Documento Direttore del Piano territoriale degli orari della città di Cremona (2010)

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Il Piano territoriale degli orari della città è uno "strumento unitario per finalità ed indirizzi, articolato in progetti, anche sperimentali, relativi al funzionamento dei diversi si-stemi orari dei servizi urbani e alla loro armonizzazione e coordinamento" (l. 53/2000, art. 24, comma 1).
Il presente documento aggiorna e integra il Documento direttore 1999 del Piano dei tempi e degli orari di Cremona (Pto-CR, Deliberazione di Consiglio Comunale n. 46/25654 del 29 aprile 1999).
Dalla sua approvazione il Piano dei tempi e degli orari di Cremona (Pto-CR) ha svilup-pato con successo progetti integrati sui tempi e gli orari della città, sviluppando le indi-cazioni fornite dal Documento direttore vigente.
Gli sviluppi normativi in materia di politiche temporali urbane a livello nazionale (l. 53/2000) e regionale (l.r. 28/2004) hanno sancito l'obbligo per i comuni di dotarsi del Pto. Ciò, insieme ai bandi di finanziamento, ha contribuito a consolidare istituzional-mente questo ambito dell'azione pubblica che favorisce il coordinamento e l'armonizzazione dei tempi e degli orari delle città.
Il Documento direttore 2010 segna la necessità di aggiornare i contenuti delle politiche di intervento dopo il consolidamento degli stru-menti tecnico-istituzionali per le politiche temporali urbane e lo sviluppo delle indicazio-ni programmatiche.
Il Documento direttore 2010 è articolato in quat-tro politiche che delineano le piste di sviluppo del Pto-CR, a seguito dell'insediamento di una nuova compagine amministrativa e dell'emergere di nuove tematiche da affron-tare.

L'EREDITÀ DI DIECI ANNI DI ATTUAZIONE DEL PTO DI CREMONA

L'eredità del Piano territoriale degli orari della città consiste in:

  1. Ufficio tempi. È un ufficio di staff collocato presso il Settore Personale e Sviluppo Organizzativo (istituito con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 46/25654 del 29 aprile 1999). Progetta e gestisce politiche e azioni urbane del Piano territoriale degli orari, trasversali ai settori dell'ente e multipartner. Conduce studi e ricerche spazio-temporali per il Pto-CR e per altre pianificazioni.
  2. Comitato di pilotaggio. È un organismo composto da amministratori, dirigenti, tecni-ci e consulenti, coordinato dall'assessore con delega alle politiche temporali urbane e dal dirigente dell'Ufficio tempi. È designato in relazione ai progetti in attuazione. Indivi-dua le linee di lavoro del Pto-CR, da sottoporre alla Giunta Comunale.
  3. Esperienze e competenze acquisite sul campo in progetti sull'articolazione oraria di servizi e commerci, sulla conciliazione vita-lavoro, sul benessere, sull'accoglienza e l'ospitalità, sul calendario eventi, sulla sicurezza urbana e sulla mobilità sostenibile.
  4. Reti di attori cittadini, istituzioni e non, partner di progetto, consapevoli rispetto alle politiche temporali urbane e all'approccio partenariale e partecipato attraverso tavoli di coprogettazione e anche trasversali fra uffici e settori del Comune.
  5. 5. Reti regionali, nazionali ed europee di istituzioni locali, enti di ricerca e organiz-zazioni per un confronto politico e tecnico e per lo scambio di buone pratiche.

