Data di pubblicazione:
Data di Scadenza:
SVILUPPO DEI DISTRETTI DEL COMMERCIO 2022-2024
Bando per le imprese
(riferimento, Regione Lombardia, D.d.u.o. 12 aprile 2022 - n. 4971)
Finalità
I Distretti Urbani del Commercio, sono ambiti territoriali nei quali i cittadini, le imprese e le formazioni sociali liberamente aggregati sono in grado di fare del commercio il fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione di tutte le risorse di cui dispone il territorio, per
accrescere l’attrattività, rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle sue polarità commerciali, e che prevedono, da parte del Comune di Cremona e di Regione Lombardia, interventi finalizzati al sostegno, anche economico. Per consolidare il loro ruolo di volano per la ripresa e la crescita delle economie urbane, dei territori e delle micro, piccole e medie imprese, il bando intende promuoverne una vera e profonda rigenerazione economica urbana, sostenendo progetti integrati tra operatori economici, enti locali, partner esterni pubblici e privati, capaci di realizzare benefici economici, ambientali e sociali. Il bando ha la finalità, di promuovere e consolidare la ripresa delle economie locali nel Distretto Urbano del Commercio di Cremona, sostenendo gli investimenti diretti degli operatori economici.
Art. 1 – OGGETTO
Il Comune di Cremona nell’ambito di un percorso di valorizzazione commerciale e turistica intende favorire e migliorare l’accoglienza e l’attrattività dell’offerta commerciale attraverso specifiche azioni ed interventi diretti a valorizzare le molteplici potenzialità della città tra le quali quella di favorire l’avvio di attività d’impresa commerciali e artigianali. A tal fine è pubblicato questo bando per la concessione di contributi a fondo perduto per le attività d’impresa e per l’apertura di unità locali in vie e piazze del Distretto Urbano del Commercio di Cremona (Delibera di Giunta Comunale n. 70 del 29/03/2023).
Costituiscono parte integrante del bando i seguenti documenti:
- Modulo di domanda di concessione del contributo, con descrizione del progetto imprenditoriale (da compilare attraverso il modello presente nello Sportello telematico del Comune di Cremona);
- Allegato A – Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in «de minimis», ai sensi dell'art. 47 del decreto Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445;
- Allegato B – Dichiarazione antiriciclaggio di adeguata verifica del cliente (ai sensi dell’art. 21 del d.lgs. n. 231/2007).
Lo stanziamento complessivo previsto per l’erogazione dei contributi è di € 72.072,06 (euro settantaduemilazerosettantadue/06). I contributi saranno concessi con l’attribuzione del Codice Aiuto RNA – CAR” n. 25548 come Misura Quadro e n. 86105 come Misura Attuativa.
Art. 2 – SOGGETTI BENEFICIARI
Possono presentare domanda per ottenere il contributo gli aspiranti imprenditori e imprenditori che presentino i seguenti requisiti:
- essere MPMI ai sensi dell’allegato 1 del Reg. UE n. 651/2014;
- essere iscritte al Registro delle Imprese e risultare attive;
- disporre di una unità locale, oppure impegnarsi ad aprire, entro il termine di conclusione del bando, una unità locale, che sia collocata all’interno dell’ambito territoriale del Distretto del Commercio e che:
- abbia vetrina su strada o sia situata al piano terreno degli edifici o all’interno delle corti;
- disponga di locali direttamente accessibili al pubblico, presso cui si esercita una attività di:
- prevalente vendita al dettaglio di beni e/o servizi (commercio al dettaglio);
- somministrazione di cibi e bevande;
- prestazione di servizi alla persona (artigiani);
- non rientrare nel campo di esclusione di cui all'art. 1 del Reg. UE n. 1407/2013 “De minimis”;
- non avere alcuno dei soggetti di cui all’art. 85 del D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia) per il quale sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione di cui all’art. 67 del citato D.Lgs.
Sono ammissibili anche gli aspiranti imprenditori che soddisfino i seguenti requisiti:
- non avere cause di divieto, di decadenza, di sospensione di cui all’art. 67 del D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia);
- avviare, secondo i tempi previsti dal bando e comunque prima dell’erogazione dell’agevolazione da parte del Comune, una attività economica che soddisfi i requisiti sopra previsti.
