Cortile Federico II gremito di giovani questa mattina in occasione Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Qui infatti sono confluiti gli studenti delle otto scuole di istruzione superiore di Cremona e provincia (Anguissola, Manin, Vida, Munari, Ghisleri, Stanga, Torriani di Cremona e Romani di Casalmaggiore) che, a seguito di un lungo lavoro di preparazione in classe, sostenuti dal Centro per la legalità di Cremona, in collaborazione con la Consulta studentesca, del Comune di Cremona, che ha aderito all'iniziativa, hanno organizzato un corteo, partito dalla stazione, e si è snodato nel centro storico della città, con una breve sosta in piazza Stradivari prima di raggiungere Palazzo Comunale.
Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che nell'Associazione Libera hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, diimpegno e di azione di pace. Ogni anno Libera contro le mafie sceglie una città in cui celebrare la giornata e individua il tema che la città, per la sua storia e per le sue vicende giudiziarie, evoca. Quest’anno la città che ha ospitato la Giornata è Messina e il tema scelto è “Ponti di memoria, luoghi di impegno”.
Se negli anni scorsi i diversi Coordinamenti provinciali (e quindi anche quello di Cremona) erano invitati a partecipare alla manifestazione nazionale, quest’anno, come ha spiegato Silvia Camisaschi, responsabile del Coordinamento provinciale Libera-Cremona, la formula scelta per portare il messaggio di vicinanza ai familiari delle vittime innocenti delle mafie è stata quella di organizzare mille luoghi della memoria: nelle piazze delle città, in contemporanea con Messina, si sono così tenuti momenti di riflessione e di memoria.
E nel Cortile Federico II, allestito con immagini e pensieri dedicati ai testimoni di giustizia e alle vittime innocenti delle mafie, gli studenti delle varie scuole si sono succeduti sul palco leggendo riflessioni, da loro stessi elaborate, ricordando alcuni di coloro che sono stati uccisi perché hanno scelto di ribellarsi o lottare contro ogni forma di mafia: da Libero Grasso a Peppino Impastato, da don Giuseppe Puglisi e Lea Garofalo, solo per ricordarne alcuni: commercianti, imprenditori, giornalisti, carabinieri, poliziotti e tanti altre figure meno conosciute che hanno scelto la strada della legalità.
Dopo la voce dei ragazzi hanno portato il loro saluto, a nome delle istituzioni, Rosita Viola, assessore alla Trasparenza e alla Vivibilità Sociale del Comune di Cremona, Marta Longari, della Prefettura di Cremona dove, tra l'altro, coordina a livello provinciale le attività previste dal protocollo ”Scuola spazio di legalità”, Simona Pasquali, presidente del Consiglio comunale di Cremona, e Rosolino Azzali, sindaco di Corte de' Frati, presidente del Coordinamento Enti Locali per la Pace.
L'iniziativa si è conclusa con la musica: Franco D'Aniello, musicista e flautista dei Modena City Ramblers, ha eseguito insieme a Fabio Turchetti e ad altri ragazzi“I Cento Passi” che ha visto: un momento di grande emozione al quale si sono uniti con entusiasmo e passione tutti i giovani presenti.
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