I TEMI DELLE POLITICHE TEMPORALI URBANE A CREMONA

Le quattro politiche del Piano territoriale degli orari di Cremona riguardano:

  • Città accogliente per visitatori e city user
  • Aprire la città ai giovani, un'occasione per doma-ni
  • Armonizzare gli orari dei servizi con gli orari di la-voro
  • Mobilità lenta e veloce per cittadini e ospiti

Le politiche temporali sono politiche per la qualità della vita dei cittadini e per la qualità urbana.
Le politiche temporali agiscono sugli aspetti orari e temporali della qualità sulla base del principio di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Le politiche temporali partono dalle pratiche di vita dei cittadini.
Le pratiche di vita dei cittadini sono descritte sia rispetto all'articolazione dei tempi di vita sia attraverso i luoghi urbani frequentati. La mobilità può costituire la lente di osservazione.
Le aree urbane sono interpretate come cronotopi, cioè luoghi di tempi vissuti, in cui i regimi di orario di servizi, commer-cio, attività produttive governano le presenze e le compresenze di cittadini e di abitanti temporanei.

Politica: città accogliente
per visitatori e city user

PRIORITA'

Coordinare e armonizzare i servizi rivolti a visitatori, city user e turisti.

ARGOMENTI, GIUSTIFICAZIONI, FINALITA' SOCIALI

Diverse declinazioni del turismo culturale, musicale e d'affari (liuteria, a-groalimentare, enogastronomico) sono generatrici di economia per il territorio di Cremona da rafforzare e consolidare.
Il turismo cremonese è ancora prevalentemente giornaliero, limitato a specifiche ragioni culturali, musicali ed eventi.
Il turismo e l'attrattività internazionale delle manifestazioni culturali e delle eco-nomie legate inducono la presenza temporanea a Cremona di popolazioni che provengono dalle regioni europee e da altri paesi.
La valorizzazione della città storica e del paesaggio fluviale del Po favorisce una presenza turistica nelle diverse stagioni dell'anno.
La dotazione di servizi e attrezzature per le diverse ore del giorno lungo il fiume Po, sia di intrattenimento sia a carattere portuale e turistico, costituisce un'opportunità di ampliamento dell'offerta pubblica e privata sportiva e del tem-po libero del sistema spondale urbano di Cremona.
Un ricco calendario di eventi e un calibrato palinsesto d'uso degli spazi urbani sono fattori di marketing urbano capaci di richiamo e di accentuazione della col-locazione della città in circuiti turistici sovra locali e internazionali.
L'offerta oraria giornaliera, settimanale e annuale delle attività commerciali e di servizio si adegua lentamente alla variabilità della domanda temporale indotta da turisti e ospiti, anche in ragione dei problemi di conciliazione vita-lavoro dei lavoratori di servizi e commercio.
L'offerta di prima accoglienza e informazione turistica è concentrata nelle piaz-ze centrali della città storica, all'ombra del duomo e del palazzo comunale
Il sistema ricettivo cremonese è rigido rispetto alle fluttuazioni consistenti della domanda, in particolare nella prospettiva di ospitare i visitatori di Expo 2015 - Esposizione universale 2015 "Nutrire il Pianeta".
L'offerta di servizi per i turisti costituisce un potenziale mercato del lavoro inno-vativo per i giovani.
Garantire un'offerta turistica per le famiglie con figli e per alcuni soggetti disa-giati applica un principio di pari opportunità anche nella fruizione del tempo libe-ro e ne previene una esclusione dalla vita collettiva della città.
Valorizzare l'accoglienza con una crescita della qualità del tempo trascorso nel-la città e nel suo territorio tra fiume e città storica.
L'accoglienza della città verso gli ospiti temporaneamente presenti, provenienti dal sistema urbano nel territorio di prossimità e dai circuiti internazionali, non è solo un fattore economico teso ad incentivare i flussi e l'economia indotta, ma è espressione della ricerca di una nuova civiltà urbana.