Per accedere al contributo, le imprese che detengono apparecchi per il gioco d’azzardo lecito devono impegnarsi formalmente a rimuovere, alla scadenza del contratto di installazione stipulato con il concessionario, gli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito eventualmente detenuti a qualsiasi titolo e non possono procedere con nuove installazioni dalla data di presentazione della domanda di contributo e per i successivi tre anni dall’erogazione del contributo.
I requisiti di ammissibilità devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda, con l’eccezione dell’unità locale all’interno del territorio del Distretto, che deve essere posseduta alla data di richiesta di erogazione.
In fase di erogazione finale del contributo concesso da parte dell'Ente Locale, le imprese beneficiarie dovranno essere in regola con gli obblighi contributivi, come attestato dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC). Il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) in corso di validità è acquisito d’ufficio dall’Enti locale presso gli enti competenti. Le imprese dovranno inoltre non avere situazioni debitorie nei confronti del Comune di Cremona anche pregresse.
In caso di accertata irregolarità in fase di erogazione, verrà trattenuto l’importo corrispondente all’inadempienza e versato agli enti previdenziali e assicurativi (L. n. 98/2013, art. 31 commi 3 e 8-bis).
Non sono ritenute ammissibili domande presentate per attività o imprese che non siano insediate o intendano insediarsi in locali e/o spazi del DUC del Comune di Cremona.
E’ ammessa la presentazione di una sola domanda da parte del medesimo soggetto.
L'impresa beneficiaria sarà soggetta a controlli da parte degli uffici competenti sui lavori finanziati.
Art. 3 - INTERVENTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili progetti di investimento che possono includere le seguenti tipologie di interventi:
- riqualificazione e ammodernamento, in una prospettiva di innovazione e sostenibilità, di attività già esistenti;
- avvio di nuove attività o apertura di nuove unità locali, oppure subentro di un nuovo titolare presso una attività esistente;
- accesso, collegamento e integrazione dell’impresa con infrastrutture e servizi comuni offerti dal Distretto o compartecipazione alla realizzazione di tali infrastrutture e servizi comuni.
Gli interventi dovranno:
- essere realizzati presso una unità locale localizzata all’interno dell’area del Distretto e in possesso dei requisiti sopra indicati;
- riguardare l'attività di: prevalente vendita al dettaglio di beni e/o servizi (commercio al dettaglio), somministrazione di cibi e bevande, prestazione di servizi alla persona (artigiani).
Art. 4 - LOCALIZZAZIONE DELL'IMPRESA
Ai fini della partecipazione al presente Bando si richiede la localizzazione dell'attività d'impresa nel Distretto Urbano del Commercio “Un salotto per Cremona” (Delibera di Giunta Comunale 7 del 15/1/2020), così come riconosciuto da Regione Lombardia (www.dati.lombardia.it), cioè all’interno del perimetro del Distretto urbano del Commercio di Cremona. I locali situati nelle vie di delimitazione delle aree, si intendono appartenenti all’area più interna.
Art. 5 - AIUTI IN REGIME “DE MINIMIS”
Gli aiuti sono concessi ed erogati nel rispetto del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione Europea L 352 del 24/12/2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis”, ai sensi del quale una impresa unica, come definita ai sensi dell’art. 2.2 del Regolamento stesso, può ottenere aiuti “de minimis” a qualsiasi titolo complessivamente non superiori a € 200.000,00 (€ 100.000,00 per il settore del trasporto merci per
conto terzi) nell’ultimo triennio (art. 3.2).
Se il richiedente ha ottenuto aiuti riconducibili alla categoria “de minimis” d’importo complessivamente inferiore al massimale pertinente, tale limite, per effetto della concessione dell’aiuto richiesto, non potrà essere superato durante il periodo che copre l’esercizio finanziario
interessato e i due esercizi precedenti. Qualora la concessione dell’aiuto “de minimis” comporti il superamento del massimale di aiuto di cui al Regolamento in “de minimis”, secondo quanto previsto al comma 4 dell’art. 14 del D.M. 31/05/2017 n. 115, l’aiuto potrà essere concesso nei limiti del massimale “de minimis” ancora disponibile. L’aiuto si considera concesso (art. 3.4) nel momento in cui sorge per il beneficiario il diritto a ricevere l’aiuto stesso.
