Bando di indizione di istruttoria pubblica, finalizzata all'individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla coprogettazione per interventi innovativi e sperimentali per la realizzazione di un sistema integrato di tutela del minore

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Data di pubblicazione: 

12/02/2013

Data di Scadenza: 

25/02/2013 - 12:00

Numero C.I.G. n. 4924053115

PREMESSO:

la Legge 8 novembre 2000 n. 328, "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" ha introdotto nell'ordinamento giuridico alcune disposizioni a favore dei soggetti del terzo settore, ed in particolare degli organismi non lucrativi di utilità sociale, degli organismi della cooperazione, delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni ed enti di promozione sociale, delle fondazioni, degli enti di patronato e di altri soggetti privati.
Questi soggetti, ai sensi dell'art. 1 comma 5, partecipano attivamente alla progettazione e alla realizzazione concertata degli interventi.
L'art. 5, al comma 2, prevede che, ai fini dell'affidamento dei servizi previsti della stessa legge, gli enti pubblici promuovano azioni per favorire i ricorso a forme di aggiudicazione o negoziali che consentano ai soggetti del terzo settore la piena espressione della propria progettualità.
Il comma successivo demanda alla regione, previo un atto di indirizzo e coordinamento del Governo, l'adozione di specifici indirizzi per regolamentare i rapporti tra enti locali e terzo settore, con particolare riferimento ai sistemi di affidamento dei servizi alla persona.
L'art. 19, comma 3, prevede che i soggetti del terzo settore partecipano all'accordo di programma di attuazione dei piani di zona, concorrendo alla realizzazione del sistema integrato di intervenite e sevizi sociali. A tal fine sono previste specifiche forme di concertazione;

  • il Comune di Cremona, in attuazione dei principi contenuti nel vigente Statuto comunale, intende concretamente riconoscere il particolare ruolo esercitabile, nella definizione e realizzazione del sistema integrato d'interventi e servizi sociali, dai soggetti del Terzo Settore, quali espressioni organizzate delle autonome iniziative dei cittadini. L'attuazione del principio di sussidiarietà ART. 20 forme associative e volontariato nella sua dimensione orizzontale, che implica il riconoscimento dell'esercizio di funzioni sociali di interesse generale anche da parte delle formazioni sociali, comporta il loro coinvolgimento nei quattro momenti della programmazione, della progettazione, della gestione e della definizione dei parametri e criteri relativi alla valutazione dell'efficacia ed efficienza degli interventi;
  • il D.P.C.M. del 30 marzo 2001, "Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della Legge 8 novembre 2000 n. 328" prevede che al fine di valorizzare e coinvolgere attivamente i soggetti del terzo settore, attivandoli non solo nella fase finale di erogazione e gestione del servizio, ma anche nelle fasi precedenti della predisposizione di programmi di intervento e di specifici progetti operativi, i Comuni possono indire istruttorie pubbliche per la coprogettazione di interventi innovativi e sperimentali su cui i soggetti del terzo settore esprimono disponibilità a collaborare con il comune per la realizzazione degli obiettivi;
  • per il completamento del quadro normativo di riferimento si richiamano altresì:
    • la Comunicazione Interpretativa della Commissione UE del 26 giugno - 1 agosto 2006, relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive "appalti pubblici";
    • la Legge Regionale della Lombardia n. 19 del 6 agosto 2007 "Norme sul sistema educativo di istruzione e di formazione professionale della Regione Lombardia";
    • la Legge Regionale della Lombardia n. 1 del 14 febbraio 2008 "Testo unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso";
    • la Legge Regionale della Lombardia n. 3 del 12 marzo 2008 "Governo della rete degli e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario" con particolare riferimento all'art. 20;
  • la scelta di attivare una procedura di selezione per servizi socio - educativi, rivolta in via preferenziale a soggetti del terzo settore trova giustificazione:
    • nell'attenzione dell'Amministrazione Comunale per il terzo settore quale subsistema complesso in grado di sostenere meglio le logiche di sviluppo del sistema dei servizi nel particolare settore in oggetto;
    • nella necessità di pervenire alla definizione di relazioni efficaci con qualificati soggetti operanti nell'erogazione di servizi socio - educativi prevalentemente come imprese non profit;
    • nella necessità di recepire il ruolo degli organismi del terzo settore nel particolare ambito di mercato, anche mediante iniziative che valorizzino le capacità progettuali e di sperimentazione dei medesimi, in quanto la coprogettazione si configura come uno strumento potenzialmente capace di innovare sensibilmente anche le forme di rapporto più consolidate, poichè il soggetto del terzo settore che si torva ad essere coinvolto nell'attuazione di progetti viene ad operare non più in termini di mero erogatore di servizi, ma assumere un ruolo attivo rischiando risorse proprie e soluzioni progettuali;
  • la scelta di avviare la collaborazione con soggetti del terzo settore attraverso il sistema della coprogettazione di cui alla D.G. n. 12884 del 28 dicembre 2011 si uniforma ai principi di adeguatezza ed economicità che implicano in particolare la verifica e l'accertamento:
    • che gli obiettivi che il Comune si propone di conseguire comportino la effettiva opportunità di affidare ad un soggetto o a più soggetti partenariato la gestione di un servizio;
    • che l'affidamento del servizio ad un soggetto del terzo settore rispetti l'identità originaria di questo, che non deve essere alterata per effetto dell'affidamento, comportando lo svolgimento di ruoli non compatibili con la propria natura;
    • che sussistano nelle organizzazioni coinvolte le capacità organizzative, tecniche e del soggetto e del loro radicamento territoriale, con riguardo anche alla partecipazione alla programmazione locale, considerando e valutandone le vocazioni e le caratteristiche in una logica di sussidiarietà che favorisce l'affermazione e la crescita delle competenze;
    • che l'economicità dell'affidamento sia valutata in ragione della congruità delle risorse necessarie per lo svolgimento delle prestazioni richieste, che non potranno essere superiori a quelle che l'ente pubblico impiegherebbe per intervenire direttamente con i medesimi risultati.