L'accoglienza della città di Cremona per i visitatori e i city user è intesa come:

  • articolazione dell'offerta oraria dei servizi e dei commerci
  • comfort degli spazi urbani
  • qualità del tempo per gli spostamenti
  • adeguatezza dell'offerta alle diverse età

PROPOSTE

Nuovi orari e calendari per i turisti:

  • Orari di apertura dei musei
  • Flessibilità degli orari del commercio
  • Calendario degli eventi

Risparmiare tempo per informazioni e ricettività:

  • Sportello informativo turistico presso il Parco del Po e del Morbasco in ca-lendari e orari atipici
  • Piattaforma web di prenotazione alberghiera/ricettiva
  • Agire sul campeggio
  • Guide turistiche multimediali
  • Steward di città

Qualità del tempo della sosta:

  • (vedi politica Mobilità lenta e veloce per cittadini e ospiti)

Nuovi servizi turistici temporanei

Percorsi tematici urbani e territoriali

Politica: Aprire la città ai giovani, un'occasione per domani

PRIORITA'

Ospitare e promuovere attività vicine ai giovani e che offrano loro spazi di responsabilizzazione, in una logica di cittadinanza attiva.

ARGOMENTI, GIUSTIFICAZIONI, FINALITA' SOCIALI

I giovani sono una delle categorie sociali segnalate con grande interesse dai progetti realizzati dal Pto-CR, dove sono emersi ambiti di lavoro mirati a questa stagione della vita.
Il tempo dei giovani è il più ampio rivolto alla città ed è un fattore di rivitalizza-zione dello spazio urbano.
Le politiche temporali prestano attenzione alle biografie e alle stagioni della vita delle persone in senso antropologico e non generico. E' una competenza delle politiche temporali urbane che deriva dalla loro origine nella cultura femminile
Offrire a giovani donne e uomini nuove occasioni di socialità per rianimare spazi pubblici.
Investire nel settore culturale, del tempo libero, dello sport, del turismo e della sostenibilità ambientale costituisce un'opportunità per i giovani e può aprire ver-so una imprenditorialità giovanile innovativa da sollecitare, accompagnare e so-stenere.
Garantire pari opportunità di accesso al mondo del lavoro tra giovani uomini e donne, stranieri e disabili.
Fronteggiare le difficoltà dei giovani a essere protagonisti e ad assumere ruoli di responsabilità.
Garantire ai giovani una reale partecipazione alla vita pubblica.
Offrire ai giovani occasioni di mettere in campo competenze e sensibilità per la ridefinizione di alcuni spazi pubblici della città.

PROPOSTE

Il ruolo del Pto-CR in materia di politiche giovanili è di trasferimento di know how attraverso la partecipazione ad iniziative già in atto presso l'Amministrazione comunale (portando competenze di politiche integrate e di a-zioni su orari e tempi).
Il coinvolgimento dei giovani è un'azione delicata e necessita di apposite strate-gie di animazione.
Lo sviluppo di laboratori di progettazione e realizzazione, così come percorsi di accompagnamento e avviamento d'impresa, sono una strategia efficace per una concreta partecipazione.

Eventi, spazi e attrezzature per la cultura e lo sport, dedicati ai giovani:

  • Laboratori di progettazione di spazi pubblici.
  • Tempi e luoghi per i giovani. Eventi e percorsi culturali in città.
  • Vivere la notte. Fasce di apertura notturna dei pubblici esercizi.

Formazione e lavoro:

  • Iniziative mirate per la promozione di investimenti in ambito culturale, am-bientale, turistico e sportivo volte a produrre lavoro per i giovani.
  • Rilancio dell'imprenditoria/associazionismo dei giovani per il tempo libe-ro.
  • Servizi territoriali integrati per gli studenti.
  • Interventi volti ad una riarticolazione della fascia oraria di apertura delle atti-vità commerciali e artigianali come ampliamento delle opportunità di lavoro e aumento dell'occupazione giovanile.

Giovani e mobilità sostenibile:

  • Ciclofficine urbane.
  • Risparmiare tempo con la bicicletta (vedi politica Mobilità lenta e veloce per cittadini e ospiti) .

