- i probabili scenari di incidente connessi con il tipo di attività dello stabilimento
- le eventuali successioni d’incidenti
L’azienda ha analizzato attentamente gli elementi che consentono di identificare, nei vari settori degli impianti, i potenziali rischi. Il piano di emergenza interno elaborato dall’azienda è garanzia di sicurezza per gli operatori e per i residenti della zona.
Natura dei rischi di incidente rilevante Informazioni generali
Nella scheda informativa presentata dalla Raffineria di Cremona nel gennaio 2006 le tipologie di accadimenti incidentali indicate sono:
Incidente | Sostanza coinvolta |
1) rilascio ed incendio | prodotti petroliferi infiammabili |
2) rilascio di prodotti tossici | idrogeno solforato |
3) esplosione | GPL (GAS di Petrolio liquefatto) e idrocarburi gassosi leggeri |
4) rilascio di prodotto pericoloso per l’ambiente | prodotti petroliferi pericolosi per l’ambiente |
L’impatto degli effetti incidentali all’esterno dello stabilimento è ipotizzabile, a seguito di elaborazione dati, per distanze massime dalla sorgente dello scenario incidentale posta all’interno della Raffineria: in caso di incendio max 570 metri, in caso di esplosione max 370 metri.
In caso di rilascio di prodotti tossici la dispersione potrebbe estendersi per una distanza di 65 metri dall’origine dell’incidente. Le aree di danno generate dagli scenari incidentali del nuovo raccordo ferroviario interessano minimamente le aree immediatamente esterne l’area del raccordo ferroviario stesso.
Il Piano di Emergenza Esterna (PEE) edizione 2003 considera un’area di pianificazione avente, comunque, un raggio di 700 m.