Rafforzamento della collaborazione con l’Azienda Speciale Cremona Solidale quale interlocutore strategico per l’offerta di servizi sempre più rispondenti alla diversificazione delle richieste e professionalmente qualificati nelle varie specificità. E' questo il punto di partenza, contenuto nelle linee programmatiche di mandato 2014-1019, a partire dal quale sono stati individuati gli indirizzi strategici dell'Azienda Speciale Comunale "Cremona Solidale" per l'anno 2015, illustrati alla Giunta dall'assessore al Welfare di Comunità Mauro Platè. La Giunta, dopo aver preso atto della discussione avvenuta durante la Commissione Welfare e dopo aver approvato il documento delle linee strategiche, ha assegnato la relativa delibera al Consiglio Comunale al quale spetta l'approvazione. L’art. 3 dello Statuto di “Cremona Solidale” prevede infatti che sia il Comune a determinare gli indirizzi strategici ai quali l’Azienda deve attenersi nella gestione dei servizi alla persona.
Il Comune indica, quali aree di diretta competenza e valutazione congiunta con l’ASL, i principali ambiti di sperimentazione per lo sviluppo delle azioni indicate nel quadro generale delle misure previsto dalla vigente normativa, in particolare: promozione della domiciliarità dei servizi; potenziamento delle risposte residenziali, semi residenziali e domiciliari sempre più innovative, flessibili ed adeguate alla complessità del bisogno che le persone stesse ed i loro famigliari esprimono.
Più in generale, è prevista l’adozione di sistemi di valutazione della qualità e dell’appropriatezza dei servizi alla persona erogati per il loro continuo miglioramento strutturale, tecnologico e gestionale. Per quanto riguarda le tariffe, si confermano per tutto l’anno 2015, quelle vigenti, senza alcuna maggiorazione delle rette dei servizi erogati dall’Azienda.
Altro elemento significativo è il consolidamento del rapporto tra il tessuto sociale della città e Cremona Solidale, valorizzando gli eventi organizzati presso le strutture e aperti alla cittadinanza, per fare conoscere le eccellenze cittadine nell’ambito della cura delle persone fragili. La conoscenza diffusa del sistema di welfare cittadino e la valorizzazione della sua identità ha come obiettivo la riscoperta delle tradizioni legate all’accoglienza e il rilancio della filantropia cittadina. In tale direzione fondamentali sono il potenziamento dei rapporti con i volontari, con terzo settore e con il comitato parenti, la ricerca di nuove forme di finanziamento con il coinvolgimento anche di privati e con la costituzione di un comitato di onore. Tali azioni puntano a valorizzare la capacità di innovare e a sperimentare nuove risposte ai bisogni dei cittadini.
Nell’ambito dei servizi sociosanitari vengono individuate come linee di azione:
- mantenimento dei servizi di residenzialità leggera esistenti, provvedendo ad attuare gli interventi per assicurare i requisiti organizzativi e gestionali per il loro accreditamento socio-sanitario. In particolare si auspica una trasformazione da sperimentazione a unità di offerta stabile della comunità alloggio per anziani “Due Miglia”.
- miglioramento della qualità strutturale dei servizi socio-sanitari. Nella formulazione delle ipotesi per detto miglioramento si dovrà considerare la possibilità di valorizzare gli spazi attualmente non occupati.
- individuazione delle modalità idonee per la trasformazione dell’accordo con Fondazione Sospiro relativo ai 40 posti di RSA, della loro gestione ed accreditamento. In particolare Cremona Solidale adeguerà il rapporto in corso in conformità alle nuove regole previste dall’evoluzione del sistema sociosanitario lombardo.
- sviluppo delle aree di continuità assistenziale e delle forme intermedie di cura delle persone anziane.
Nell’ambito dei servizi socioassistenziali, l’Azienda dovrà operare in stretto raccordo e collaborazione con i servizi sociali del Comune di Cremona e con l’Azienda Sociale Cremonese. L’obiettivo principale è rappresentato dalla condivisione delle informazioni e delle conoscenze.
Un focus infine sull'area dei servizi per la disabilità. Da tempo si parla di una progettazione che coinvolga tutti i soggetti erogatori di servizi residenziali, semiresidenziali, domiciliari per disabili ed una loro riorganizzazione che favorisca l’integrazione tra le diverse unità di offerta. La co-progettazione, coordinata dal Comune, dovrà essere occasione per migliorare i servizi in un’ottica di innovazione, sviluppo e maggiore flessibilità, con l’obiettivo di arrivare alla stesura di un Piano Cittadino per la Disabilità nel quale formalizzare i principi ispiratori del sistema, descrivere l’articolazione delle unità di offerta sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali a disposizione del cittadino disabile ed individuare le misure di sostegno ed i progetti volti ad una migliore vivibilità ed accessibilità della città.
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