Politica: armonizzare gli orari dei servizi
con gli orari di lavoro

PRIORITA'

Migliorare la fruibilità oraria dei servizi della pubblica amministrazione ade-guandoli alla fluttuazione temporale della domanda degli utenti, anche in ragio-ne dell'articolazione degli orari di lavoro del personale dei servizi.

ARGOMENTI, GIUSTIFICAZIONI, FINALITA' SOCIALI

Nella società della conoscenza i cambiamenti degli stili di vita individuali e di lavoro si articolano e flessibilizzano in maniera incrementale e sollecitano un adattamento degli orari dei servizi, che tendono invece ad una standardizzazio-ne.
La fruibilità reale dei servizi dipende non solo dalla durata e dall'orario di apertu-ra (fruibilità teorica), ma anche dalla quantità di tempo desincronizzato fra l'offerta oraria del servizio e il tempo obbligato degli utenti.
L'utenza dei servizi pubblici è sempre più articolata tra cittadini e professionisti, residenti e non residenti con necessità e vincoli orari diversi nell'arco del giorno, della settimana e dell'anno.
Il Comune, insieme a molti enti pubblici e privati, eroga servizi al cittadino con orario giornaliero continuato il mercoledì: la Giornata del cittadino. Il coordina-mento a livello cittadino degli orari di apertura è considerato un punto di eccel-lenza dell'offerta dei servizi pubblici cremonesi.
La progettazione degli orari di apertura al pubblico dei servizi, orientandoli alla domanda temporale degli utenti, è un processo continuo di adattamento alle tra-sformazioni degli stili di vita.
Mirare l'orario del servizio al profilo temporale della domanda non significa ne-cessariamente un aumento dell'orario di apertura di un servizio.
Il Piano territoriale degli orari invita a progettare gli orari dei servizi tenendo con-to del duplice problema di conciliazione vita-lavoro sia dell'utente di un servizio sia del lavoratore che consente l'apertura dello stesso: uno sportello aperto si-gnifica la disponibilità di un lavoratore, che deve conciliare questo tempo obbli-gato con gli impegni per sé e per la famiglia.
Il coordinamento e la razionalizzazione di domanda e offerta di servizi induce effetti positivi sulla mobilità cittadina.

PROPOSTE

Giornata del Cittadino:

  • Monitoraggio periodico dell'andamento del servizio.
  • Raccolta e promozione di nuove adesioni.
  • Riarticolazione condivisa degli orari di apertura.

Nuovo orario multi periodale dei lavoratori.

Flessibilità oraria dei servizi della Pubblica amministrazione.

Servizi di conciliazione per eventi.

Nuovi tempi della scuola.

Orario di apertura dei musei (vedi politica Città accogliente per visitatori e city user).

Politica: mobilità lenta e veloce
per cittadini e ospiti

PRIORITA'

Adeguare infrastrutture e orari pubblici ai nuovi profili temporali delle do-mande di mobilità di residenti e non.

