“La caratteristica piú significativa del gioco è di essere un atto libero, almeno per l’uomo adulto. Inoltre il gioco si differenzia dalla vita normale come lo scherzo dalla cosa seria, anche se a volte esso viene preso molto sul serio.”
(J. Huizinga, Homo ludens, Einaudi, Torino, 1972)
In Italia il fenomeno del gioco d'azzardo è in continua crescita e in questi anni sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti in merito alla quantità di denaro giocato.
L'Italia è diventato in pochi anni il Paese europeo in cui il gioco d'azzardo è più diffuso:
- è al primo posto in Europa e al terzo nel mondo tra i paesi che giocano di più
- è terza in Europa nel gioco on-line (ricavi al netto del pagamento delle vincite)
- detiene il primato della spesa pro capite (pari a circa 1.300 euro, compresi i neonati)
- il gioco è diventata la terza azienda italiana coprendo addirittura il 3-4% del PIL nazionale
In parallelo si stanno anche rafforzando le evidenze scientifiche che portano a connotare quanto la pratica del gioco d'azzardo possa sfociare in forme di vera e propria dipendenza (gioco d'azzardo patologico) o comportamenti a rischio (gioco d'azzardo problematico).
L'alea (il rischio, la probabilità di vittoria) e il fine di lucro sono i due elementi costitutivi del gioco d'azzardo come definito nel Codice Penale (Art. 721).
Il gioco d'azzardo patologico consiste in frequenti, ripetuti episodi di gioco d'azzardo che dominano la vita dell'individuo a scapito della vita sociale, professionale, materiale, dei valori e degli impegni personali e familiari.
I giocatori patologici descrivono bisogno intenso di giocare, difficile da controllare, unito all'ossessione per immagini e pensieri dell'atto del gioco e delle situazioni che lo circondano.
Il giocatore patologico è privo di controllo, incapace di resistere all'impulso di giocare: il gioco diventa la cosa più importante delle sua esistenza.
É una persona soggetta ad un disturbo psicopatologico che compromette la salute fisica e provoca molteplici possibili conseguenze personali, sociali ed economiche come ad esempio la perdita del lavoro, la disgregazione della famiglia, l'impoverimento e la messa in atto di comportamenti illeciti come il ricorso all'usura, che diventa uno strumento agevole per procurarsi il denaro necessario a giocare e/o scommettere.
Qui il pericolo dell'infiltrazione mafiosa, in quanto le mafie si inseriscono in questo “giro” prestando soldi a tassi elevati.
Fortemente coinvolta, sia dal punto di vista emotivo che economico, è la sfera familiare e delle relazioni personali.
La famiglia convive con la depressione, l'impotenza, l'incertezza, il progressivo impoverimento e può attraversare periodi di dissesto finanziario anche molto grave, di conseguenza rischi di disgregazione familiare sono enormi.
Video: L'azzardo patologico e' un incubo. Svegliati!
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