Sezione 7: il Piano di Emergenza Esterna di Liquigas

Versione stampabileVersione PDF
La sezione 7 permette di conoscere:
  • se è stato elaborato il piano di emergenza esterna (P.E.E.) dal Prefetto
  • i mezzi di allarme previsti dal piano d’emergenza esterna predisposto dal Prefetto
  • il comportamento da seguire in caso di incidente rilevante
  • i sistemi di comunicazione previsti per segnalare alla popolazione lo stato di allarme
  • i presidi di pronto soccorso previsti dal piano d’emergenza esterna

Come comportarsi in caso di allarme? Evita il panico, non lasciare la tua abitazione, chiudi porte e finestre, allontanati dalle finestre, ascolta i messaggi trasmessi dagli altoparlanti.

 

Il piano di Emergenza Esterna (P.E.E.)

La Prefettura ha redatto il piano provvisorio di emergenza (edizione aggiornata al 2002) in attesa di realizzare il piano definitivo a seguito del nuovo rapporto di sicurezza presentato dal gestore della Liquigas SpA e quindi dagli atti conclusivi dell’istruttoria da parte del CVR.
Mezzi di segnalazione di incidenti interni
Le situazioni di emergenza interna sono segnalate con le modalità previste nel piano di emergenza interna che prevede l’utilizzo di allarmi ottico-acustici.
Qualsiasi situazione di emergenza interna che risulti non gestibile e controllabile con mezzi propri della Società, viene immediatamente segnalata agli Enti preposti mediante comunicazione telefonica con le modalità previste dal Piano provvisorio di Emergenza Esterna (Edizione 2002).
Sia l’impianto di imbottigliamento, che il deposito, sono dotati di 3 linee telefoniche collegate direttamente con l’esterno e di linee dedicate al telex ed al fax.
In caso di emergenza per mancanza di energia elettrica le linee telefoniche sono sempre in efficienza.
Il personale operativo può utilizzare apparecchi ricetrasmittenti e un sistema di cercapersone di cui è dotata la squadra di emergenza di primo intervento.
Mezzi di segnalazione di incidenti esterni
Il Direttore responsabile della Liquigas, sulla base delle informazioni ricevute, sentito il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e l’Ufficio Protezione Civile della Prefettura (UTG) dichiara lo stato di allarme e ne dà notizia all’interno e all’esterno dell’impianto,mediante l’attivazione di una sirena acustica monotonale avente suono continuato della durata di tre minuti.
Qualora l’entità della situazione incidentale sia tale da non consentire una consultazione con le predette autorità di protezione civile, il Direttore Responsabile attiva comunque lo stato di allarme con le stesse modalità.
Comportamento da seguire
Gli effetti incidentali sono, in genere, limitati all’interno del perimetro dello stabilimento ed il personale è adeguatamente formato sui comportamenti da seguire (Piano Emergenza Interna).
Nel caso, improbabile, che si manifestassero situazioni tali da provocare effetti pericolosi al di fuori dello stabilimento (l’evento in corso non si può limitare con le risorse proprie dell’impianto) il Prefetto di Cremona, sentiti la Direzione Tecnica della Ditta Liquigas ed il Comandante dei Vigili del Fuoco dispone l’attivazione dello stato di emergenza.
Le norme comportamentali, di carattere generale, che l’azienda ritiene opportuno suggerire alla popolazione, situata entro le possibili aree a rischio, fatte salve eventuali più puntuali disposizioni emanate dall’Autorità preposta al momento dell’incidente attraverso emittenti radio e TV, altoparlanti fissi o mobili su automezzi e squadre di soccorso con compiti informativi sono le seguenti:

  • in caso di allarme agire subito ed in modo disciplinato, evitando il panico
  • allontanarsi rapidamente dallo stabilimento, non sostare a curiosare sulle sedi stradali prossime allo stabilimento
  • non lasciare l’abitazione se non espressamente richiesto
  • rimanere o portarsi in ambienti chiusi
  • abbandonare gli scantinati
  • chiudere porte e finestre
  • interrompere l’erogazione del gas domestico
  • non fumare e non usare fiamme libere. Non provocare scintille, spegnere fornelli ed ogni altra fonte d’innesco
  • chiudere persiane, avvolgibili e tende
  • spegnere gli impianti di ventilazione e condizionamento
  • disattivare gli impianti elettrici
  • non usare il telefono: lasciare le linee libere per le comunicazioni di emergenza
  • prestare attenzione ad eventuali messaggi da altoparlante e seguire le istruzioni fornite
  • ascoltare la radio a batteria per gli eventuali messaggi dell’Autorità competente
  • se si avverte la presenza di odori o senso di irritazione alla gola e agli occhi, proteggersi con un panno bagnato la bocca e il naso