In caso di fusioni o acquisizioni, per determinare se gli eventuali nuovi aiuti “de minimis” a favore della nuova impresa o dell’impresa acquirente superino il massimale pertinente, occorre tener conto di tutti gli aiuti “de minimis” precedentemente concessi a ciascuna delle imprese partecipanti alla fusione. Gli aiuti “de minimis” concessi legalmente prima della fusione o dell’acquisizione restano legittimi. In caso di scissione di un’impresa in due o più imprese distinte, l’importo degli aiuti “de minimis” concesso prima della scissione è assegnato all’impresa che ne ha fruito, che in linea di principio è l’impresa che rileva le attività per le quali sono stati utilizzati gli aiuti “de minimis”.
Qualora tale attribuzione non sia possibile, l’aiuto “de minimis” è ripartito proporzionalmente sulla base del valore contabile del capitale azionario delle nuove imprese alla data effettiva della scissione.
Non sono ammessi gli aiuti alle esportazioni né agli aiuti subordinati all’uso di prodotti nazionali rispetto a prodotti importati. In particolare, non si applica agli aiuti che finanziano la costituzione e la gestione di una rete di distribuzione in altri Stati membri o paesi terzi. Non costituiscono di norma aiuti all’esportazione gli aiuti inerenti ai costi relativi a studi o servizi di consulenza necessari per il lancio di nuovi prodotti oppure per il lancio di prodotti già esistenti su un nuovo mercato in un altro Stato membro o paese terzo.
Gli aiuti concessi alle imprese potranno essere cumulati con altri aiuti concessi per le stesse spese ammissibili secondo quanto previsto all’art. 5 del Regolamento (UE) n. 1407/2013.
Art. 6 - ATTIVITÀ NON AMMESSE A CONTRIBUTO
Sono escluse le imprese con i codici Ateco di attività prevalente elencati di seguito:
- 47.78.94 Commercio al dettaglio di articoli per adulti (sexy shop);
- 92.00 Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco;
- 92.00.02 Gestione apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta e gettone;
- 92.00.09 Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse;
- 96.04 Servizi dei centri per il benessere fisico (relativamente alle attività bionaturali);inoltre,
- armi, munizioni e materiale esplosivo, inclusi i fuochi d’artificio;
- articoli monoprezzo;
- vendita attraverso distribuzione automatica;
- attività di “compro oro”.
Art. 7 - SPESE AMMISSIBILI A CONTRIBUTO
Sono ammissibili le seguenti spese:
A. Spese in conto capitale:
- Opere edili private (ristrutturazione, ammodernamento dei locali, lavori su facciate ed esterni ecc.);
- Installazione o ammodernamento di impianti;
- Arredi e strutture temporanee;
- Macchinari, attrezzature ed apparecchi, comprese le spese di installazione strettamente collegate;
- Veicoli ad uso commerciale;
- Realizzazione, acquisto o acquisizione tramite licenza pluriennale di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.;
B. Spese di parte corrente:
- Spese per consulenze, studi ed analisi (indagini di mercato, consulenze strategiche, analisi statistiche, attività di monitoraggio ecc);
- Canoni annuali per l’utilizzo di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.;
- Spese per eventi e animazione;
- Spese di promozione, comunicazione e pubblicità, informazione ad imprese e consumatori (materiali cartacei, pubblicazioni e annunci sui mezzi di informazione, comunicazione sui social networks ecc.);
- Formazione del titolare e dei lavoratori;
- Affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa.
Sono ammissibili le spese effettivamente sostenute dall’impresa beneficiaria, ritenute pertinenti e direttamente imputabili al progetto e i cui giustificativi di spesa decorrano a partire dalla data del 28 marzo 2022. Per determinare l’ammissibilità temporale di una determinata spesa, rileva la data di emissione della relativa fattura.
Le spese si intendono al netto di IVA e di altre imposte e tasse, ad eccezione dei casi in cui l’IVA sia realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario e non sia in alcun modo recuperabile dallo stesso, tenendo conto della disciplina fiscale cui il beneficiario è assoggettato.
Non sono ammissibili:
- Le spese fatturate da fornitori che si trovino con il cliente in rapporti di controllo, come definiti ai sensi dell’art. 2359 del c.c., o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza;
- i pagamenti effettuati in contanti o tramite compensazione di qualsiasi tipo tra cliente e fornitore;
- i lavori in economia;
- qualsiasi forma di autofatturazione.