IL COMUNE DI CREMONA

  • sentita la necessità di pervenire alla definizione di relazioni efficaci con qualificanti soggetti del terzo settore;
  • vista inoltre la sinergia attiva con l'Associazione "Lazzaro Chiappari" ex allievi orfanotrofio arricchita dalla collaborazione maturata negli anni durante la trasformazione del sistema dei servizi rivolti alla cura e tutela del minore;
  • nell'ambito delle funzioni in materia di politiche sociali attribuitegli dall'art. 6 della Legge 328/2000 e dall'art. 13 della Legge regionale della Lombardia n. 3 del 12 marzo 2008,

INDICE UN'ISTRUTTORIA PUBBLICA

Rivolta ai soggetti del terzo settore che esprimano disponibilità a collaborare per la realizzazione di determinati obiettivi, orientati a conseguire un miglioramento del sistema di "welfare" locale, relativo alla tutela del minore, caratterizzati dai requisiti di professionalità necessari alla gestione di servizi socio - educativi e socio - assistenziali, individuabili in base all'art. 5 della Legge 328/2000, all'art. 2 del D.P.C.M. 30 marzo 2001 e alla Legge Regionale della Lombardia n. 1 del 14 febbraio 2008, per la coprogettazione di interventi innovativi e sperimentali e per la gestione in convenzione dei relativi servizi.

PARTE 1

ART. 1 - LINEE GUIDA PER LA COPROGETTAZIONE

Il sistema dei servizi sociali comunali intende sperimentare l'attivazione di un modello di intervento integrato con il terzo settore capace di favorire lo sviluppo e la maggiore flessibilità delle risorse negli ambiti di intervento finalizzati alla tutela del minore. Questo primo bando di coprogettazione è orientato a sperimentare forme di progetto integrato di territorio mediante soluzioni temporanee di tipo semiresidenziali e residenziali per minori.
La sperimentazione che si intende realizzare nel biennio 2013 - 2014 con il primo Bando di forma innovativa nella gestione, sviluppo e produzione del Servizio per la tutela del minore, delle risorse e delle competenze tra pubblico e privato conferma la necessità di intraprendere:

  • l'innovazione e la diversificazione dei modelli organizzativi e delle forme di erogazione dei servizi e degli interventi educativi, sociali, di promozione del benessere comunitario;
  • la costruzione nel territorio di processi di inclusione e di coesione sociale, in un'ottica sussidiaria, entro le regole pubbliche ed agendo logiche concertative, di coprogettazione e di collaborazione tra pubblico e privato sociale, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita della comunità nel suo complesso e di tutela e promuovere una delle fasce più deboli della popolazione: i minori.

La coprogettazione si conferma così come uno strumento potenzialmente capace di innovare sensibilmente anche le forme di rapporto più consolidate, in quanto il soggetto del terzo settore coinvolto nell'attuazione dei progetti non opera in termini di mero erogatore di servizi, ma è chiamato ad assumere un ruolo attivo rischiando risorse proprie e proponendo soluzioni progettuali.

ART. 2 - MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DELL'OFFERTA CAPACE DI DIVERSIFICARE LE RISPOSTE E CONTRASTARE L'AUMENTO DELLA DOMANDA SOCIALE

L'assetto che si intende promuovere mediante il percorso di coprogettazione deve tendere al graduale e progressivo avvicinamento ai seguenti obiettivi:

  • la messa a punto di strumenti di progettazione/programmazione (protocolli operativi) e verifica (report semestrali e rendicontazioni puntuali dell'attività complessiva dei partners) che facilitino la connessione tra l'analisi dei problemi, le flessibilità organizzative e le ipotesi di intervento;
  • lo sviluppo della collaborazione integrata con i servizi sociali comunali nella prospettiva auspicata dalla Legge 328/2000 di attivare anche mediante il coinvolgimento del POIS - POrta Informativa dei Servizi sociali del comune, attenzione alle domande dei cittadini e, più in generale, di potenziare la capacità di rispondere in modo non frammentato e più efficace alle situazioni multiproblematiche;
  • il miglioramento costante della qualità dei servizi di accoglienza grazie alla riarticolazione delle unità d'offerta: regolamenti, carte dei servizi, documenti di presentazione degli orientamenti.

Il valore aggiunto determinato dalla coprogettazione si fonda nella possibilità di tenere in equilibrio la ricerca costante della qualità con le risorse disponibili: umane, economiche, strutturali. La coprogettazione sviluppa la corresponsabilità sociale, oltre che l'impegno reciproco dell'ente pubblico e del privato sociale a ricercare e a mettere a disposizione le proprie risorse e competenze con l'obiettivo di contenere i costi che gravano sulla collettività. La coprogettazione diviene pertanto lo strumento principale per tutelare la qualità dei servizi anche in riferimento all'impiego delle risorse disponibili.