ARGOMENTI, GIUSTIFICAZIONI, FINALITA' SOCIALI

La mobilità oggi riguarda tutti i cittadini indifferentemente dalle condizioni sociali e dalle età e ridisegna i confini delle pratiche del vivere allargandoli a scala regionale. Le ricerche parlano di uso allargato del territorio sia da parte dei residenti che degli abitanti temporanei.
Le indagini sull'uso del tempo segnalano che il tempo speso quotidianamente da ogni cittadino per muoversi è crescente in tutte le regioni europee.
La mobilità è uno dei fattori di inquinamento dell'aria che respiriamo. E' neces-sario promuovere l'uso di mezzi a basse emissioni inquinanti.
Le indagini condotte dal Pto-CR segnalano che anche a Cremona l'uso dell'auto privata individuale è consistente, anche per percorsi brevi all'interno della città. Mezzi di trasporto alternativi all'auto, quali la bicicletta sono però molto graditi soprattutto nella bella stagione.
Il trasporto pubblico urbano è organizzato in modo rigido e risponde prevalen-temente alle esigenze dettate dalla mobilità scolastica.
Il Pto-CR ha promosso con successo diverse iniziative a favore di una mobilità sostenibile che sono diventate buone pratiche per altri contesti urbani. Inoltre, progetti educativi promuovono fin dall'infanzia, con la collaborazione delle scuo-le, la mobilità pedonale e ciclabile.
E' necessario promuovere l'uso della bicicletta e di altri mezzi eco-compatibili, che spesso consentono anche un risparmio di tempo nell'accesso a servizi.
E' opportuno migliorare i collegamenti tra le zone del Parco del Po, degli im-pianti sportivi e per il tempo libero sul fiume con il centro città.
La stazione ferroviaria e il terminal degli autobus urbani ed extraurbani sono luoghi strategici per la mobilità e sono caratterizzati da palinsesti d'uso e popo-lazioni provenienti dalle reti della mobilità di scala vasta.
Cremona è storicamente una città ai bordi delle grandi reti infrastrutturali, ma è necessario trovare una sua collocazione quale nodo di una rete locale di circuiti di prossimità e di flussi internazionali.
Il Pto-CR invita a spostare l'attenzione da un approccio trasportistico e infra-strutturale alla mobilità verso una tensione progettuale capace di mettere al centro i cittadini e gli ospiti temporaneamente presenti in città, considerati nelle diverse stagioni della vita e con diverse condizioni di mobilità.
Attenzione alla mobilità nella vita quotidiana dei soggetti significa pensare non solo alle linee di trasporto ma anche ai luoghi di attesa, sosta, attraversamento secondo un principio di agio, sicurezza e piacevolezza del muoversi in città.
Un'attenzione all'organizzazione spazio temporale della città invita a osservare la mobilità urbana non solo come mobilità casa-lavoro, ma anche rispetto alla mobilità asistematica caratterizzata da calendari specifici.
E' necessario prendere in considerazione e sperimentare azioni sulla mobilità occasionale e asistematica, ad esempio legata ad alcuni eventi del calendario sociale di Cremona, alla gestione di episodi che modificano la mobilità urbana in situazioni programmate quali i cantieri nello spazio pubblico o in situazioni di emergenza quali i provvedimenti per contrastare l'inquinamento atmosferico.
Gli spazi pubblici diventano luogo di una vita privata in pubblico e ciò induce una domanda di nuova attrezzatura funzionale.
Si assiste oggi a una competizione per l'uso dei servizi e degli spazi pubblici fra popolazioni residenti e temporanee.

PROPOSTE

Qualità del tempo della sosta:

  • Tempo della sosta e dell'attesa nei parcheggi di interscambio.
  • Aree e tempi di sosta dei bus turistici.
  • Trasporto turistico urbano.

Risparmiare tempo con la bicicletta:

  • Bike sharing.
  • Nuovi mezzi di trasporto tra centro storico e fiume Po.
  • Ciclofficine urbane.
  • Continuità della rete ciclabile.

Riqualificazione della rete degli spazi pubblici aperti:

  • Progetto integrato per la vivibilità degli spazi aperti.
  • Rivitalizzazione del centro storico per i cittadini e gli ospiti.
  • Rivitalizzazione degli spazi pubblici e privati lungo il fiume Po.
  • Percorsi urbani.

Mobility management:

  • Percorsi casa - scuola.
  • Percorsi casa - lavoro.

Indagare il ruolo abitativo della domanda di mobilità a vasta scala:
Ricostruire la domanda di mobilità a scala vasta da e verso Cremona, le reti di sistemi urbani in cui è inscritta la città e i calendari d'uso delle popolazioni in movimento.

Contribuire alla pianificazione e governo del territorio:
Contribuire alla progettazione e attuazione degli strumenti di pianificazione e governo del territorio in atto con competenze orarie, spazio-temporali e di gestione dell'interazione con i partner .