi si realizzano secondo il seguente ordine di priorità presso:

  • Gruppo appartamento, soluzione abitativa di Cohousing/Housing:

    • di proprietà della famiglia della persona disabile grave o messo a disposizione da reti

    • associative dei famigliari (trust familiare);

    • di proprietà dell’Ente pubblico;

    • di proprietà di Ente privato no profit ONLUS;

  • l’abitazione della persona disabile grave messa a disposizione per la realizzazione delle residenzialità di cui al presente Avviso.

Gli interventi sostenibili in quest’area devono prioritariamente privilegiare il riutilizzo di patrimoni resi disponibili dai famigliari o da reti associative di famigliari di persone disabili gravi.

Gli immobili/unità abitative non possono essere distolti dalla destinazione per cui è stato presentato il progetto né alienati per un periodo di almeno 20 anni dalla data di assegnazione del contributo, salva apposita autorizzazione della Regione Lombardia, ai sensi dell’art. 25 della L.R. n. 3/2008.

Viene riconosciuto un contributo fino a massimo € 20.000,00 per unità immobiliare, non superiore al 70% del costo dell’intervento, come di seguito declinato:

  • migliorare l’accessibilità: eliminazione barriere architettoniche

  • migliorare la fruibilità dell’ambiente anche con soluzioni domotiche

  • mettere a norma gli impianti.

Per lo stesso intervento non possono essere richiesti altri contributi a carico di risorse nazionali/regionali.

3.1.2 Interventi infrastrutturali - sostegno del canone di locazione/spese condominiali

Questo sostegno è finalizzato a contribuire al pagamento degli oneri della locazione/spese condominiali con un:

  • contributo mensile fino a € 300,00 per unità abitativa a sostegno del canone di locazione, comunque non superiore all’80% dei costi complessivi;

  • contributo annuale fino ad un massimo di € 1.500,00 per unità abitativa a sostegno delle spese condominiali, comunque non superiore all’80% del totale spese.

3.2.1 Interventi gestionali – Percorsi di accompagnamento all’autonomia per l’emancipazione dal contesto familiare ovvero per la de-istituzionalizzazione

In quest’area progettuale rientra un insieme di azioni tese a promuovere il più alto livello possibile di autonomia e consapevolezza della persona con disabilità, sostenendo la persona nel percorso di sviluppo di abilità, capacità e competenze della vita adulta.

Gli interventi in quest’area accompagnano la famiglia e la persona disabile nello sperimentare situazioni concrete (es. palestra autonomia, ecc) e durante periodi di “distacco” dalla famiglia (es. week end di autonomia, vacanze, ecc). Tali interventi possono altresì essere messi in campo per favorire percorsi di de-istituzionalizzazione di persone disabili gravi ospiti di unità d’offerta residenziali.

Per i percorsi di accompagnamento all'autonomia per l'emancipazione dal contesto familiare/de-istituzionalizzazione è riconosciuto un Voucher annuale pro capite fino ad € 4.800,00 per promuovere percorsi orientati all’acquisizione di livelli di autonomia finalizzati all’emancipazione dal contesto familiare (o alla de-istituzionalizzazione).

Il Voucher è destinato a sostenere:

  • per il complesso delle persone disabili gravi frequentanti o meno i servizi diurni per disabili (SFA, CSE, CDD):

    • accoglienza in “alloggi palestra” e/o altre formule residenziali, con priorità per quelle con i requisiti previsti dal DM per sperimentare le proprie abilità al di fuori dal contesto d’origine

    • esperienze di soggiorni extra-familiari per sperimentare l’allontanamento dal contesto d’origine

    • esperienze di tirocinio in ambiente lavorativo (tirocinio socializzante) finalizzate a sostenere possibili percorsi di inserimento lavorativo

  • per le persone in carico esclusivamente alla famiglia:

    • la frequenza di servizi diurni mirati a sviluppare capacità di cura di sè e/o di vita di relazione (a titolo indicativo SFA e CSE).

Il Voucher annuale pro capite fino ad € 4.800,00 è incrementabile di un valore annuo fino ad € 600,00 per assicurare le seguenti attività sul contesto familiare:

  • consulenza

  • sostegno alle relazioni familiari

  • sia attraverso interventi alla singola famiglia, sia attraverso attività di mutuo aiuto.