ART. 3 - IL SERVIZIO PUBBLICO NELL'OTTICA DELLA SUSSIDIARIETÀ

La coprogettazione nello spirito di favorire l'evoluzione di una relazione tra il sistema di servizi pubblico e privato, privilegia l'approccio sussidiario quale occasione per affrontare la complessità delle problematiche sociali mediante il coinvolgimento di una pluralità di soggetti competenti del terzo settore, pur nella consapevolezza che le risorse pubbliche continuino a rappresentare il principale canale di finanziamento del sistema dei servizi ed interventi sociali.
Nella promozione del sistema sussidiario, l'ente pubblico si impegna ad amministrare le risorse finanziarie pubbliche nell'ottica dell'efficienza, responsabilità quindi crescita dell'equità e in nome dell'universalismo selettivo. Regola inoltre, il sistema dei servizi, mediante il governo dell'accesso e la titolarità della presa in carico. Promuove pertanto la forma integrata di risposta al bisogno favorendo le soluzioni più attente al raggiungimento della maggiore autonomia della persona, della sua crescita coniugata a responsabilità e libertà.
Il pubblico come garante del bene comune, in sinergia con le risorse delle organizzazioni del privato sociale caratterizzato da efficienza, attenzione al risultato in termini di efficacia e alla equità come capacità di interazione in supporto e a favore delle fasce più fragili della popolazione ma anche delle condizioni di normalità in ottica preventiva. Da un Welfare tradizionale prevalentemente riparativo, ad un Welfare di tipo relazionale chiamato a sostenere la sfida del cambiamento in nome della sostenibilità e della crescita dei servizi.
Con la coprogettazione si vuole sperimentare il passaggio da soluzioni prestazionali per la tutela del minore alla creazione di un sistema integrato che rinforzi le specificità dei singoli attori attraverso la capacità progettuale e riconduca le azioni dei singoli ad una rappresentazione più ampia, in grado di mettersi in rete, valutare e confrontare le soluzioni.

PARTE 2

ART. 4 - Oggetto della progettazione

La coprogettazione ha per oggetto la definizione progettuale di iniziative, servizi ed interventi complessi da realizzare in partnership tra il Comune di Cremona e i soggetti del terzo settore a questo scopo individuati con la messa in comune di risorse o con la suddivisione delle risorse in presenza di un finanziatore terzo (Bandi/progetti regionali, nazionali, singoli di privati).
In particolare la coprogettazione, in considerazione di quanto già evidenziato nelle linee guida, di cui all'art. 1, deve sviluppare

  1. una proposta di modello di integrazione del lavoro tra il Comune di Cremona Settore Politiche Sociali e il/i partner nella gestione degli interventi, servizi, progetti per la tutela del minore preadolescente ed adolescente nel rispetto delle rispettive autonomie e responsabilità;
  2. una proposta organizzativa innovativa in quanto contenente elementi capaci di reinterpretare le risposte tradizionali di tipo residenziale in soluzioni più flessibili ed integrate in ambito di sostengo e tutela del minore preadolescente ed adolescente, articolata nei seguenti principali settori di intervento:
    • aggancio precoce
    • pronto intervento sociale
    • modalità di aggancio e individuazione del bisogno
    • relazione con i servizi di tutela
    • dall'emergenza al progetto
    • progetti individuali
    • percorsi specifici per l'autonomia
    • reinserimento sociale
    • accompagnamento educativo all'autonomia

    Gli ambiti sopra elencati devono rappresentare dimensioni complementari per la sperimentazione di soluzioni differenziate di tipo collocativo, prevalentemente in alternativa alla temporanea permanenza nella famiglia d'origine.

  3. gli strumenti connotanti le proposte per il governo, coordinamento degli interventi, servizi, progetti a cui si rivolge la coprogettazione anche nel raccordo con altri ed ulteriori soggetti le realtà del terzo settore intendono assicurarsi anche in forme ulteriori rispetto a quelle inserite nel privato.

Le macro aree alle quali si orienterà la valutazione delle proposte dovranno riguardare i seguenti ambiti prioritari di intervento:

  • proposte di tipo residenziale anche modulate per livelli a diversa intensità di tutela quali soluzioni comunitarie, bed & breackfast sociale nonché capaci di integrare proposte presenti nell'offerta dei servizi anche territoriali (ad esempio con proposte diurne)
  • proposte diurne di accoglienza in contesti educativi a supporto della funzione della tutela del minore nonché a supporto dei percorsi di autonomia sociale abitativa e lavorativa durante il raggiungimento della maggiore età
  • soluzioni di immediata attivazione finalizzate a sostenere situazioni che richiedano risposte temporanee nella prospettiva della successiva valutazione e ridefinizione del progetto da parte dei servizi sociali comunali.

I sopra elencati ambiti di intervento dovranno essere realizzati prestando attenzione alle seguenti strategie:

  1. progetti personalizzati capaci di esprimere risposte diversificate e caratterizzate da flessibilità
  2. condivisione di metodologie e strumenti di intervento in grado di sviluppare il coordinamento tra i diversi attori partner del presente bando
  3. realizzare attraverso la gestione associata progetti che integrino risorse tra loro complementari presenti nella rete territoriale dei servizi per minori
  4. aderire ai processi formativi promossi dal sistema dei servizi per la tutela del minore.

