Quadro normativo di riferimento
I PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) svolgono una forma di tutela del territorio esclusiva della Regione Lombardia, intrapresa con l’approvazione della Legge Regionale 30 novembre 1983 n. 86, “Piano generale delle aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale”.
Attualmente le procedure di riconoscimento e di gestione fanno riferimento alla DGR 12 dicembre 2007, n. 8/6148 "Criteri per l’esercizio da parte delle Province della delega di funzioni in materia di Parchi Locali di Interesse Sovracomunale".
Si tratta di parchi istituiti da una o più amministrazioni comunali che condividono la volontà di prendersi cura di una parte del proprio territorio con l’obiettivo di tutelare, valorizzare, rivalutare zone e diversa vocazione (agricolo-rurale, naturalistica), aree periurbane ed in genere ambiti da salvaguardare, per la loro valenza storico culturale e paesaggistica, che in questo modo vengono sottratti all’urbanizzazione, al degrado e all’abbandono.
La pianificazione del PLIS
Il parco locale si distingue nettamente dalle altre tipologie di aree protette regionali anche dal punto di vista delle modalità di gestione e dell’iter di riconoscimento. In questo senso gli strumenti a cui fare riferimento sono quelli dettati dalla pianificazione urbanistica comunale, all’interno della quale vengono definiti disciplina di salvaguardia, modalità di funzionamento e obiettivi di tutela dell’area.
Lo strumento normativo che stabilisce il rapporto esistente tra parco locale e pianificazione urbanistica è lo stesso PGT (Piano di Governo del Territorio) all’interno del quale le amministrazioni indicano la proposta di perimetro individuato, l’inquadramento territoriale del Parco, i criteri di compensazione per gli interventi eventualmente ammessi (Documento di Piano), l’uso delle aree incluse (Piano delle Regole) e gli interventi previsti sulle aree verdi e sui corridoi ecologici del Parco (Piano dei Servizi) ai sensi della Delibera di Giunta Regionale 12 dicembre 2007 n. 8/6148 “Criteri per l’esercizio da parte delle Province della delega di funzioni in materia di PLIS” (art. 8).
La programmazione e la gestione del PLIS
Il Programma Pluriennale degli Interventi (PPI) di durata minima triennale rappresenta lo specifico strumento attuativo del Parco con funzione strategica e programmatica, in cui individuare le azioni concrete da realizzare nel PLIS e le risorse finanziarie richieste; condiviso con gli attori locali costituisce un documento di governance del territorio (art. 9.5 DGR 12/2007).
Il riconoscimento del PLIS da parte provinciale prevede la possibilità di scelta tra due modalità di gestione: da una parte la convenzione tra Comuni, per mezzo della quale si identifica il Comune capofila, dall’altra il consorzio, in cui l’Ente locale territorialmente dotato di autonomia giuridica e finanziaria a svolgere il ruolo di Ente gestore: in questo caso è prevista la nomina di un Consiglio di Amministrazione e di un Presidente, previa Assemblea dei Sindaci.
Infine l’atto ufficiale di riconoscimento del Parco e del suo valore di “sovracomunale” è di competenza delle Province ai sensi della Legge regionale 5/01/2000 n. 1 “Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia”, alle quali spetta "… la determinazione delle modalità di pianificazione e gestione e l’erogazione di contributi ordinari e straordinari agli enti gestori ..." (art. 3 comma 58).
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