Oltre ai requisiti di accesso previsti al punto 1 e 2 si stabiliscono per tale interventi, le seguenti ulteriori priorità:

  • persone con età 18/55 anni, con ulteriore priorità a quelle nella fascia 26/45 anni

  • rispetto alla frequenza di servizi

  • persone non frequentanti servizi diurni, con valutazione ADL inferiore/uguale a 4 e IADL inferiore/uguale a 7,5);

  • persone frequentanti servizi diurni sociali, con priorità per gli utenti dei Servizi di Formazione all’Autonomia (SFA), dei Centri Socio Educativi (CSE) con valutazione ADL inferiore/uguale a 4 e IADL inferiore/uguale a 7,5;

  • persone frequentanti i servizi diurni sociosanitari Centri Diurni per Disabili (CDD), in classe Sidi5.

L’accesso al voucher è compatibile con le seguenti misure:

  • Misura B2 FNA: Buono caregiver familiare;

  • Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD);

  • Assistenza Domiciliare Integrata (ADI);

  • per chi già frequenta servizi diurni (SFA, CSE, CDD), il Voucher è limitato agli interventi di accompagnamento all’autonomia: alloggi palestra, soggiorni extrafamiliari, tirocini socializzanti;

  • per chi non frequenta servizi diurni, il Voucher sostiene tutti gli interventi di accompagnamento all’autonomia, compresa la frequenza di SFA e CSE.

L’accesso al voucher è incompatibile con le seguenti misure:

  • Misura Reddito di autonomia disabili;

  • Accoglienza residenziale in Unità d’Offerta sociosanitarie e sociali;

  • Sostegni supporto alla residenzialità/rette

L’accesso al voucher si può integrare con il Buono per accompagnamento alla Vita Indipendente. In tal caso gli interventi previsti dalle due misure non possono superare l’importo di € 5.400,00 annuali.

3.2.2 Interventi gestionali – Interventi di supporto alla residenzialità indipendente

Gli interventi in quest’area sono indirizzati a sostenere le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, oppure coinvolte in percorsi di de-istituzionalizzazione, presso le forme di residenzialità previste dal DM all’art. 3, c. 4 (Gruppi appartamento e soluzioni di Cohousing/Housing).

Oltre ai requisiti di accesso previsti al punto 1 e 2 si stabiliscono per tale interventi, le seguenti ulteriori priorità:

  • persone già accolte nelle residenzialità oggetto del presente Programma, senza alcun limite di età;

  • persone per cui si prevede il nuovo accesso alle residenzialità con le seguenti priorità (indipendentemente dall’età, se per la persona disabile la famiglia ha avviato un percorso di messa a disposizione di proprio ovvero nella fascia d’età 45-64 anni;

  • persone con valutazione ADL inferiore/uguale a 4, IADL inferiore/uguale a 7,5 ovvero, se frequentanti CDD o se provenienti da RSD/CSS, in classe Sidi 5.

Gli interventi gestionali di quest’area si diversificano per tipologia di residenzialità e presenza di Ente gestore.

Voucher “gruppo appartamento” residenzialità con Ente gestore quale contributo ai costi relativi alle prestazioni di assistenza tutelare e socio educativa, nonché ai servizi generali assicurati dall’Ente gestore della residenza (gruppo appartamento), previsto fino a € 500,00 mensili per persona che frequenta servizi diurni (CSE, SFA, CDD) ed € 700,00 mensili per persona che non frequenta servizi diurni (CSE, SFA, CDD).

Compatibilità con altre Misure ed interventi:

  • Assistenza Domiciliare Integrata (ADI);

  • Frequenza di Centro Socio Educativo (CSE);

  • Frequenza di Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA);

  • Frequenza di Centro Diurno Disabili (CDD);

  • Sostegno “Ristrutturazione” del presente Avviso.

Incompatibilità con altre Misure ed interventi:

  • Buono per accompagnamento alla vita indipendente;

  • Misura Reddito di autonomia disabili;

  • Servizio di Assistenza Domiciliare comunale (SAD);

  • Sostegno “Voucher accompagnamento all’autonomia” del presente Avviso.