ART. 5 - DURATA

La durata della convenzione per la sperimentazione della coprogettazione, che sarà stipulata dal Comune di Cremona ed il/i soggetto/i privato/i individuato/i sarà di 2 anni con decorrenza dal 1° aprile 2013 e scadenza 31 dicembre 2014. Alla naturale scadenza il rapporto si intende risolto di diritto, senza onere né obbligo della disdetta.
Tuttavia, perdurando le condizioni che hanno determinato il ricorso al presente affidamento e qualora il servizio sia stato svolto in maniera soddisfacente per l'Amministrazione, accertato il pubblico interesse e la convenienza al rinnovo del rapporto e verificate le disponibilità di bilancio, al soggetto aggiudicatario (o ai soggetti aggiudicatari) potrà essere affidato fino ad un massimo di ulteriori due anni, un nuovo analogo servizio, fatti salvi gli opportuni adeguamenti qualitativi e quantitativi del progetto.

PARTE 3

ART. 6 - SOGGETTI INDIVIDUATI A MANIFESTARE DISPONIBILITA' ALLA COPROGETTAZIONE

Sono invitati a manifestare la loro disponibilità alla coprogettazione tutti i soggetti del terzo settore che, in forma singola o di raggruppamento temporaneo, siano interessati ad operare negli ambiti di cui in premessa, con esperienza almeno triennale di risposta ai bisogni di tutela del minore per i Comuni dell'ambito del distretto di Cremona. Si intendono soggetti del terzo settore gli organismi con varia configurazione giuridica attivi nella progettazione e nella realizzazione concertata degli interventi, di cui all'art. 1, comma 5, della legge n. 328/2000 e all'art. 2 D.P.C.M. 30 marzo 2001.

ART. 7 - PROCEDURA PER L'ISTRUTTORIA PUBBLICA

La procedura si svolgerà in tre fasi distinte ai sensi della Delibera di Giunta Regionale n. 12884 del 28 dicembre 2011:

  1. selezione del soggetto o dei soggetti con cui sviluppare le attività di coprogettazione e di realizzazione nel territorio comunale di una rete innovativa, integrata e diversificata dei servizi, che si produce in evidenza pubblica e nel rispetto delle norme di legge e dei criteri di selezione successivamente esplicitati;
  2. coprogettazione tra i responsabili tecnici del/dei soggetto/i selezionato/i ed i responsabili comunali. L'istruttoria prende a riferimento il progetto presentato dal/dai soggetto/i selezionato/i e procede alla sua discussione critica, alla definizione di variazioni ed integrazioni coerenti con i programmi di questo Ente ed alla definizione degli aspetti esecutivi, in particolare:
    • definizione analitica e di dettagli degli obiettivi da conseguire;
    • definizione degli elementi e delle caratteristiche di innovatività, sperimentalità e miglioramento della qualità degli interventi e dei servizi coprogettati;
    • definizione del costo delle diverse prestazioni;
    • individuazione delle prestazioni migliorative e dei relativi costi ed economie;
  3. stipula di una convenzione tra il Comune di Cremona e il /i soggetto/i selezionato/i.

La fase a) della procedura si concluderà entro il 27 febbraio 2013.
La fase b) della procedura sarà avviata successivamente alla conclusione della fase a) e si concluderà entro il 23 marzo 2013.
Per consentire la stipula della convenzione, di cui alla fase c), la tempistica di cui sopra è da intendersi vincolante; detta stipula avverrà entro il 30 marzo 2013.
Il/i soggetto/i gestore/i attiverà/attiveranno i servizi di base a far data dal 1° aprile 2013.
L'Amministrazione comunale si riserva di chiedere al/ai soggetto/i gestore/i, in qualsiasi momento, l'attivazione e/o la riattivazione del tavolo di coprogettazione per procedere all'integrazione ed alla diversificazione delle tipologie d'intervento, del ventaglio delle offerte alla luce di modifiche e/o integrazioni della programmazione degli interventi progettati.
L'Amministrazione comunale si riserva inoltre di disporre la cessazione di servizi ed interventi, con un preavviso di almeno 3 mesi, a fronte di nuove e sopravvenute esigenze dettate anche dalla normativa o dalle diverse scelte dipendenti da atti o accordi territoriali di programmazione dei servizi sociali, senza che i soggetti contraenti possano per questo pretendere alcunché a titolo di indennizzo o risarcimento.
La partecipazione dei soggetti del terzo settore alle fasi a) e b) non può dar luogo in alcun modo a corresponsione di corrispettivi.

ART. 8 - SICUREZZA

Il soggetto selezionato dovrà dimostrare di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro propedeutici all'avvio del servizio oggetto dell'appalto. E' altresì tenuta al pieno e totale rispetto della normativa in materia di "miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori" - dlgs 81/2008 e successive modificazioni, nella stessa autocertificazione deve essere indicato il proprio Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione che si dovrà coordinare con quello del Comune.

ART. 9 - TUTELA DELLA PRIVACY

Il Comune conferirà alla ditta aggiudicataria i dati personali e sensibili relativi ai soggetti che usufruiscono del servizio, nel rispetto dei seguenti criteri operativi:

  • la comunicazione e lo scambio dei dati avviene unicamente in relazione allo sviluppo delle attività in oggetto;
  • i dati comunicati al soggetto gestore sono resi in forma pertinente e non eccedente rispetto all'utilizzo che di essi deve essere fatto.