In ogni caso le spese dovranno:
- Aver dato luogo a un’effettiva uscita di cassa da parte del soggetto, comprovata da titoli attestanti l’avvenuto pagamento che permettano di ricondurre inequivocabilmente la spesa all’operazione oggetto di agevolazione; Essere pagate tramite titoli idonei a garantire la tracciabilità dei pagamenti (a titolo esemplificativo, tramite bonifico bancario o postale, Sepa/Ri.Ba/SDD, oppure tramite assegno non trasferibile, bancomat, carta credito aziendale, accompagnati dall’evidenza della quietanza su conto corrente che evidenzi il trasferimento del denaro tra il soggetto beneficiario e i fornitori;
- Essere effettivamente sostenute e quietanzate dall’impresa beneficiaria nel periodo di ammissibilità della spesa.
Art. 8 - CONTRIBUTO CONCEDIBILE
Il contributo massimo concedibile ad ogni impresa sarà determinato nel modo seguente:
contributo del 50% delle spese ammissibili e fino a un massimo di € 5.000,00 (cinquemila/00); L’aiuto è concesso come agevolazione a fondo perduto, a fronte di un budget di spesa liberamente composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente.
L’aiuto non può essere superiore al 50% della spesa ammissibile totale (in conto capitale e di parte corrente) e in ogni caso non superiore all’importo delle spese in conto capitale.
L’importo massimo potrà essere aumentato in caso di disponibilità residua derivante da risorse non assegnate, sempre nel rispetto delle percentuali massime di contribuzione sopra indicate.
Esempio 1:
- Importo totale budget di spesa: € 10.000
- Importo spese in conto capitale: € 6.000
- Importo spese di parte corrente: € 4.000
- Aiuto massimo concedibile: € 5.000
- L’aiuto è pari al 50% della spesa totale e non supera la spesa in conto capitale.
Esempio 2:
- Importo totale budget di spesa: € 10.000
- Importo spese in conto capitale: € 4.000
- Importo spese di parte corrente: € 6.000
- Aiuto massimo concedibile: € 4.000
- L’aiuto non può essere superiore all’importo delle spese in conto capitale.
Art. 9 - PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
La domanda di concessione del contributo, dovrà essere presentata dal legale rappresentante dell'impresa, tramite lo Sportello telematico del Comune di Cremona (https://sportellotelematico.comune.cremona.it/node/11974), utilizzando SPID, oppure CNS/CIE.
Alla domanda andrà allegata, a pena d’inammissibilità, la seguente documentazione:
Allegato A – Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in «de minimis», ai sensi dell'art. 47 del decreto Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445;
Allegato B – Dichiarazione antiriciclaggio di adeguata verifica del cliente (ai sensi dell’art. 21 del d.lgs. n. 231/2007).
Gli allegati di cui sopra a corredo della domanda di contributo, (presenti sullo Sportello Telematico) andranno stampati, compilati, ricaricati in formato PDF/A (https://avepdf.com/it/convert-to-pdfa) ed allegati alla domanda di contributo.
La domanda potrà anche essere inviata dalle Associazioni di categoria e dai professionisti incaricati tramite lo Sportello telematico del Comune di Cremona, in questo caso andrà firmata digitalmente dal legale rappresentante dell'impresa commerciale.
Art. 10 - MODALITÀ E TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
La domanda di concessione del contributo, corredata dalla documentazione di cui all’art. 9, dovrà essere inviata a partire dal 20 aprile 2023 ore 9.00 ed entro il 19 maggio 2023 ore 12.00, tenuto conto delle modalità di erogazione di cui al successivo art. 11, esclusivamente con le seguenti modalità:
- per via telematica tramite lo Sportello Telematico del Comune di Cremona (https://sportellotelematico.comune.cremona.it/node/11974), SPID, oppure CNS/CIE, come illustrato all'articolo 9, del presente bando.
Art. 11 – PROCEDURE DI SELEZIONE
Il Dirigente del settore competente e i funzionari preposti provvederanno ad esaminare le domande ed a dichiararle ammissibili, a seguito della valutazione della documentazione presentata.
Procedura automatica, ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 123/98. Le domande in possesso dei requisiti di ammissibilità formale sono finanziate in ordine cronologico di ricezione, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria.
All’ultimo operatore beneficiario potrà essere assegnato un contributo parziale rispetto a quello teoricamente spettante, in funzione del contributo residuo disponibile.
