Il Piano territoriale degli orari della città di Cremona costituisce un laboratorio interessante e già avviato per la sperimentazione delle politiche temporali. Cremona rappresenta una realtà di provincia che però sembra interessata anche da processi di trasformazione nelle pratiche di produzione e consumo che investono le città più grandi. Nel quadro di una programmazione temporale dei servizi capace di contemplare l'articolazione delle aspettative espresse da gruppi diversi di popolazione sono stati effettuati dei monitoraggi destinati a cogliere le esigenze sia degli utenti dei servizi pubblici che degli operatori che dei dirigenti rispetto ai mutamenti degli orari e, soprattutto, in relazione all'introduzione del mercoledì del cittadino con orario continuato.
I monitoraggi che ne sono scaturiti sono frutto di un lavoro collettivo. Il primo monitoraggio eseguito nel 1999 era costituito: da una scheda di una pagina con poche domande da fare agli utenti degli sportelli pubblici aderenti all'iniziativa in due periodi diversi dell'anno (maggio e dicembre); da un questionario più complesso per tutti gli operatori di questi uffici (solo a maggio); da un conteggio dell'affluenza presso gli sportelli. La seconda rilevazione eseguita nel 2002 ha visto il coinvolgimento di 34 enti pubblici e di interesse pubblico e 8 enti privati. In quest'occasione l'indagine è stata strutturata attraverso 4 incontri di focus group e una assemblea conclusiva di verifica e riflessione sui risultati.
I risultati mostrano infine abbastanza chiaramente che la modifica degli orari è conosciuta e giudicata positivamente, anche nel tempo, più dai residenti in città che non da coloro che provengono dalla provincia. Al mercoledì, durante la pausa del pranzo, è infatti possibile andare a ritirare un certificato, fare la carta d'identità, chiedere consulenza presso un patronato, oppure effettuare un pagamento o richiedere informazioni in banca. Questa riorganizzazione degli orari permette ai cittadini di riappropriarsi del proprio tempo e di scegliere il momento migliore per recarsi presso uffici e sportelli, evitando code e spostamenti inutili.
Gli enti aderenti hanno deciso di continuare a collaborare verso un'armonizzazione degli orari dei servizi ai cittadini, sia nei confronti dell'utenza, sia verso una maggiore possibilità di conciliazione tra tempi di vita individuale, orari di lavoro collettivo e tempi della città anche per i lavoratori. Dalle indagini svolte è emerso che i mutamenti introdotti richiedono tempi di accettazione, adeguamento, messa a regime piuttosto lunghi in una società come quella cremonese, ancora piuttosto tradizionale.
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Focus group con dirigenti o responsabili dell'iniziativa
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