I dati comunicati al soggetto gestore o da questi direttamente acquisiti per conto del Comune di Cremona non potranno essere riprodotti ad uso del soggetto gestore stesso né resi noti in alcuna forma o modalità e dovranno essere restituiti o conferiti al Comune di Cremona contestualmente alla presentazione della rendicontazione dell'attività svolta.
In relazione al trattamento dei dati personali dei soggetti utenti del servizio, l'appaltatore dovrà adottare le misure organizzative e procedurali, sia a rilevanza interna che esterna, necessarie a garantire la sicurezza delle transizioni e delle archiviazioni dei dati stessi.
Sarà fatto divieto assoluto alla ditta aggiudicataria di comunicare i dati personali e sensibili gestiti in relazione al servizio ad altri soggetti pubblici e/o privati, fatto salvo quando tale comunicazione sia prevista sulla base di norme di legge o di regolamento per adempimenti obbligatori (es. comunicazioni di dati a strutture sanitarie e in caso di incidenti o infortuni, ecc.). La ditta si dovrà impegnare, inoltre, a provvedere, ai sensi dell'art. 13 del citato D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, alle notificazione dei dati personali trattati in forza del presente capitolato d'oneri, quando previsto. Qualora i dati personali anche sensibili, inerenti i soggetti utenti del servizio, dovessero essere conferiti direttamente dagli stessi al soggetto gestore, questo si dovrà impegnare a:

  1. soddisfare gli adempimenti di cui agli art. 13, 23, 24, 27 e 20 del D.lgs 30 giugno 2003, n. 196;
  2. trasferire tempestivamente al Comune di Cremona con le dovute cautele relative alle misure di sicurezza, la banca dati nella quale sono state archiviate le informazioni acquisite.

Entro 15 giorni dalla stipulazione del contratto dovranno essere comunicati i nominativi del titolare e del responsabile dei trattamenti di dati in relazione alla propria attività ed alla propria struttura organizzativa e l'eventuale responsabile per il trattamento dei dati.

ART. 10 - CORRISPETTIVI E PAGAMENTI

Il/i soggetto/i aggiudicatario/i fatturerà/fattureranno mensilmente il corrispettivo dovutogli.
Il pagamento verrà effettuato entro 60 giorni dal ricevimento della fattura al fine di poter permettere agli uffici competenti le necessarie verifiche circa gli interventi attivati e realizzati.
Nel suddetto corrispettivo oltre agli interventi svolti direttamente nei confronti dell'utente richiesti agli operatori dell'appaltatore sono comprese forfetariamente tutte le prestazioni, nessuna eccettuata od esclusa, che riguardano in particolare, le attività di aggiornamento, di coordinamento, amministrative, di gestione del sistema informativo.
Si stabilisce sin d'ora che il Comune di Cremona potrà rivalersi, per ottenere la rifusione di eventuali danni già contestati per il rimborso di spese ed il pagamento di penalità, mediante ritenuta da operarsi in sede di liquidazione dei corrispettivi di cui sopra fatta salva la possibilità di richiedere danni ulteriori.

ART. 11 - RESPONSABILITA' E ASSICURAZIONE

Il soggetto selezionato (i soggetti selezionati) è responsabile, senza riserve ed eccezioni, dei danni che dovessero occorrere agli utenti del servizio o a terzi, a cose o persone (compresi i dipendenti) nel corso dello svolgimento dell'attività per fatto proprio o del personale addetto. A copertura dei rischi del servizio, dovrà essere stipulata polizza di assicurazione per responsabilità civile verso terzi, inclusa l'Amministrazione Comunale e verso gli operatori, per tutti i rischi derivanti dalle attività oggetto della convenzione, la polizza dovrà riguardare altresì i danni alle cose e ogni altro danno anche se qui non menzionato. Copia di detta polizza dovrà essere consegnata al Comune in sede di sottoscrizione della convenzione.
La ditta, prima della stipula della convenzione, dovrà costituire un deposito cauzionale pari al 5% del compenso complessivo previsto per la gestione delle attività. A conclusione del servizio, il deposito cauzionale che potrà essere anche essere costituito da apposita polizza fideiussoria bancaria/assicurativa verrà restituito, dopo che sia stato accertato il regolare svolgimento degli obblighi previsti dalla convenzione.

PARTE 4

ART. 12 - MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE

I soggetti interessati, così come individuati all'ART. 6, devono presentare l'istanza di partecipazione. L'istanza, con la proposta-offerta di coprogettazione e di gestione dei servizi e relativa documentazione, a pena di esclusione, deve essere trasmessa in un plico debitamente sigillato che dovrà contenere all'esterno la denominazione del soggetto proponente e, chiaramente riportata, la seguente dicitura "BANDO PER LA COPROGETTAZIONE E LA GESTIONE DI INTERVENTI INNOVATIVI E SPERIMENTALI PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DI TUTELA DEL MINORE".
Il plico deve pervenire entro le ore 12.00 del giorno 25 febbraio 2013 presso l'Ufficio Protocollo del Comune di Cremona, in Piazza del Comune n. 8, 26100 Cremona (orari di apertura al pubblico: lunedì - martedì - giovedì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30 - mercoledì dalle ore 8.30 alle ore 16.30 e sabato dalle ore 9.00 alle ore 11.30).
Il recapito del plico in tempo utile rimane ad esclusivo rischio del mittente; non farà fede il timbro postale in quanto le istanze dovranno pervenire all'Ente entro e non oltre il termine sopra indicato.
In caso di soggetti temporaneamente raggruppati o raggruppandi:

  • l'istanza deve essere sottoscritta da tutti i soggetti costituenti il raggruppamento;
  • non è ammessa la partecipazione alla istruttoria pubblica di coprogettazione contemporaneamente come soggetto singolo e come membro di un raggruppamento o di un consorzio.

