Giardini di Sant'Ambrogio: Margherita Hack e via San Zeno

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giochi inclusivi per bambinipanchinel'accesso al parco è diurnocampo da calcio

I giardini sono situati nel Quartiere 1 (Risorgimento-S.Ambrogio-Incrociatello-Via Sesto) ed hanno queste estensioni: via Fabio Filzi circa 1.600 mq – via San Zeno circa 5.200 mq

ATTREZZATURE E SERVIZI

  • Giardino Margherita Hack
    • Panchine
    • Giochi per bambini
    • Accesso diurno (l'apertura del cancello è a cura dei volontari del quartiere)
       
  • Via San Zeno
    • Giochi inclusivi per bambini
    • Panchine
    • Campo da calcio

SPECIE ARBOREE

  • Giardino Margherita Hack
    • Ailanthus altissima
    • Tilia cordata
    • Celtis australis
    • Diospyros kaki
    • Alnus glutinosa
    • Fraxinus ornus
       
  • Via San Zeno
    • Tilia cordata
    • Aescilus hippocastanum "carnea"
    • Quercus rubra
    • Quercus robur
    • Celtis australis
    • Ginkgo biloba
    • Platanus acerifolia
    • Acer campestre

STORIA e CARATTERISTICHE TECNICHE

Nel quartiere denominato comunemente "Sant'Ambrogio", a nord della stazione ferroviaria, a completamento della zona residenziale, ci sono due aree verdi attrezzate: la prima, più piccola, a servizio della zona a ridosso della clinica "Figlie di San Camillo", mentre la seconda, più grande, situata nella zona adiacente il centro sportivo San Zeno.

Giardino Margherita Hack

Al civico 39 di via Fabio Filzi è situato questo piccolo giardino di quartiere, attrezzato con panchine e giochi per i bambini. L'area verde è recintata e l'apertura del cancello è a cura dei volontari del quartiere. Situato in una strada chiusa e protetto su tre lati dalle pertinenze degli edifici, il giardinetto è quindi frequentato dalle famiglie con bambini che possono correre e giocare in assolutà tranquillità. Sparse qua e la si trovano le panchine sulle cui sedute si ritrovano i residenti del quartiere per trascorrere qualche ora di relax all'ombra delle folte chiome degli alberi. Per la numerosa presenza di essenze arboree, il giardino risulta particolarmente ombreggiato durante la stagione estiva.

Giardino di via San Zeno

L'ampio prato erboso, situato al termine della strada asfaltata denominata via San Zeno, è stato realizzato a servizio della zona più popolosa del quartiere. Esso è attrezzato con panchine e giochi per bambini, quest'ultimi utilizzabili anche da bambini con disabilità. I giochi sono stati posizionati nell'area del giardino adiacente il centro sportivo San Zeno, mentre il campo da calcio è stato ricavato nella zona a nord del giardino protetto dai campi coltivati a vivaio. La zona pavimentata in autobloccanti permette di raggiiungere un'area a semicerchio lungo il cui perimetro sono state collocate le panchine e i cestini porta rifiuti.

Intitolazione a Margherita Hack

Margherita Hack nasce a Firenze nel 1922, entrambi i genitori erano intellettuali e lei crescendo non nascose mai le sue idee anti naziste. Frequentò il Liceo Classico Galileo di Firenze, in questi anni si impegnò anche nello sport a livello agonistico. Iniziò il percorso universitario alla facoltà di Lettere per poi trasferirsi alla facoltà di Fisica. Scelse come argomento di tesi l'astronomia, in particolare i Cefeidi, una classe di stelle variabili.
«Sono stelle caratterizzate dall’estrema regolarità delle loro variazioni luminose e la loro grande importanza consiste nel fatto che c’è una stretta relazione fra il periodo di variabilità e il loro splendore intrinseco».
E proprio grazie a quelle osservazioni, oggi, le stelle di questo tipo sono considerate punti di riferimento per misurare la distanza nelle galassie, per di più, le distanze trovate con questo metodo sono considerate tra le più accurate attualmente conosciute. Un altro grande contributo scientifico di Margherita Hack riguarda l’astronomia agli ultravioletti, ovvero guardare lo spazio ai raggi ultravioletti per poter osservare accuratamente fenomeni altrimenti invisibili come per esempio le stelle nascenti o quelle che stanno per morire.
Margherita Hack è stata la prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste, ha anche insegnato astronomia all’Università di Trieste (per poi diventare direttore del dipartimento) ed è stata membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei e dei gruppi di lavoro dell’ESA e della NASA. Nel 1979 Margherita Hack ha fondato e diretto insieme a Corrado Lamberti (astrofisico e divulgatore scientifico), l’astronomia, la più importante rivista di divulgazione astronomica che sia mai esistita in Italia. E poi, nel 2002, sempre insieme a Lamberti, ha fondato "Le Stelle", altra rivista che è andata avanti fino al 2008. Inoltre, Hack ha scritto decine di libri di divulgazione per "iniziare" al mondo delle stelle i lettori meno esperti. Nel 1995 due astronomi, in suo onore, hanno dato il suo nome a un nuovo asteroide: 8558 Hack.
Margherita Hack, la donna delle stelle, è morta il 29 giugno 2013.