Art. 12 - APPROVAZIONE E COMUNICAZIONE DEL CONTRIBUTO e VARIAZIONI
L’ammissione della domanda e il riconoscimento del contributo verranno approvati con atto del Dirigente competente e comunicata ai partecipanti mediante PEC, entro 60 giorni dalla data di termine della presentazione delle domande. Nel corso dell’istruttoria potranno essere richiesti chiarimenti ed integrazioni da parte dell’ufficio preposto all’istruttoria delle domande. La liquidazione del contributo avverrà da parte del Dirigente del Settore competente, con le modalità di cui al successivo articolo 14. L’eventuale rinuncia al contributo da parte dei beneficiari dovrà essere comunicata entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione di concessione del contributo. In tal caso l’Amministrazione Comunale procederà alla assegnazione del contributo ad altri facenti richiesta fino ad esaurimento delle risorse. Si ricorda che il contributo è al lordo della ritenuta di legge del 4% e che l’erogazione avverrà al netto della suddetta ritenuta, se dovuta.
Eventuali variazioni rispetto alle spese dichiarate in sede di domanda potranno essere ammesse, previa autorizzazione del Dirigente del Settore, a condizione che:
- siano comunicate prima dell’effettuazione della spesa;
- rientrino nella tipologia di spese ammissibili.
Il contributo assegnato non potrà comunque essere aumentato.
Art. 13 - TERMINE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
I soggetti beneficiari del contributo dovranno sostenere le spese entro il termine del 30 giugno 2024, pena la revoca della concessione del contributo. Saranno ammesse a rendicontazione soltanto le spese relative a fatture emesse successivamente al 28 marzo 2022. Il pagamento delle relative fatture dovrà essere corredato dalle ricevute di pagamento.
Entro i termini indicati (30 giugno 2024) il beneficiario dovrà inviare all’Amministrazione Comunale la seguente documentazione:
- richiesta di erogazione del contributo (da richiedere successivamente agli uffici);
- relazione conclusiva inerente la realizzazione del progetto (max 2 pagine A4);
- fatture elettroniche di acquisto di beni e/o servizi (in formato xml e pdf), corredate delle ricevute di pagamento, con apposta la dicitura “Spesa finanziata dal Bando SVILUPPO DEI DISTRETTI DEL COMMERCIO 2022-2024 - Bando per le imprese”
La domanda dovrà essere sottoscritta con firma digitale del rappresentante legale ed inviata all’indirizzo di posta elettronica certificata del Comune di Cremona: protocollo@comunedicremona.legalmail.it con oggetto: “Rendicontazione Bando SVILUPPO DEI DISTRETTI DEL COMMERCIO 2022-2024 - Bando per le imprese”, compresi tutti gli allegati previsti.
Art. 14 - MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO
Il contributo verrà erogato in una unica soluzione a seguito di inoltro di specifica richiesta di contributo con i contenuti previsti dall'Art. 13, da parte del beneficiario. Sono considerati validi esclusivamente i pagamenti effettuati con modalità atte a garantirne la tranciabilità.
In sede di effettiva erogazione, il contributo concesso potrà essere proporzionalmente ridotto qualora le spese rendicontate siano inferiori a quelle preventivate e ciò comporti necessità di adeguamento al fine di rispettare i limiti massimi di contributo erogabile previsti dal presente bando. L’erogazione verrà effettuata entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione.
La liquidazione sarà effettuata seguendo l'ordine cronologico delle richieste di erogazione del contributo pervenute e con tempistica relativa all'effettiva disponibilità economica del Comune di Cremona, derivante dai trasferimenti delle risorse da parte di Regione Lombardia. Quindi l'erogazione del contributo avverrà sino all'ammontare di Euro 36.036,03 per l'anno 2023 e di Euro 36.036,03 per l'anno 2024.
Prima di ogni erogazione, gli uffici comunali preposti effettueranno la verifica del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) dell’impresa beneficiaria, con le modalità e gli effetti previsti dalla legge. Le imprese dovranno inoltre non avere situazioni debitorie nei confronti del Comune di Cremona anche pregresse.
Art. 15 - CONTROLLI
L'Amministrazione Comunale potrà verificare, attraverso controlli, lo stato di attuazione delle attività per le quali il contributo è stato concesso. In caso di accertate gravi inadempienze, ovvero di utilizzazione del contributo in modo non conforme alle finalità sottese al contributo stesso, si procederà all’applicazione delle disposizioni di cui al successivo articolo 16.
Tali controlli sono principalmente finalizzati a verificare:
- L’effettiva fruizione dei servizi e l’effettivo acquisto dei beni oggetto del contributo;
- Il rispetto degli obblighi previsti dal presente bando;
- La veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni prodotte dal soggetto beneficiario, anche ai fini dei controlli “de minimis”;
- La sussistenza e la regolarità della documentazione amministrativa e contabile relativa alle attività realizzate e alle spese sostenute.