L'Amministrazione procederà all'istruttoria ed alla successiva stipula della convenzione solo qualora le offerte pervenute siano ritenute adeguate sotto il profilo qualitativo e della garanzia dell'interesse pubblico.
Si procederà all'istruttoria e alla successiva aggiudicazione anche nel caso in cui dovesse pervenire un'unica offerta ritenuta valida dall'Amministrazione.
Mentre l'offerta è impegnativa per il soggetto prescelto, non vincola l'Amministrazione Comunale fino al perfezionamento degli atti formali per l'affidamento del progetto subordinato alle disponibilità di Bilancio.
L'efficacia del contratto che sarà specificatamente sottoscritto è subordinata all'insussistenza delle fattispecie rilevabili dal certificato del Casellario Giudiziale, delle sanzioni interdettive, nonché alla permanenza delle condizioni di regolarità contributiva come previsto dalla normativa vigente. Poiché il servizio dovrà essere attivato a far data dal 1° aprile 2013, si procederà comunque a dar corso alla realizzazione del servizio nelle more dell'acquisizione delle certificazioni di cui sopra.

Il plico della proposta-offerta dovrà contenere:

BUSTA N. 1) Istanza e requisiti

La busta dovrà contenere, pena l'esclusione, la seguente documentazione:

  • Istanza di partecipazione alla pubblica istruttoria
  • Dichiarazioni, sostitutive di certificazioni, ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000, sottoscritte dal legale rappresentate e corredate di fotocopia di un documento di identità in corso di validità del sottoscrittore da cui emergano:
    1. L'inesistenza di alcuna delle situazioni di esclusione dalla partecipazione alle gare secondo quanto stabilito dall'art. 38 del Dlgs 163/2006 e di qualsivoglia impedimento a contrarre/stipulare contratti con la P.A.;
    2. L'iscrizione agli appositi albi o registri circostanziali ove prescritti da disposizioni di legge nazionale o regionale o la dichiarazione di non obbligo di iscrizione;
    3. La espressa previsione da parte dell'atto costitutivo o dello statuto dello svolgimento di attività o servizi analoghi a quelli oggetto del bando di coprogettazione;
    4. Di conoscere ed accettare quanto previsto per l'affidamento in coprogettazione per la gestione di interventi innovativi e sperimentali per la realizzazione di un sistema integrato di tutela del minore.

BUSTA N. 2) "PROPOSTA PROGETTUALE"

Nella busta n. 2 devono essere inseriti, a pena di esclusione, i seguenti documenti:

  1. DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA, RESA AI SENSI DEGLI ART. 46 E 47 DEL D.P.R. 445/2000, CONTENENTE:
    • L'elenco, la descrizione analitica ed il fatturato dei servizi nel triennio 2009-2011, in seguito a contratti stipulati con pubbliche amministrazioni, in riferimento ai progetti e agli interventi attinenti quanto previsto dal presente bando di coprogettazione. Sono ammissibili a tali fini le prestazioni di tipo residenziale o semiresidenziale diurno rivolte a soggetti con Decreto dell'Autorità Giudiziaria;
    • L'indicazione del numero degli addetti impiegati a tempo pieno o a tempo parziale, delle specifiche qualifiche, dei titoli scolastici e professionali posseduti nonché dell'anzianità media di servizio nella mansione con particolare riferimento al personale interessato dai servizi, progetti o interventi di coprogettazione;
    • L'indicazione delle modalità da adottarsi per il contenimento del turn over degli operatori;
    • La descrizione dell'organizzazione del concorrente, con indicazione delle attività di progettazione, valutazione, pianificazione delle politiche aziendali, attività di aggiornamento del personale ed indicazione dei tecnici responsabili e delle loro specifiche esperienze professionali e formative;
    • I servizi e le esperienze gestiti che dimostrino la concreta attitudine ad operare in rete ed a realizzare una rete innovativa, integrata e diversificata dei servizi sociali anche con particolare riferimento agli ambiti di intervento espressi all'art. 1 - parte 2;
    • La descrizione dettagliata:
      • delle esperienze di partecipazione a tavoli di coprogettazione o ad altre forme analoghe di collaborazione alla programmazione territoriale condivisa anche per l'attuazione dei Piani di Zona
      • delle esperienze di gestione di attività o di collaborazione nell'ambito della tutela del minore specificatamente per servizi semiresidenziali e residenziali;
      • delle reti di enti ed organizzazioni con le quali il soggetto collabora stabilmente, sia per quanto attiene gli interventi in ambito sociale, sia in ambiti che possano ricoprire un interesse per i servizi sociali comunali;
      • delle esperienze nella gestione delle seguenti tematiche intese quali ambiti primari di progettazione:
        • abuso e maltrattamento;
        • avvicinamento/inserimento al lavoro;
        • mediazione ed intercultura;
        • progetti di tutela dei minori soggetti a provvedimento dell'Autorità Giudiziaria con particolare riferimento alle funzioni valutative collegate ai decreti del TM e del TO (capacità genitoriali, qualità della relazione genitori-figli, ecc.)
        • progetto di accompagnamento all'autonomia pre e post 18 (residenzialità, lavoro, progetti sociali nella prospettiva del progetto di vita)
        • formazione/ricollocazione per soggetti fragili;
      • delle sedi in disponibilità per la realizzazione dei servizi, progetti o interventi oggetto della presente coprogettazione;
      • (solo nel caso di raggruppamenti temporanei) impegno da parte di tutti i soggetti raggruppati o consorziati a conferire, in caso di aggiudicazione, mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, da indicare in sede di candidatura e qualificato come mandatario, il quale stipulerà il contratto in nome e per conto proprio e dei mandanti.