Contributo “gruppo appartamento” residenzialità autogestita di un gruppo appartamento per almeno 2 persone con disabilità. L'importo è fino ad un massimo di € 600,00 mensili pro capite. L’entità del contributo è calcolata sulla base delle spese sostenute dai “conviventi” per remunerare il/gli assistenti personali regolarmente assunti o servizi relativi ad assistenza tutelare/educativa o di natura sociale assicurati da terzi (escluso i costi relativi alla frequenza dei servizi diurni). Il contributo non può eccedere l’80% dei succitati costi

Compatibilità con altre Misure ed interventi:

  • Servizio Assistenza Domiciliare comunale (SAD);

  • Assistenza Domiciliare Integrata (ADI);

  • Frequenza di Centro Socio Educativo (CSE);

  • Frequenza di Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA);

  • Frequenza di Centro Diurno Disabili (CDD);

  • Sostegno “Canone di locazione/Spese condominiali” del presente Avviso;

  • Sostegno “Ristrutturazione” del presente Avviso;

Incompatibilità con altre Misure ed interventi:

  • Misura Reddito di autonomia disabili;

  • Sostegno “Accompagnamento all’Autonomia” del presente Avviso;

Possibili integrazioni con altre Misure:

  • Misura B1 FNA: Buono assistente personale

  • Misura B2 FNA: Buono per accompagnamento alla Vita Indipendente

Tali Misure sommate al Contributo sopra definito non devono in ogni caso eccedere l’80% delle spese sostenute dai “conviventi” per remunerare il/gli assistenti personali regolarmente assunti o servizi relativi ad assistenza tutelare/educativa o di natura sociale assicurati da terzi (escluso i costi relativi alla frequenza dei servizi diurni).

Buono mensile di € 900,00 pro capite per persone che vivono in soluzioni di Co-housing/Housing.

L’entità del contributo è calcolata sulla base delle spese sostenute dalla persona per remunerare il/gli assistenti personali regolarmente assunti o servizi relativi ad assistenza tutelare/educativa o di natura sociale assicurati da terzi (escluso i costi relativi alla frequenza dei servizi diurni). Il contributo non può eccedere l’80% dei succitati costi.

Compatibilità con altre Misure ed interventi:

  • Servizio Assistenza Domiciliare comunale (SAD);

  • Assistenza Domiciliare Integrata (ADI);

  • Frequenza di Centro Socio Educativo (CSE);

  • Frequenza di Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA);

  • Frequenza di Centro Diurno Disabili (CDD);

  • Sostegno “Canone di locazione/Spese condominiali” del presente Avviso;

  • Sostegno “Ristrutturazione” del presente Avviso;

Incompatibilità con altre Misure ed interventi:

  • Misura Reddito di autonomia disabili;

  • Sostegno “Accompagnamento all’Autonomia” del presente Avviso;

Possibili integrazioni con altre Misure:

  • Misura B1 FNA: Buono assistente personale

  • Misura B2 FNA: Buono per accompagnamento alla Vita Indipendente

Tali Misure sommate al Contributo sopra definito non devono in ogni caso eccedere l’80% delle spese sostenute dai “conviventi” per remunerare il/gli assistenti personali regolarmente assunti o servizi relativi ad assistenza tutelare/educativa o di natura sociale assicurati da terzi (escluso i costi relativi alla frequenza dei servizi diurni).

3.2.3 Interventi gestionali – Pronto intervento in struttura e sollievo

In caso di situazioni di emergenza (ad es. decesso o ricovero ospedaliero del caregiver familiare, ecc.) che possono fortemente pregiudicare i sostegni necessari alla persona con disabilità grave per una vita dignitosa al proprio domicilio e non si possa efficacemente provvedere con servizi di assistenza domiciliare per consentire il suo permanere nel suo contesto di vita, si può attivare il sostegno qui previsto.

Contributo giornaliero pro capite fino ad € 100,00 per ricovero di pronto intervento, per massimo n. 60 giorni, per sostenere il costo della retta assistenziale, commisurato al reddito familiare, non superiore all’80% del costo del ricovero come da Carta dei servizi dell’Ente gestore. I ricoveri temporanei devono realizzarsi presso le residenzialità stabilite dal Decreto ministeriale o se si verifica l’assenza di soluzioni abitative ad esse conformi, si provvede presso altre unità d’offerta residenziali per persone con disabilità (ad es. Comunità alloggio, Comunità alloggio Socio Sanitaria, Residenza Sociosanitaria).