Art. 16 - REVOCA DEL CONTRIBUTO
La concessione del contributo sarà revocata nei seguenti casi:
- a. mancata trasmissione della documentazione e delle spese ammesse a preventivo entro i termini stabiliti;
- b. rendicontazione di spese inferiori a quanto previsto dal progetto inizialmente presentato, in quota proporzionale;
- c. avere reso dichiarazioni mendaci ai fini dell’ottenimento del contributo;
- d. mancato avvio dell’attività;
- e. il beneficiario non destini l’agevolazione agli scopi indicati nella domanda;
- f. il beneficiario rilasci dati, notizie o dichiarazioni inesatte o reticenti;
- g. il beneficiario subisca protesti, procedimenti conservativi o esecutivi o ipoteche giudiziali o compia atti che possano diminuire la consistenza patrimoniale e/o economica o non rispetti gli obblighi assunti verso il Comune;
- h. il beneficiario sia assoggettato a fallimento, liquidazione coatta amministrativa o ad altra procedura concorsuale entro tre anni dalla data di concessione del contributo.
Il Comune di Cremona si riserva comunque la facoltà di revocare i contributi concessi, qualora Regione Lombardia o società da lei incaricata, proceda con eventuali revoche dei finanziamenti concessi al Comune di Cremona stesso, sulla base di controlli che la stessa Regione Lombardia o società da lei incaricata, potrà effettuare sui beneficiari finali riscontrando irregolarità in base al Decreto Regionale D.d.u.o. 12 aprile 2022 - n. 4971 e al presente bando comunale.
In caso di revoca totale o parziale dell’agevolazione, il beneficiario dovrà restituire l’intero o parte dell’ammontare del contributo ricevuto, maggiorato degli interessi legali.
Art. 17 - OBBLIGHI DEI BENEFICIARI FINALI
I soggetti beneficiari finali sono obbligati, pena la decadenza del contributo, a:
- Rispettare tutte le previsioni del presente bando;
- Fornire, nei tempi e nei modi previsti dal bando e dagli atti conseguenti, tutta la documentazione e le informazioni eventualmente richieste;
- Assicurare che le attività previste si concludano entro i termini stabiliti dal bando;
- Non cedere, alienare o distrarre i beni oggetto del contributo per un periodo di almeno 5 anni dalla data di erogazione dell’agevolazione;
- Conservare, per un periodo di almeno 5 anni dalla data di erogazione dell’agevolazione, la documentazione amministrativa e contabile relativa alle attività realizzate e alle spese sostenute;
- Comunicare tempestivamente al Responsabile del Procedimento eventuali variazioni progettuali ai sensi dell'articolo 12 del presente bando;
- Accettare i controlli che Regione Lombardia, il Comune di Cremona e gli altri soggetti preposti potranno disporre in relazione al progetto e collaborare al loro corretto svolgimento.
Art. 18 - RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Ai sensi della Legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, il responsabile del procedimento è l’Arch. Marco Masserdotti, Responsabile del Settore Urbanistica, Commercio Artigianato SUAP - SUE e Area Vasta.
Art. 19 - NORME PER LA TUTELA DELLA PRIVACY
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 Decreto Legislativo n. 196/2003, a norma del Regolamento UE 679/2016 e del Codice della Privacy italiano, come da ultimo modificato dal D.lgs. 101/2018, i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale le dichiarazioni verranno rese. Il titolare del trattamento è il Comune di Cremona - Responsabile del trattamento dei dati è il Dirigente del Settore Urbanistica, Commercio Artigianato SUAP - SUE e Area Vasta – Arch. Marco Masserdotti.
Art. 20 - INFORMAZIONI
Il bando e gli allegati sono disponibili:
- presso il Servizio Distretto Urbano del Commercio, Tempi e Orari, Manager di distretto;
- sul sito Internet del Comune di Cremona : www.comune.cremona.it
Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Sviluppo Progetti a sostegno del Commercio, Tempi e Orari, Via F. Geromini, 7 – Arch. Valerio Demalde’ - Beatrice Bruschi - tel. 0372/407266-474, e.mail: distrettocommercio@comune.cremona.it
Il Dirigente del Settore Urbanistica,
Commercio Artigianato SUAP - SUE e Area Vasta
Arch. Marco Masserdotti
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