    La dichiarazione sostitutiva dovrà essere sottoscritta dal Legale Rappresentante della ditta. In caso di raggruppamento la dichiarazione dovrà essere sottoscritta da tutti i componenti il raggruppamento.

  2. RELAZIONE PROGETTUALE CHE CONTENGA:
    • l'analisi dei maggiori nodi problematici e delle criticità relativi all'ambito in questione;
    • il riferimento al quadro normativo ed alle linee guida del presente bando;
    • la proposta organizzativa indicante gli obiettivi, le azioni, le risorse umane, gli strumenti che si intendono impiegare;
    • il collegamento della proposta progettuale in relazione all'esperienza maturata nell'ultimo triennio nella gestione di servizi e/o strumenti che si intendono impiegare;
    • le ipotesi relative alla creazione di attività innovative, sperimentali ed integrative;
    • la messa a disposizione di apporti aggiuntivi atti a migliorare complessivamente la qualità del servizio;
    • gli strumenti di governo, di presidio, di controllo della coprogettazione anche con i soggetti correlati per l'eventuale gestione di interventi e servizi
    • la proposta dell'assetto organizzativo tra il Comune di Cremona e il/i partner progettuale/i nella gestione dei servizi e degli interventi;
    • la descrizione delle proposte del candidato partner di realizzare integrazioni/interazioni progettuali con soggetti attualmente anche esterni alla rete dei servizi sociali, con lo scopo di sostenere e promuovere la crescita qualitativa dei servizi oggetto del presente bando. Il candidato deve indicare quali soggetti intende coinvolgere, e descrivere le principali caratteristiche in riferimento al valore aggiunto che si presume possano apportare all'offerta dei servizi.
  3. PROGETTO PRELIMINARE DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
    Lo studio deve prevedere i tempi, le fasi e i processi auspicabili per il passaggio alla nuova forma gestionale in relazione ai soggetti implicati nei servizi quali il Comune, le famiglie e i destinatari diretti dei servizi nonché il territorio.
    Dovrà inoltre individuare le modalità e le forme organiche di programmazione ritenute più idonee per realizzare quanto in argomento con altri soggetti del terzo settore ed in accordo con i servizi sociali del Comune nella prospettiva di concorrere alla costruzione di un raccordo continuativo tra i servizi comunali e territoriali.

BUSTA N. 3) "PROPOSTA ECONOMICA"

Questa busta dovrà contenere un'offerta economica che comprenda indicazione dettagliata dei costi, il regime I.V.A. prescelto e se dovuto, la descrizione di risorse aggiuntive e forme di ottimizzazione dell'organizzazione delle attività progettuali.

RISORSE FINANZIARIE

Le risorse finanziarie messe a disposizione dal Comune di Cremona per la presente coprogettazione sono pari a complessivi 720.000,00 Euro, così suddivise:

  • 360.000,00 Euro (IVA compresa se dovuta) per l'anno 2013
  • 360.000,00 Euro (IVA compresa se dovuta) per l'anno 2014.

SELEZIONE DEL SOGGETTO

Una Commissione, appositamente nominata con successivo atto, procederà all'apertura dei plichi pervenuti ed alla verifica dei documenti contenuti nella busta 1) "istanza e requisiti" accertando l'esistenza o meno della documentazione a pena esclusione e disponendo l'ammissione o meno all'esame e alla valutazione delle proposte.
La stessa commissione, ultimati gli adempimenti di cui sopra, procederà in seduta riservata all'esame e alla valutazione della documentazione della busta n. 2); in successiva seduta pubblica (la cui convocazione sarà comunicata ai concorrenti) verrà poi aperta la busta 3) e la Commissione individuerà il soggetto/i soggetti con cui dar luogo alla fase di coprogettazione, sulla base dei criteri di seguito esplicitati.

CRITERI DI AGGIUDICAZIONE

Il servizio verrà aggiudicato all'offerta economicamente più vantaggiosa.
La valutazione delle offerte tecniche presentate dai concorrenti sarà effettuata sulla base di criteri oggettivi e trasparenti, con l'attribuzione di un punteggio massimo di 100/100, tenendo conto dei seguenti indici di valutazione:

A – offerta economica

30 punti

B – affidabilità del gestore

30 punti

C – proposta progettuale, elementi di sviluppo, innovazione e valore aggiunto su proposta progettuale

40 punti

Totale

100 punti

Il punteggio relativo all'indice A - OFFERTA ECONOMICA verrà attribuito secondo la seguente formula matematica:

P = (A x 30)/B (punteggio massimo attribuito all'offerta più bassa)

Dove B = prezzo offerto; A = prezzo offerto più basso); P = punteggio attribuito.