4 - MODALITÀ E TERMINI per la presentazione delle istanze

Le istanze sono presentate al Comune residenza dell'Ambito di Cremona da parte di Persone con disabilità e/o dalle loro famiglie o da chi ne garantisce la protezione giuridica.

Al fine di favorire la massima diffusione del presente Avviso, ed accompagnare le persone disabili verso le progettualità di vita indipendente, le Associazioni di famiglie di persone disabili, le Associazioni di persone con disabilità ed Enti del Terzo Settore (preferibilmente in co-progettazione) sostengono la presentazione delle istanze (e se del caso le trasmettono), comunque redatte e sottoscritte in forma singola.

Le istanze per l’accesso ai benefici previsti dal presente Avviso, ad esclusione degli interventi Pronto intervento/Ricoveri di sollievo, dovranno essere trasmesse utilizzando il modello allegato al presente avviso (allegati A e A1) entro e non oltre il 31 ottobre 2017.

Luogo e modalità di trasmissione (es. indirizzo PEC / Ufficio, orari)

le istanza vanno consegnate presso il proprio Comune di residenza dell'Ambito Distrettuale di Cremona (Acquanegra Cremonese, Annicco, Azzanello, Bonemerse, Bordolano, Cappella Cantone, Cappella de’ Picenardi, Casalbuttano ed Uniti, Casalmorano, Castelverde, Castelvisconti, Cella Dati, Cicognolo, Corte de’ Cortesi con Cignone, Corte de’ Frati, Cremona,Crotta d’Adda, Derovere, Formigara, Gabbioneta Binanuova, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de’ Caprioli, Grontardo, Grumello Cremonese ed Uniti, Isola Dovarese, Malagnino, Olmeneta, Ostiano, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Pieve d’Olmi, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio ed Uniti, Robecco d’Oglio, San Bassano, San Daniele Po, Scandolara Ripa d’Oglio, Sesto ed Uniti, Soresina, Sospiro, Spinadesco, Stagno Lombardo, Vescovato, Volongo).

Per il Comune di Cremona le istanze vanno presentate a:

Ufficio Protocollo
Piazza del Comune, 8 piano terra (ingresso Piazza Stradivari 7)
26100 Cremona CR
dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,30;
il mercoledì dalle 8,30 alle 16,30;
il sabato dalle 9,00 alle 11,30

oppure tramite pec all'indirizzo: protocollo@comunedicremona.legalmail.it

In considerazione della tipologia d’intervento le risorse per gli interventi Pronto intervento saranno assegnate a sportello fino ad esaurimento delle risorse.

5 – PROGETTO PERSONALIZZATO

L’accesso agli interventi è comunque subordinato alla definizione di un progetto personalizzato che - come previsto dalle Linee Operative Locali redatte in modo uniforme e condiviso per tutti i territori dell’ATS Val Padana - presuppone la Valutazione multidimensionale delle persone disabili da parte dell'equipe pluriprofessionale delle ASST in raccordo con gli operatori sociali degli Ambiti territoriali/Comuni.

Il Piano, che ha una durata di due anni ricomprende anche il Budget di progetto che declina le risorse necessarie, nel tempo, alla realizzazione delle diverse fasi, per le dimensioni di vita della persona, per il raggiungimento degli obiettivi declinati per ogni singola fase.

Ciascun intervento potrà essere avviato soltanto a seguito della definizione del progetto personalizzato.

6 – TEMPI DI ATTUAZIONE

Ricezione istanze

Entro il 31 ottobre 2017

Individuazione beneficiari

Entro il 31 dicembre 2017

Redazione Progetti personalizzati (biennali)

Entro il 31 dicembre 2017

Attuazione interventi

A decorrere dal 01 gennaio 2018

Termine interventi

Entro il 31 dicembre 2018

 

7 – Informativa sul trattamento dei dati personali

Ai sensi dell’art 13 D.Lgs 30 giugno 2003 n 196, i dati acquisiti in esecuzione del presente avviso verranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli anzidetti dati vengono comunicati, secondo le modalità previste dalla legge e dai regolamenti vigenti. Titolare del trattamento è il responsabile del procedimento.