La principale misura di sicurezza da adottare nell’immediatezza dell’incidente è il RIFUGIO AL CHIUSO segnalato con l’attivazione della SIRENA e SUONO CONTINUO.
È altresì opportuno che venga limitato l’utilizzo di motori elettrici ed a scoppio. In caso di allarme si raccomanda di non telefonare alla Ditta Liquigas ed alle Autorità competenti. La popolazione residente nelle zone circostanti ed in particolare nella frazione Cavatigozzi del Comune di Cremona deve mantenersi lontana dalla zona dell’incidente. La popolazione che vive e lavora fuori dalla frazione Cavatigozzi, deve mantenersi lontano dalla zona interessata dall’allarme.
La popolazione direttamente coinvolta dalle misure di sicurezza sarà resa edotta della dichiarazione del cessato allarme, disposto dal Prefetto, con altoparlanti su mezzi mobili e con comunicati radio.
Al segnale di cessato allarme riaprire porte e finestre.
Posti di blocco
Quando in fase di emergenza, sia necessario garantire il regolare svolgimento delle operazioni mirate alla tutela della popolazione (compresa quella nella fascia dei 1000 m dall’azienda) o quando si debba procedere all’evacuazione dell’area prossima allo stabilimento, le Forze di Polizia, ivi comprese quelle della Polizia Locale del Comune di Cremona, dovranno assicurare la predisposizione di adeguati posti di blocco.
Posti di blocco previsti sono:
a cura della Polizia Locale di Cremona

  • 1/A – via via Bonisolo in corrispondenza dell’incrocio con la via Sesto facendo proseguire il traffico in direzione Est-Ovest (divieto di transito verso Sud);
  • 1/B – via sulla via Collegio, in corrispondenza dell’incrocio con la via Picenengo nei pressi del passaggio a livello, facendo proseguire il traffico in direzione Nord-Sud (divieto di transito verso Ovest);
  • 1/C – via sulla via Milano all’altezza dell’incrocio con la via Costone di Sotto in direzione Ovest deviando il traffico verso Sud.

a cura del Comando dei Carabinieri

  • 2/A – via della circolazione sulla via Casanova del Morbasco in Comune Sesto ed Uniti, nei pressi del passaggio a livello, facendo proseguire il traffico verso Nord (divieto di transito verso Sud);
  • 2/B – S.P. – blocco corrispondenza dell’incrocio con le vie Stazione e Riglio, facendo proseguire il traffico in direzione Nord-Sud (divieto di traffico verso Est);
  • 2/C – S.P. (Castelverde) –“Paullese”, Castelverde) in direzione Sud (Casanova del Morbasco) facendo proseguire il traffico in direzione Est-Ovest;

a cura della Polizia Stradale

  • 3/A – via via Acquaviva in corrispondenza dell’incrocio con la via Riglio facendo proseguire il traffico in direzione Nord-Sud (divieto di transito verso Est);
  • 3/B – S.P. della circolazione sulla S.P. CR ex S.S. nr. 234 dell’incrocio con la S.P. nr. 47 in territorio del Comune di Grumello Cremonese, deviando il traffico pesante verso Sud (divieto di transito verso Est);
  • 3/C – S.P. della circolazione sulla S.P. CR ex S.S. nr. 234 di Pizzighettone all’incrocio con la S.P. nr. 84, incanalando il traffico pesante verso Nord (Divieto di transito verso Est); a cura della Polizia di Stato (Questura)
  • 4-/A – S.P. blocco della circolazione sulla S.P. CR ex S.S. n. 234 all’altezza della via Picenengo in direzione Est e Sud, deviando il traffico verso Nord);

Aree di sicurezza

Qualora per la tipologia dell’incidente verificatosi, il Prefetto di Cremona intenda predisporre come misura cautelativa l’EVACUAZIONE della popolazione interessata, i punti di convergenza da raggiungere al più presto con i mezzi propri sono:

  • parcheggio antistante l’oleificio Zucchi che si affaccia sulla via Acquaviva
  • parcheggio antistante la ditta I.S.P. Arvedi Tubi Acciaio che si affaccia sulla via Acquaviva
  • aree appartenenti all’Azienda Regionale dei Porti di Cremona e Mantova in via della Conca
  • area limitrofa all’impianto di depurazione non più in uso alla ditta Auricchio in via Stazione.

Prima di lasciare le case, è necessario:

  • chiudere accuratamente tutte le porte e le finestre
  • staccare la corrente elettrica
  • chiudere il rubinetto del gas.

L’evacuazione viene comunicata alla popolazione interessata dal personale operante attraverso altoparlanti su mezzi mobili.
I siti sopra citati, ad esclusione dell’ultimo (in via Stazione), date le loro caratteristiche, potranno essere anche utilizzati come eliporti di emergenza. Raggiunti i predetti luoghi di raccolta, il Sindaco disporrà che, con i mezzi appartenenti all’A.E.M. di Cremona si proceda al trasporto delle persone evacuate presso l’area dell’Ente Manifestazioni Fieristiche di Cremona.
Mezzi di comunicazione previsti
Come definiti nel Piano provvisorio aggiornato al 2002 per l’Emergenza esterna a cura delle Autorità competenti che potrà disporre di:

  • emittenti radio locali
  • altoparlanti fissi o mobili su automezzi
  • squadre di soccorso con compiti informativi

Presidi di pronto soccorso
Per i lavoratori è disponibile la camera di medicazione adeguata al DM 388/03 come previsto nel piano d’emergenza interna.
I presidi di pronto soccorso esterni allo stabilimento disponibili per la popolazione e previsti nel Piano di Emergenza Esterna sono:

  • Comando provinciale dei Vigili del Fuoco;
  • Ospedale Civile di Cremona