Il punteggio relativo all'indice B - AFFIDABILITÀ DEL GESTORE verrà attribuito fino ad un massimo di 30 punti secondo gli elementi che intendono indagare le risorse tecniche, professionali, sociali e di legame con il territorio come indicati nella seguente tabella :

Numero di addetti impiegati a tempo pieno e part-time, specifiche qualifiche, titoli professionali posseduti, anzianità media di servizio nella mansione con particolare riferimento al personale interessato nell’ambito specifico della coprogettazione

fino a 4 punti

Esperienza e Know-how maturati in servizi analoghi

fino a 5 punti

Modalità adottate per far fronte al turn-over degli operatori

fino a 3 punti

Modalità adottate per gli interventi di formazione, sviluppo e valorizzazione delle competenze del personale educativo coinvolto nella gestione diretta dei servizi

fino a 4 punti

Curriculum aziendale: fatturato dei servizi svolti nell’ambito specifico e/o similare della coprogettazione, acquisizione di accreditamenti, possesso di autorizzazione al funzionamento per proprie strutture, adesione ad organismi di coordinamento istituzionali e non, possesso di certificazione di qualità ecc. …

fino a 8 punti

Conoscenza delle specifiche problematiche sociali e delle risorse sociali della comunità locale, acquisita in attività attinenti svolte nel territorio

fino a 4 punti

Capacità, dimostrabile tramite protocolli d’intesa e/o convenzioni stipulate, ad operare in una dimensione di rete sociale che integri cooperative sociali ed organizzazioni di volontariato nel campo oggetto della selezione

fino a 2 punti

Il punteggio relativo all'indice C - PROPOSTA PROGETTUALE verrà attribuito fino ad un massimo di 40 punti secondo gli elementi indicati nella seguente tabella:

Riferimento al quadro normativo ed alle linee guida del presente bando

fino a 2 punti

Proposta organizzativa per la gestione del servizio oggetto della selezione, comprendente gli obiettivi, le azioni e le risorse umane, l’organigramma del progetto nonché la strumentazione e le procedure che si intendono impiegare

fino a 10 punti

Proposta di idonee ed organiche forme di programmazione e di coordinamento per il governo, il presidio, il controllo ed il reporting della coprogettazione e della gestione degli interventi e dei servizi per garantire la più funzionale ed efficiente rete dei servizi

fino a 10 punti

Collegamento della proposta progettuale in riferimento anche alla storia ed alla specificità dei servizi comunali nonché alla rete territoriale

fino a 10 punti

Ipotesi del candidato di realizzare interazioni progettuali con soggetti attualmente esterni alla rete del candidato stesso, finalizzate ad un innalzamento qualitativo dei servizi oggetto del presente bando

fino a 3 punti

Creazione di attività innovative, sperimentali, integrative e migliorative della qualità dei servizi

fino a 3 punti

Quantità e qualità di ulteriori apporti aggiuntivi che si intende attivare debitamente documentati (volontariato, ecc. )

fino a 2 punti

In base alla normativa vigente, la Commissione si riserva la facoltà di chiedere ulteriori chiarimenti o integrazioni alla documentazione inviata.

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:
Dott.ssa Eugenia Grossi del Settore Politiche Sociali (eugenia.grossi@comune.cremona.it)

INFORMAZIONI E CHIARIMENTI:
Eventuali richieste di chiarimenti e/o informazioni potranno essere rivolte al responsabile del procedimento, esclusivamente in forma scritta, in lingua italiana, mediante invio di e-mail all'indirizzo di cui al punto precedente entro e non oltre quattro giorni solari antecedenti la data di scadenza del bando. Le risposte saranno pubblicate sul sito www.comune.cremona.it in calce al bando senza alcun riferimento al soggetto che le ha richieste.

VARIE:
E' facoltà dell'amministrazione comunale procedere all'aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida.

Gli offerenti avranno la facoltà di svincolarsi dalla propria offerta trascorsi centottanta giorni dalla data della gara;
Il soggetto (e/o i soggetti) aggiudicatario dovrà presentare tutta la documentazione a controprova di quanto autodichiarato in sede di gara e prestare la cauzione definitiva, a pena di revoca dell'affidamento. Questa Amministrazione può accettare, in luogo della cauzione definitiva, fidejussione bancaria o polizza fidejussoria assicurativa purché nell'atto di fidejussione o nella polizza sia espressamente scritto l'impegno del fidejussore a versare l'importo a semplice richiesta del Comune senza sollevare eccezioni di sorta, in particolare con la rinuncia del fidejussore ad opporre le eccezioni di cui all'art. 1945 del Codice Civile. L'obbligo del fidejussore non dovrà avere limiti di tempo e dovrà valere fino a dichiarazione liberatoria.
Tutte le spese ed imposte relative alla stipulazione del contratto saranno a carico della ditta aggiudicataria.
Ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) si informano gli interessati che i loro dati saranno utilizzati dal Comune di Cremona esclusivamente per l'espletamento della presente istruttoria e per la gestione del rapporto che eventualmente dovesse instaurarsi in esito alla stessa.
I dati saranno trattati anche con l'ausilio di mezzi elettronici. Sono riconosciuti ai partecipanti i diritti di cui all'art. 7 del medesimo decreto legislativo.

Titolare del trattamento è il Comune di Cremona, in persona del suo legale rappresentante.

Responsabile del trattamento è il Direttore del Settore Politiche Sociali dott.ssa Eugenia Grossi.

Il presente bando è disponibile su Internet al sito www.comune.cremona.it.

Cremona, 11 febbraio 2013

IL DIRETTORE DEL SETTORE
POLITICHE SOCIALI
dott.ssa Eugenia Grossi

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